Città del Vino. Opportunità del P.S.R. dell'Umbria per il settore vitivinicolo al Simposio Europeo sull’Enoturismo
L’Associazione Nazionale Città del Vino ha recentemente organizzato a Torgiano (PG) un “Simposio Europeo sull’Enoturismo: Marketing e redditività d’impresa” incentrato sull’approfondimento degli aspetti tecnici imprescindibili allo sviluppo dei territori del vino italiani e non, all’internazionalizzazione dell’offerta, alla qualificazione degli standard, alla brand reputation.
Sono stati chiamati a confrontarsi alcuni prestigiosi protagonisti del mercato del turismo del vino (docenti, responsabili di progetti nazionali e internazionali per la promozione del turismo enogastronomico, esperti di internazionalizzazione, giornalisti del settore ed esperti di comunicazione on line). Dei loro interventi vogliamo darvi nota, anche alla luce della rilevanza e delle opportunità che sempre più possono svilupparsi dall’enoturismo e dal marketing territoriale.
La 4° Sessione del Simposio - “IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE. Illustrazione degli strumenti e delle possibilità per il territorio umbro: interventi, strategie, obiettivi” - è stata animata dall’intervento del Dott. Giuseppe Antonelli (Assessorato Agricoltura Regione Umbria) che ha illustrato misure, investimenti e priorità del P.S.R. per il settore vitivinicolo umbro che rappresenta una delle più importanti filiere del sistema agroalimentare regionale. Una realtà caratterizzata da una superficie vitata di 12.700 ettari (dato 2016), 985 ettari (di cui 760 ex diritti e 225 nuove autorizzazioni) di autorizzazioni all’impianto/reimpianto e 240 strutture di trasformazione (circa il 20% condotte da giovani imprenditori), 2 DOCG:Torgiano Rosso Riserva e Montefalco Sagrantino, 13 DOC: Amelia, Assisi, Colli Altotiberini, Colli Martani, Colli Perugini, Colli del Trasimeno, Lago di Corbara, Montefalco, Orvieto, Rosso Orvietano, Spoleto, Todi, Torgiano e 6 IGT: Umbria, Spello, Cannara, Allerona, Bettona e Narni.
La dimensione media delle aziende viticole umbre è di poco superiore all'ettaro. La produzione regionale di vino, a seconda delle annate, è pari a circa l'1-1,5% del totale nazionale. Qualità delle produzioni, investimenti nei vigneti e nelle cantine, promozione, innovazioni e sostenibilità ambientale delle produzioni, rappresentano le linee guida delle politiche regionali per aumentare la competitività del settore vitivinicolo.
Gli interventi a sostegno del settore sono attuati e finanziati attraverso le misure previste dall'OCM Vino - Programma nazionale di sostegno del settore vino (P.N.S.) che finanzia gli interventi gli interventi strutturali nelle cantine, per il rinnovamento dei vigneti, e la promozione sui mercati extra U.E., le assicurazioni per il settore, vendemmia verde e distillazione dei sottoprodotti, per il periodo 2014 – 2018 e dal P.S.R. per l'Umbria 2014 – 2020 che finanzia invece le misure dell'innovazione, la promozione sul mercato interno, le misure agroambientali, ovvero: Servizi di consulenza (Misura 2), Sostegno alla partecipazione a sistemi di qualità (Misura 3.1.1), Aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori (Misura 6.1.1), Produzione integrata (Misura 10), Agricoltura biologica (Misura 11), Innovazione e cooperazione per lo sviluppo di filiere corte (Misura 16).
La Regione ha scelto di fissare una demarcazione per la misura investimenti (esclusività del sostegno), per la misura ristrutturazione e riconversione dei vigneti e per la misura promozione sul mercato interno e nei Paesi terzi (le risorse disponibili sono gestite per il 70% a livello regionale con progetti regionali ed il restante 30% dal MIPAAF con progetti nazionali).
Sono stati chiamati a confrontarsi alcuni prestigiosi protagonisti del mercato del turismo del vino (docenti, responsabili di progetti nazionali e internazionali per la promozione del turismo enogastronomico, esperti di internazionalizzazione, giornalisti del settore ed esperti di comunicazione on line). Dei loro interventi vogliamo darvi nota, anche alla luce della rilevanza e delle opportunità che sempre più possono svilupparsi dall’enoturismo e dal marketing territoriale.
La 4° Sessione del Simposio - “IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE. Illustrazione degli strumenti e delle possibilità per il territorio umbro: interventi, strategie, obiettivi” - è stata animata dall’intervento del Dott. Giuseppe Antonelli (Assessorato Agricoltura Regione Umbria) che ha illustrato misure, investimenti e priorità del P.S.R. per il settore vitivinicolo umbro che rappresenta una delle più importanti filiere del sistema agroalimentare regionale. Una realtà caratterizzata da una superficie vitata di 12.700 ettari (dato 2016), 985 ettari (di cui 760 ex diritti e 225 nuove autorizzazioni) di autorizzazioni all’impianto/reimpianto e 240 strutture di trasformazione (circa il 20% condotte da giovani imprenditori), 2 DOCG:Torgiano Rosso Riserva e Montefalco Sagrantino, 13 DOC: Amelia, Assisi, Colli Altotiberini, Colli Martani, Colli Perugini, Colli del Trasimeno, Lago di Corbara, Montefalco, Orvieto, Rosso Orvietano, Spoleto, Todi, Torgiano e 6 IGT: Umbria, Spello, Cannara, Allerona, Bettona e Narni.
La dimensione media delle aziende viticole umbre è di poco superiore all'ettaro. La produzione regionale di vino, a seconda delle annate, è pari a circa l'1-1,5% del totale nazionale. Qualità delle produzioni, investimenti nei vigneti e nelle cantine, promozione, innovazioni e sostenibilità ambientale delle produzioni, rappresentano le linee guida delle politiche regionali per aumentare la competitività del settore vitivinicolo.
Gli interventi a sostegno del settore sono attuati e finanziati attraverso le misure previste dall'OCM Vino - Programma nazionale di sostegno del settore vino (P.N.S.) che finanzia gli interventi gli interventi strutturali nelle cantine, per il rinnovamento dei vigneti, e la promozione sui mercati extra U.E., le assicurazioni per il settore, vendemmia verde e distillazione dei sottoprodotti, per il periodo 2014 – 2018 e dal P.S.R. per l'Umbria 2014 – 2020 che finanzia invece le misure dell'innovazione, la promozione sul mercato interno, le misure agroambientali, ovvero: Servizi di consulenza (Misura 2), Sostegno alla partecipazione a sistemi di qualità (Misura 3.1.1), Aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori (Misura 6.1.1), Produzione integrata (Misura 10), Agricoltura biologica (Misura 11), Innovazione e cooperazione per lo sviluppo di filiere corte (Misura 16).
La Regione ha scelto di fissare una demarcazione per la misura investimenti (esclusività del sostegno), per la misura ristrutturazione e riconversione dei vigneti e per la misura promozione sul mercato interno e nei Paesi terzi (le risorse disponibili sono gestite per il 70% a livello regionale con progetti regionali ed il restante 30% dal MIPAAF con progetti nazionali).
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