Passa ai contenuti principali

Vino e ricerca, parte il progetto Itaca per la difesa fitosanitaria dei vigneti di collina

Università di Padova e Consorzio presentano un rivoluzionario sistema di impianti fissi per la difesa fitosanitaria dei vigneti di collina. Si chiama Itaca ed è il nuovo progetto di ricerca e sviluppo in terra di Soave.

Porte anzi, vigneti aperti il 25 luglio dalle ore 16:45 presso l’azienda Coffele a Castelcerino di Soave, per illustrare il sistema messo a punto dall’Università di Padova assieme al Consorzio Tutela vino Soave che permetterà di effettuare trattamenti fitosanitari attraverso un impianto fisso nel vigneto.

Itaca è un progetto innovativo e rivoluzionario che prevede in 20 secondi l’irrorazione dei filari, senza che l’operatore debba entrare nel vigneto. Attraverso una centralina computerizzata si determinano le quantità necessarie di prodotto erogato, con un minimo dispendio di energia e con una riduzione dell’impatto ambientale.

In territori con pendenze elevate e difficoltà di accesso, questa soluzione potrà operare un importante cambiamento nella gestione del vigneto, evitando inoltre il compattamento del suolo che a lungo può portare a dissesto idrogeologico oltre che un impoverimento della biodiversità.

Il progetto, del quale si è conclusa la prima fase di sperimentazione, verrà ora illustrato per la prima volta a viticoltori e stampa, per presentarne i vantaggi vedendolo in funzione. Interverranno il coordinatore scientifico, il professore Riccardo Zanin, e i ricercatori Cristiano Baldoin e Gaetano Imperatore.

Come spiega Sandro Gini, presidente del Consorzio del Soave: Itaca rientra nel gran numero di progetti di ricerca e sviluppo che il Consorzio sta portando avanti negli ultimi anni. Stiamo concretamente implementando nuove idee, spunti di riflessione e progetti innovativi all’interno della denominazione con un entusiasmo sempre nuovo. Itaca, un’idea apparentemente semplice, è una piccola rivoluzione per la viticoltura di collina in quanto permetterà interventi sempre più precisi e attenti all'ambiente permettendo anche a chi ha vigneti in pendenze o in luoghi impervi di avere dei risparmi di costi e di lavoro, pur nel mantenimento della tradizione.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

È del poeta il fin la meraviglia, Gianbattista Marino: l'Adone manifesto poetico del barocco italiano

Gianbattista Marino è una delle figure più emblematiche della letteratura barocca italiana, e il suo poema L'Adone è considerato un vero e proprio "manifesto poetico del Barocco", non solo in Italia ma in tutta Europa. Ecco un'analisi del suo ruolo e delle caratteristiche che lo rendono un'opera fondamentale per il periodo. Marino fu un poeta innovativo, tra i massimi esponenti della poesia barocca, noto per il suo stile elaborato, ricco di metafore, giochi di parole e virtuosismi linguistici. La sua poetica si distacca dalla tradizione classica e rinascimentale, abbracciando invece i principi del Barocco: l'arte come meraviglia, l'ostentazione della tecnica e la ricerca del sorprendente. Marino visse in un'epoca di grandi cambiamenti culturali e sociali, e la sua opera riflette questa complessità. L'Adone è un poema epico-mitologico in 20 canti, composto da oltre 40.000 versi. Narra la storia d'amore tra Venere e Adone, tratta dalla mitologia ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...