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Vino e territori, torna alla luce antico vitigno: sarà attore chiave nel futuro della vinificazione siciliana

Si chiama Nocera è un antico vitigno autoctono a bacca nera coltivato sin dall'antichità in Sicilia nordorientale nel territorio di Furnari in provincia di Messina. Alcuni produttori lo hanno riscoperto portando alla luce le sue rare caratteristiche che lo rendono attore chiave nel futuro della vinificazione siciliana.





Il Nocera è uno dei vitigni più antichi, addirittura uno dei primi a comparire in Italia. La sua produzione è da far risalire all’arrivo delle prime colonie Greche, intorno al VII secolo a.C., data in cui ebbero origine gran parte dei vitigni del Meridione. Il vitigno è legato al pregiato vino “Mamertinum” che, secondo alcune ricerche, era molto popolare in epoca romana tanto da essere utilizzato per onorare la conquista della Gallia da parte di Giulio Cesare. Anche Plinio e Strabone erano soliti citarlo nei loro scritti come uno dei vini più raffinati dell’epoca. Menzioni più recenti sono state fatte da Geremia (1839), Mendola (1868), Mes e Pulliat (1879), Viala e Vermorel (1909), Di Rovasenda (1877) e Cusumano (1880): tutte fonti certe che confermano l'esistenza di questo vitigno nel territorio siciliano come coltura predominante ed addirittura esclusiva.

Il vitigno Nocera ha caratteristiche ampelografiche molto affini ai Nerelli e nello specifico la sua collocazione è da collegare alle terre del messinese con qualche ettaro di terreno nelle frazioni di Ragusa, Siracusa. Viene coltivato anche in Calabria con un discreto successo e, a metà del secolo scorso. E' presente in Francia, nei territori di Provenza e Beaujolais, dove si è diffuso con i nomi di “Extrafertile Suquet” e “Barbe du Sultan” (Mas e Pulliat, 1879).

La riscoperta del Nocera risale sostanzialmente alla nascita di due piccole Doc. La Faro che nasce ufficialmente nel 1978, ma bisognerà aspettare gli anni Novanta perché qualche azienda inizi ad imbottigliare e commercializzare questo vino, e Mamertino che nasce nel 2004. Entrambe prevedono nel loro disciplinare di produzione una minima percentuale di uve Nocera.

Il Nocera in purezza invece si deve a pochi produttori anche se negli ultimi anni stanno crescendo a conferma dell’interesse attorno al vitigno. Tra questi meritano di essere citati la cantina Cambria che si distingue per avere intrapreso un lavoro di ricerca che ha previsto la selezione e la propagazione delle migliori piante per produrre un Nocera in grado di esprimere pienamente le caratteristiche del ‘terroir’, così come anche Planeta che lo produce a partire dall'annata 2015.

I vini prodotti da vitigno Nocera si distinguono per avere colore profondo ed un alto livello di tannini e sopratutto acidità: l’uva infatti pur arrivando a piena maturazione con un alto grado zuccherino, conserva sempre una notevole acidità naturale, caratteristica questa molto importante nella sfida al cambiamento climatico e di fatto per il futuro della vinificazione siciliana.

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