Continua l'inarrestabile successo del Prosecco che, secondo il report di Wine Intelligence, conquista ora lo status di "every day sparkling wine".
Non è cosa da poco, mentre infatti, tanto per fare un paragone, lo Champagne è ancora considerato lo spumante delle grandi occasioni quali matrimoni e festività in genere, il Prosecco si assesta nelle scelte dei consumatori come prodotto "easy" da bere in ogni occasione o momento della giornata, con un costo molto competitivo.
I motivi di questo successo che hanno fatto diventare il nostro spumante una vera e propria istituzione all'interno di ogni supermarket e lista di vini, sono stati analizzati da Wine Intelligence, e sembrano proprio essere molti. Tra questi sicuramente le sue qualità organolettiche - in cui la maggior "dolcezza" unita a minor acidità lo rendono un prodotto estremamente gradevole e per tutti i gusti -, e la reputazione dell'Italia quale fonte di stile del comparto wine e food.
Grande interesse rivolto anche per le bottigliette "Mini Prosecco", corredate da cannuccia, in cui creatività ed innovazione si sono unite in una proposta di packaging moderno e dal design giovane, fattore questo - frutto di una strategia mirata di marketing -, che ha permesso al Prosecco di essere presente non solo sulla tavola per una semplice cena, ma anche nei party all'aperto, nei picnic e festival, come veloce aperitivo dopo lavoro.
L'analisi ha poi messo in risalto che gli acquisti dei consumatori si indirizzano solo occasionalmente verso vini spumante costosi e, molto più frequentemente, verso prodotti a prezzi decisamente più bassi. Il Prosecco in tal senso, molto più semplicemente, si è andato ad inserire proprio in quel gap che intercorre ad esempio tra uno Champagne entry level ed un più economico Cava.
Il successo del Prosecco si evidenzia anche attraverso una diffusa coltivazione di uve Glera al di fuori dei nostri confini nazionali: è il caso di Paesi extra UE come la già nota Australia e ultimamente la Nuova Zelanda, dove precisamente a Gisborne, sono stati recentemente impiantati 160 ettari a Glera. Le barbatelle vendute regolarmente dai Vivai Cooperativi Rauscedo, hanno passato un periodo di quattro anni di quarantena in Australia (nello specifico si tratta del clone VCR 101) ed innestate su portainnesti dai vivai Riversun Nurseries di Gisborne.
Fra qualche anno quindi sugli scaffali di Cina, Usa, Singapore, Giappone, ecc. si potranno trovare bottiglie di Prosecco neozelandese con tanto di dicitura in etichetta, come ha sentenziato nel 2013 l'Organizzazione Mondiale del Commercio.
Non è cosa da poco, mentre infatti, tanto per fare un paragone, lo Champagne è ancora considerato lo spumante delle grandi occasioni quali matrimoni e festività in genere, il Prosecco si assesta nelle scelte dei consumatori come prodotto "easy" da bere in ogni occasione o momento della giornata, con un costo molto competitivo.
I motivi di questo successo che hanno fatto diventare il nostro spumante una vera e propria istituzione all'interno di ogni supermarket e lista di vini, sono stati analizzati da Wine Intelligence, e sembrano proprio essere molti. Tra questi sicuramente le sue qualità organolettiche - in cui la maggior "dolcezza" unita a minor acidità lo rendono un prodotto estremamente gradevole e per tutti i gusti -, e la reputazione dell'Italia quale fonte di stile del comparto wine e food.
Grande interesse rivolto anche per le bottigliette "Mini Prosecco", corredate da cannuccia, in cui creatività ed innovazione si sono unite in una proposta di packaging moderno e dal design giovane, fattore questo - frutto di una strategia mirata di marketing -, che ha permesso al Prosecco di essere presente non solo sulla tavola per una semplice cena, ma anche nei party all'aperto, nei picnic e festival, come veloce aperitivo dopo lavoro.
L'analisi ha poi messo in risalto che gli acquisti dei consumatori si indirizzano solo occasionalmente verso vini spumante costosi e, molto più frequentemente, verso prodotti a prezzi decisamente più bassi. Il Prosecco in tal senso, molto più semplicemente, si è andato ad inserire proprio in quel gap che intercorre ad esempio tra uno Champagne entry level ed un più economico Cava.
Il successo del Prosecco si evidenzia anche attraverso una diffusa coltivazione di uve Glera al di fuori dei nostri confini nazionali: è il caso di Paesi extra UE come la già nota Australia e ultimamente la Nuova Zelanda, dove precisamente a Gisborne, sono stati recentemente impiantati 160 ettari a Glera. Le barbatelle vendute regolarmente dai Vivai Cooperativi Rauscedo, hanno passato un periodo di quattro anni di quarantena in Australia (nello specifico si tratta del clone VCR 101) ed innestate su portainnesti dai vivai Riversun Nurseries di Gisborne.
Fra qualche anno quindi sugli scaffali di Cina, Usa, Singapore, Giappone, ecc. si potranno trovare bottiglie di Prosecco neozelandese con tanto di dicitura in etichetta, come ha sentenziato nel 2013 l'Organizzazione Mondiale del Commercio.
Commenti
Posta un commento