Entra oggi nel vivo in Italia la vendemmia 2019. Prima analisi del Centro Studi di Confagricoltura su tutte le regioni: ottimo lo stato sanitario delle uve e produzione in calo. Attesa per il 4 settembre quando sarà delineato da UIV, Assoenologi e ISMEA l'andamento produttivo del vigneto Italia.
Come di consueto è stata la Sicilia ad anticipare il grosso della vendemmia iniziando a staccare i primi grappoli la prima settimana di agosto. Ma la vendemmia vera e propria entrerà nel vivo da oggi in tutta Italia, ad iniziare dal Veneto che come annunciato da Veneto Agricoltura, ha ritardato di circa 10 giorni.
Secondo i primi risultati frutto della rilevazione annuale condotta dal Centro Studi di Confagricoltura su campioni di aziende vitivinicole di tutte le regioni d’Italia, la quantità è in diminuzione rispetto allo scorso anno ma che lascia spazio all'eccellente qualità delle uve. Tuttavia occorre evidenziare che il raccolto 2018 fu particolarmente abbondante, pertanto l’attuale diminuzione della produzione non è da leggere in termini negativi. Si prevedono quantitativi ridotti in quasi tutte le regioni d’Italia, soprattutto in Friuli Venezia Giulia (-20%), in Umbria (-13%), in Veneto e in Campania (-12%) e in Trentino Alto Adige (-11%). Vanno in controtendenza il Lazio (+16%), il Molise (+10%) e la Calabria (+9%). La diminuzione media della produzione sembra assestarsi intorno al 6%, ma, grazie ad una primavera fredda e piovosa e un inizio estate caldo e secco, la qualità dell’uva è ottima e foriera di una produzione di vini potenzialmente eccellenti.
Il 4 settembre poi, presso il parlamentino del Mipaaft sarà delineato l'andamento produttivo del vigneto Italia. Saranno Unione Italiana Vini, Assoenologi e ISMEA ad unire per la prima volta le rispettive forze e competenze con l’obiettivo di fornire un quadro ancor più completo e dettagliato relativamente alle Previsioni Vendemmiali. Alle imprese verranno forniti dati utili a definire politiche e azioni da mettere in campo.
Come sottolineato da Confagricoltura, il settore vitivinicolo è di rilevante importanza per l’economia agricola e dell’industria alimentare in Italia: le aziende con vigneti sono 300mila con una superficie coltivata ad uva da vino di 652mila ettari, di cui 50mila con cantine di vinificazione, un fatturato di circa 10 miliardi di euro e un valore dell’export di 6.2 miliardi.
Nel primo quadrimestre del 2019 le esportazioni complessive di vini e spumanti sono state di 1,96 miliardi di euro, in crescita del 5,2% rispetto al 2018. La percentuale di crescita più importante è data dagli spumanti, con un + 8,2%, ma aumentano anche del 6% le esportazioni di vini fermi in bottiglia.
Come di consueto è stata la Sicilia ad anticipare il grosso della vendemmia iniziando a staccare i primi grappoli la prima settimana di agosto. Ma la vendemmia vera e propria entrerà nel vivo da oggi in tutta Italia, ad iniziare dal Veneto che come annunciato da Veneto Agricoltura, ha ritardato di circa 10 giorni.
Secondo i primi risultati frutto della rilevazione annuale condotta dal Centro Studi di Confagricoltura su campioni di aziende vitivinicole di tutte le regioni d’Italia, la quantità è in diminuzione rispetto allo scorso anno ma che lascia spazio all'eccellente qualità delle uve. Tuttavia occorre evidenziare che il raccolto 2018 fu particolarmente abbondante, pertanto l’attuale diminuzione della produzione non è da leggere in termini negativi. Si prevedono quantitativi ridotti in quasi tutte le regioni d’Italia, soprattutto in Friuli Venezia Giulia (-20%), in Umbria (-13%), in Veneto e in Campania (-12%) e in Trentino Alto Adige (-11%). Vanno in controtendenza il Lazio (+16%), il Molise (+10%) e la Calabria (+9%). La diminuzione media della produzione sembra assestarsi intorno al 6%, ma, grazie ad una primavera fredda e piovosa e un inizio estate caldo e secco, la qualità dell’uva è ottima e foriera di una produzione di vini potenzialmente eccellenti.
Il 4 settembre poi, presso il parlamentino del Mipaaft sarà delineato l'andamento produttivo del vigneto Italia. Saranno Unione Italiana Vini, Assoenologi e ISMEA ad unire per la prima volta le rispettive forze e competenze con l’obiettivo di fornire un quadro ancor più completo e dettagliato relativamente alle Previsioni Vendemmiali. Alle imprese verranno forniti dati utili a definire politiche e azioni da mettere in campo.
Come sottolineato da Confagricoltura, il settore vitivinicolo è di rilevante importanza per l’economia agricola e dell’industria alimentare in Italia: le aziende con vigneti sono 300mila con una superficie coltivata ad uva da vino di 652mila ettari, di cui 50mila con cantine di vinificazione, un fatturato di circa 10 miliardi di euro e un valore dell’export di 6.2 miliardi.
Nel primo quadrimestre del 2019 le esportazioni complessive di vini e spumanti sono state di 1,96 miliardi di euro, in crescita del 5,2% rispetto al 2018. La percentuale di crescita più importante è data dagli spumanti, con un + 8,2%, ma aumentano anche del 6% le esportazioni di vini fermi in bottiglia.
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