Candidatura del paesaggio del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene: al via il primo incontro "Insieme per l'Unesco"
Organizzato da Regione del Veneto, in collaborazione con l'ATS "Colline di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell'Umanità", l'appuntamento avrà come focus il ruolo dell’UNESCO come volano per il turismo e l’economia.
Si svolgerà l'11 Luglio alle ore 20.30 presso Villa dei Cedri, Valdobbiadene, il primo appuntamento sul ruolo dell'Unesco come volano per il turismo e l’economia. La candidatura, la cui importanza consolida il grande valore culturale e ambientale che l'agricoltura italiana riveste in territori eccezionali come le colline di Conegliano e Valdobbiadene, va al contempo a rafforzare il posizionamento a livello di mondiale di una delle produzioni vitivinicole più pregiate e apprezzate del nostro Paese.
Una giornata storica quella del 26 gennaio 2017, quando con la delibera all’unanimità della Commissione Nazionale italiana per l’Unesco, è diventata ufficiale la candidatura italiana per il 2017-2018 nella Lista dell’Unesco dei patrimoni mondiali dell’umanità del paesaggio vitivinicolo del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Un altra porzione di Veneto che riguarda l’area compresa tra Valdobbiadene e Conegliano e che racchiude la zona di produzione del Prosecco Docg, entrerà così nell’olimpo dei grandi siti dell’umanità dei beni presenti nel territorio della Regione Veneto, riconosciuti e protetti di fatto come contesti d'eccellenza del patrimonio culturale e naturalistico.
Come tenne a precisare in una nota il Ministero delle Politiche Agricole alimentari e Forestali, le Colline del territorio candidato sono un esempio di paesaggio culturale evolutivo, caratterizzato cioè da un processo continuo, evolutosi nella storia, attraverso il quale la comunità locale, la sua cultura artistica e le tecniche produttive si sono organizzate in risposta a caratteristiche dell'ambiente fisico del tutto particolari.
Nella zona si estendono circa 5.000 ettari di vigneto su cui operano oltre 3.000 agricoltori. 20 poli museali, numerosi itinerari di interesse a carattere storico ed enogastronomico, tra cui la prima strada del vino inaugurata nel 1966. Sono 79,2 milioni le bottiglie di vino certificato come DOCG, corrispondente a 593.798 ettolitri, prodotte nel 2014 in centinaia di unità produttive caratterizzate prevalentemente da piccole aziende agricole.
L’aumento record del 25% delle vendite nel 2016 a livello mondiale dove il prosecco è il vino Made in Italy piu’ esportato alimenta la popolarità e sostiene la candidatura nazionale in vista dell’appuntamento per il riconoscimento da parte dell’Unesco nell’appuntamento finale del luglio 2018 a Parigi. E’ quanto affermò Coldiretti sulla base dei dati Istat nel commentare il via libera alla candidatura.
L’appuntamento dell'11 luglio, a cui farà seguito un secondo evento in data 19 luglio, è aperto alla cittadinanza, agli imprenditori, a operatori e amministratori dei Comuni del territorio.
Programma
INDIRIZZI DI SALUTO
Federico Caner, Assessore al Turismo Regione del Veneto
Innocente Nardi, Presidente ATS “Colline di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità”
INTRODUZIONE DI
Amerigo Restucci, Responsabile Comitato Scientifico del sito “Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”
RELAZIONE TECNICA DI
Leopoldo Saccon, Coordinatore in loco del Dossier candidatura
INTERVENTI DI
Mara Manente, Direttore Centro Internazionale degli Studi di Economia del Turismo, Università Ca’ Foscari, Venezia
“Brand Unesco: quali opportunità per i territori”
Daniele Manzone, Direttore Strada del Barolo e grandi Vini di Langa
“I Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato. 50° sito UNESCO Italiano: benefici e ricadute”
Modera il giornalista Luca Pinzi
L'invito all'evento è inoltre disponibile qui.
Maggiori informazioni sulla candidatura, e il dossier sfogliabile e scaricabile, sono a disposizione nel sito dedicato www.collineconeglianovaldobbiadene.it.
Si svolgerà l'11 Luglio alle ore 20.30 presso Villa dei Cedri, Valdobbiadene, il primo appuntamento sul ruolo dell'Unesco come volano per il turismo e l’economia. La candidatura, la cui importanza consolida il grande valore culturale e ambientale che l'agricoltura italiana riveste in territori eccezionali come le colline di Conegliano e Valdobbiadene, va al contempo a rafforzare il posizionamento a livello di mondiale di una delle produzioni vitivinicole più pregiate e apprezzate del nostro Paese.
Una giornata storica quella del 26 gennaio 2017, quando con la delibera all’unanimità della Commissione Nazionale italiana per l’Unesco, è diventata ufficiale la candidatura italiana per il 2017-2018 nella Lista dell’Unesco dei patrimoni mondiali dell’umanità del paesaggio vitivinicolo del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Un altra porzione di Veneto che riguarda l’area compresa tra Valdobbiadene e Conegliano e che racchiude la zona di produzione del Prosecco Docg, entrerà così nell’olimpo dei grandi siti dell’umanità dei beni presenti nel territorio della Regione Veneto, riconosciuti e protetti di fatto come contesti d'eccellenza del patrimonio culturale e naturalistico.
Come tenne a precisare in una nota il Ministero delle Politiche Agricole alimentari e Forestali, le Colline del territorio candidato sono un esempio di paesaggio culturale evolutivo, caratterizzato cioè da un processo continuo, evolutosi nella storia, attraverso il quale la comunità locale, la sua cultura artistica e le tecniche produttive si sono organizzate in risposta a caratteristiche dell'ambiente fisico del tutto particolari.
Nella zona si estendono circa 5.000 ettari di vigneto su cui operano oltre 3.000 agricoltori. 20 poli museali, numerosi itinerari di interesse a carattere storico ed enogastronomico, tra cui la prima strada del vino inaugurata nel 1966. Sono 79,2 milioni le bottiglie di vino certificato come DOCG, corrispondente a 593.798 ettolitri, prodotte nel 2014 in centinaia di unità produttive caratterizzate prevalentemente da piccole aziende agricole.
L’aumento record del 25% delle vendite nel 2016 a livello mondiale dove il prosecco è il vino Made in Italy piu’ esportato alimenta la popolarità e sostiene la candidatura nazionale in vista dell’appuntamento per il riconoscimento da parte dell’Unesco nell’appuntamento finale del luglio 2018 a Parigi. E’ quanto affermò Coldiretti sulla base dei dati Istat nel commentare il via libera alla candidatura.
L’appuntamento dell'11 luglio, a cui farà seguito un secondo evento in data 19 luglio, è aperto alla cittadinanza, agli imprenditori, a operatori e amministratori dei Comuni del territorio.
Programma
INDIRIZZI DI SALUTO
Federico Caner, Assessore al Turismo Regione del Veneto
Innocente Nardi, Presidente ATS “Colline di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità”
INTRODUZIONE DI
Amerigo Restucci, Responsabile Comitato Scientifico del sito “Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”
RELAZIONE TECNICA DI
Leopoldo Saccon, Coordinatore in loco del Dossier candidatura
INTERVENTI DI
Mara Manente, Direttore Centro Internazionale degli Studi di Economia del Turismo, Università Ca’ Foscari, Venezia
“Brand Unesco: quali opportunità per i territori”
Daniele Manzone, Direttore Strada del Barolo e grandi Vini di Langa
“I Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato. 50° sito UNESCO Italiano: benefici e ricadute”
Modera il giornalista Luca Pinzi
L'invito all'evento è inoltre disponibile qui.
Maggiori informazioni sulla candidatura, e il dossier sfogliabile e scaricabile, sono a disposizione nel sito dedicato www.collineconeglianovaldobbiadene.it.
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