Vino e ricerca, malattie della vite: identificati i tratti di resistenza di Vitis cinerea a fillossera e nematode
Un nuovo studio australiano ha identificato attraverso mappatura genetica i tratti di resistenza del portinnesto Vitis cinerea a fillossera e nematode del nodo radice. Un passo avanti per una nuova generazione di portinnesti con resistenza a lungo termine.
Identificati e mappati geneticamente i tratti di resistenza della Vitis cinerea, una varietà di vite nordamericana utilizzata come portainnesto. Lo studio condotto dal dottor Harley Smith, ricercatore presso CSIRO, Organizzazione di ricerca scientifica australiana, ha preso vita in considerazione delle parziali conoscenze, che ancora oggi si hanno rispetto alle caratteristiche dei portinnesti utilizzati in viticoltura.
Identificati e mappati geneticamente i tratti di resistenza della Vitis cinerea, una varietà di vite nordamericana utilizzata come portainnesto. Lo studio condotto dal dottor Harley Smith, ricercatore presso CSIRO, Organizzazione di ricerca scientifica australiana, ha preso vita in considerazione delle parziali conoscenze, che ancora oggi si hanno rispetto alle caratteristiche dei portinnesti utilizzati in viticoltura.
La scoperta, in tal senso, è molto significativa, in quanto la limitata diversità genetica all’interno della gamma di portinnesti oggi disponibile offre un ventaglio di scelta ristretto ad un numero esiguo di genotipi, che sono, tra l’altro, il frutto di ibridazioni tra pochissime cultivar di specie americane, realizzate in gran parte all'inizio del secolo scorso e con lo scopo preciso di arrestare l’ecatombe della viticoltura europea prodotta dalla fillossera.
Questa bassa diversità genetica è un grosso problema, poiché i tratti di resistenza alla fillossera sono probabilmente simili nei portinnesti commerciali. Pertanto, lo scopo dello studio è stato quello di ripartire i tratti di resistenza combinandoli in modo non ridondante in un portainnesto.
Per combinare le diverse caratteristiche di resistenza, il CSIRO Rootstock Breeding Team ha adottato un approccio diverso a quello tradizionale, ovvero mappando geneticamente i tratti di resistenza ai nematodi del nodo radice, allo scopo di identificare i marcatori di DNA strettamente collegati a questi tratti di resistenza.
Di conseguenza, il team di ricerca è stato in grado di identificare in modo efficace portinnesti con molteplici tratti di resistenza a fillossera e nematodi sin dalla progenie in fase di sviluppo durante il processo di riproduzione.
Per quanto riguarda la fillossera, i nuovi portinnesti garantiscono una resistenza completa ai ceppi G1 e G4, altamente specifici per la varietà di uva da vino Vitis vinifera. In collaborazione con la dott.ssa Catherine Clarke presso Agriculture Victoria, il team ha ora in programma di valutare se Vitis cinerea può anche fornire resistenza ad altri ceppi di fillossera tra cui G7, G19, G20 e G30.
Per quanto riguarda invece i nematodi del nodo radice, il team ha scoperto che il tratto fornisce una resistenza completa a Meloidogyne arenaria, Meloidogyne incognita e Meloidogyne javanica, un ceppo di nematodi aggressivo che si nutre e si riproduce efficacemente sul 1103 Paulsen, un portainnesto dalle note caratteristiche di resistenza sia alla siccità che al calcare. Pertanto, il tratto di resistenza ai nematodi del nodo radice di Vitis cinerea sembra fornire una resistenza completa a tutte e tre le principali specie di nematodi del nodo radicale.
I portinnesti di prossima generazione avranno una base genetica distinta dalle varietà di portinnesti commerciali grazie allo sviluppo di innovative tecniche di genotipizzazione per sequenziamento e l'applicazione di nuovi programmi di mappatura genetica: tutti strumenti necessari a sviluppare nuovi portainnesti con una resistenza duratura a questi parassiti del suolo.
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