Vino e ricerca, Canada: arriva la rete di viti certificate virus free. Garantiranno redditività a tutto il settore vitivinicolo del Paese
Il CGCN (Canadian Grapevine Certification Network) riceverà i finanziamenti attraverso il programma AgriAssurance del Canadian Agricultural Partnership per creare una rete di viti certificate e prive di virus. I produttori vitivinicoli canadesi potranno impiantarle nei loro vigneti per garantire maggiore redditività.
Il programma AgriAssurance del Canadian Agricultural Partnership è stato annunciato dal ministro della Giustizia e procuratore generale del Canada, David Lametti, a nome del ministro dell'agricoltura e dell'agroalimentare Marie-Claude Bibeau, presso la Konzelmann Estate Winery. Verranno stanziati oltre 2,3 milioni di dollari alla Canadian Grapevine Certification Network, per creare una rete di viti certificate e prive di virus che i coltivatori di uva canadesi possono piantare nei loro vigneti per garantire redditività a lungo termine che coinvolgerà tutto il settore vitivinicolo del Paese.
Il progetto prevede che CGCN dovrà catalogare e valutare campioni esistenti di viti esenti da virus nei vivai e nei vigneti di tutto il Canada, attraverso un lavoro di selezione clonale, morfologica e biologica. Verrà quindi utilizzato un database per avere accesso e rintracciare ogni vite prodotta attraverso il programma garantendo ceppi di vite di alta qualità e di provenienza locale.
I vigneti canadesi sono diventati una parte importante dell'economia canadese. L'industria vinicola canadese genera ricavi per 1,2 miliardi di dollari canadesi e dà lavoro a oltre 5.600 persone. Le esportazioni di vino nel 2016 sono state pari a 133,6 milioni di dollari. L'investimento aiuterà i viticoltori a massimizzare le loro rese e la qualità delle loro uve in modo che possano continuare a soddisfare la crescente domanda dei vini canadesi a livello mondiale.
La superficie coltivata a vite nel Canada è di circa 12.000 ettari. Ogni anno circa 550 viticoltori producono quasi un milione di ettolitri di vino. Il Canada è conosciuto per la produzione del raro “Eiswein”. Ma non solo, la produzione vinicola nel Paese, nonostante clima rigido e lunghi inverni, annovera vini rossi strutturati, bianchi delicati, rosati ed anche spumanti. Le esportazioni di vini canadesi sono in crescita e comprendono 26 Paesi, tra cui per esempio gli USA, la Cina, Hong Kong, la Corea del Sud e la Gran Bretagna.
Per assicurare la qualità, anche il vino canadese viene sottoposto ad una classificazione. I vini con l’appellativo VQA- (Vintners Quality Alliance) provengono al cento percento da uve prodotte nelle rispettive zone di coltivazione. Di conseguenza deve essere indicata la provincia o la provenienza geografica del vino. Negli ultimi anni a causa di influenze microclimatiche e condizioni specifiche del suolo, sono state definite sempre più nuove aree vinicole all’interno delle province.
La Canadian Grapevine Certification Network è un'organizzazione no profit canadese composta da membri delle quattro associazioni provinciali canadesi di viticoltura. La sua missione è garantire viti canadesi di alta qualità e senza malattie in stretta collaborazione con i viticoltori dell'Ontario, il British Grape Council della Columbia Britannica, l'Association des vignerons du Québec e la Grape Growers Association della Nuova Scozia.
Il Canadian Agricultural Partnership è un investimento quinquennale di 3 miliardi di dollari conferito dai governi federali, provinciali e territoriali con l'obbiettivo di rafforzare il settore agricolo e agroalimentare.
Il programma AgriAssurance, nell'ambito del Canadian Agricultural Partnership, sostiene progetti a livello nazionale, per aiutare l'industria a sviluppare e adottare sistemi standard e strumenti a supporto delle indicazioni sulla salute e la sicurezza relative ai prodotti agricoli e agroalimentari canadesi.
Il programma AgriAssurance del Canadian Agricultural Partnership è stato annunciato dal ministro della Giustizia e procuratore generale del Canada, David Lametti, a nome del ministro dell'agricoltura e dell'agroalimentare Marie-Claude Bibeau, presso la Konzelmann Estate Winery. Verranno stanziati oltre 2,3 milioni di dollari alla Canadian Grapevine Certification Network, per creare una rete di viti certificate e prive di virus che i coltivatori di uva canadesi possono piantare nei loro vigneti per garantire redditività a lungo termine che coinvolgerà tutto il settore vitivinicolo del Paese.
Il progetto prevede che CGCN dovrà catalogare e valutare campioni esistenti di viti esenti da virus nei vivai e nei vigneti di tutto il Canada, attraverso un lavoro di selezione clonale, morfologica e biologica. Verrà quindi utilizzato un database per avere accesso e rintracciare ogni vite prodotta attraverso il programma garantendo ceppi di vite di alta qualità e di provenienza locale.
I vigneti canadesi sono diventati una parte importante dell'economia canadese. L'industria vinicola canadese genera ricavi per 1,2 miliardi di dollari canadesi e dà lavoro a oltre 5.600 persone. Le esportazioni di vino nel 2016 sono state pari a 133,6 milioni di dollari. L'investimento aiuterà i viticoltori a massimizzare le loro rese e la qualità delle loro uve in modo che possano continuare a soddisfare la crescente domanda dei vini canadesi a livello mondiale.
La superficie coltivata a vite nel Canada è di circa 12.000 ettari. Ogni anno circa 550 viticoltori producono quasi un milione di ettolitri di vino. Il Canada è conosciuto per la produzione del raro “Eiswein”. Ma non solo, la produzione vinicola nel Paese, nonostante clima rigido e lunghi inverni, annovera vini rossi strutturati, bianchi delicati, rosati ed anche spumanti. Le esportazioni di vini canadesi sono in crescita e comprendono 26 Paesi, tra cui per esempio gli USA, la Cina, Hong Kong, la Corea del Sud e la Gran Bretagna.
La produzione proviene principalmente da tre provincie: Ontario, Columbia Britannica e Nuova Scozia. La prima è di gran lunga la più grande regione vinicola del Canada. Qui su circa 6.000 ettari coltivati crescono oltre l’80 percento dei vigneti canadesi, dove vengono prodotti, insieme al citato Eiswein, soprattutto Riesling e Chardonnay. In annate calde i vitivinicoltori possono anche puntare su Gamay e Pinot Nero, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. Negli ultimi anni ha guadagnato terreno anche il "Merlot del Canada" convincendo molti enoappassionati per la sua qualità. Non è un caso in quanto l’Ontario si trova approssimativamente alla stessa latitudine della Toscana.
Anche la Columbia Britannica, provincia che si trova all’estremo Ovest del Canada, il cui centro è Vancouver, produce vini di qualità come Pinot grigio, Traminer aromatico, Chardonnay, Riesling, per i banchi e Merlot, Pinot nero, Cabernet Sauvignon e Syrah per i rossi.
Nella Nuova Scozia nella parte orientale del Paese, esistono, rispetto alle altre provincie, meno terreni vinicoli a disposizione. Qui sono rappresentati infatti solo due viticoltori. Le superfici coltivate a vigneti sono in relazione piccole e soprattutto con qualità di viti poco conosciute ma resistenti al gelo. Una curiosità nella gestione del vigneto è quella di sotterrare le viti in autunno per proteggerle dal freddo, per poi liberarle in primavera. La nuova Scozia si è fatta un nome per la produzione di vini spumanti secondo il metodo champenoise.
Anche la Columbia Britannica, provincia che si trova all’estremo Ovest del Canada, il cui centro è Vancouver, produce vini di qualità come Pinot grigio, Traminer aromatico, Chardonnay, Riesling, per i banchi e Merlot, Pinot nero, Cabernet Sauvignon e Syrah per i rossi.
Nella Nuova Scozia nella parte orientale del Paese, esistono, rispetto alle altre provincie, meno terreni vinicoli a disposizione. Qui sono rappresentati infatti solo due viticoltori. Le superfici coltivate a vigneti sono in relazione piccole e soprattutto con qualità di viti poco conosciute ma resistenti al gelo. Una curiosità nella gestione del vigneto è quella di sotterrare le viti in autunno per proteggerle dal freddo, per poi liberarle in primavera. La nuova Scozia si è fatta un nome per la produzione di vini spumanti secondo il metodo champenoise.
Per assicurare la qualità, anche il vino canadese viene sottoposto ad una classificazione. I vini con l’appellativo VQA- (Vintners Quality Alliance) provengono al cento percento da uve prodotte nelle rispettive zone di coltivazione. Di conseguenza deve essere indicata la provincia o la provenienza geografica del vino. Negli ultimi anni a causa di influenze microclimatiche e condizioni specifiche del suolo, sono state definite sempre più nuove aree vinicole all’interno delle province.
La Canadian Grapevine Certification Network è un'organizzazione no profit canadese composta da membri delle quattro associazioni provinciali canadesi di viticoltura. La sua missione è garantire viti canadesi di alta qualità e senza malattie in stretta collaborazione con i viticoltori dell'Ontario, il British Grape Council della Columbia Britannica, l'Association des vignerons du Québec e la Grape Growers Association della Nuova Scozia.
Il Canadian Agricultural Partnership è un investimento quinquennale di 3 miliardi di dollari conferito dai governi federali, provinciali e territoriali con l'obbiettivo di rafforzare il settore agricolo e agroalimentare.
Il programma AgriAssurance, nell'ambito del Canadian Agricultural Partnership, sostiene progetti a livello nazionale, per aiutare l'industria a sviluppare e adottare sistemi standard e strumenti a supporto delle indicazioni sulla salute e la sicurezza relative ai prodotti agricoli e agroalimentari canadesi.
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