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Opera, Aida in scena alle Terme di Caracalla

Dopo otto anni ritorna Aida alle Terme di Caracalla e inaugura la nuova stagione estiva di opera e balletto del Teatro dell’Opera di Roma. Il capolavoro “egiziano” di Verdi affidato a regia, scene, costumi e luci di Denis Krief e alla bacchetta di Jordi Bernàcer. 





L'Aida è uno spettacolo simbolo degli allestimenti nell'antico scenario delle Terme di Caracalla, e anche per questo è molto atteso dal pubblico romano e dai turisti. La nuova stagione del Teatro dell’Opera di Roma  iniziata ieri con l’Aida, un tempo opera emblematica di questa rassegna estiva, ma ora non più indispensabile, tanto che mancava da otto anni. Fin dalla prima rappresentazione all'aperto nel 1938 e poi, dopo l'interruzione dovuta alla seconda guerra mondiale, dal 1945, la presenza dell'opera di Verdi è stata infatti pressoché ininterrotta nelle stagioni estive fino al 2011.

La vicenda si svolge nell’Antico Egitto. Gli etiopi stanno per attaccare la valle del Nilo e Tebe; Ramfis, gran sacerdote, annuncia al giovane Radames che gli dei hanno già indicato il guerriero che guiderà gli eserciti egiziani contro gli invasori. Radames spera di essere il prescelto e di coprirsi di gloria per amore di Aida, schiava etiope. Sopraggiunge la figlia del faraone Amneris, innamorata di Radames, che sospetta sia innamorato della sua schiava Aida; riesce però a nascondere la sua gelosia. Il re, seguito dalla corte, viene ad annunciare che Radames è stato designato quale comandante dell’esercito: Aida è combattuta tra l’amore per Radames e la devozione al padre Amonasro e al suo popolo.

Nel tempio di Vulcano Radames riceve da Ramfis la spada consacrata. Amneris, per carpire i sentimenti di Aida, le dà il falso annuncio della morte di Radames; l’etiope non sa trattenere un grido di dolore e Amneris, ormai certa di averla rivale, le svela l’inganno giurando vendetta. Intanto Radames, incoronato da Amneris, intercede a favore dei prigionieri, tra cui si trova Amonasro. Il re accoglie la richiesta, ma poi per le proteste dei sacerdoti, decide che Aida e suo padre vengano tenuti in ostaggio.

Radames non può rifiutare le nozze con la figlia del faraone e Amneris, alla vigilia della cerimonia si reca a pregare al tempio di Iside. Nel frattempo Amonasro avendo scoperto l’amore reciproco tra la figlia e Radames, le impone di farsi rivelare dal giovane la strada che percorreranno gli egiziani in modo da consentire agli etiopi di piombare sul nemico; poi, non visto, spia un colloquio dei due innamorati, nel corso del quale Radames svela ad Aida che l’esercito egiziano attaccherà gli etiopi al passo di Napata ancora incustodito. Radames sbigottito, si rende conto di aver tradito, senza volerlo, il proprio paese. Non gli resta che consegnarsi al gran sacerdote per espiare il suo tradimento.

Musica di Giuseppe Verdi
Opera in quattro atti
Libretto di Antonio Ghislanzoni

Prima rappresentazione assoluta
Teatro khediviale dell’Opera, Il Cairo, 8 febbraio 1872

DIRETTORE Jordi Bernàcer
REGIA, SCENE, COSTUMI E LUCI Denis Krief
Maestro del Coro Roberto Gabbiani
Coreografia Giorgio Mancini

ORCHESTRA CORO E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
Nuovo allestimento
Con sottotitoli in italiano e inglese.

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