Passa ai contenuti principali

Agroalimentare: il ruolo delle università, tra didattica e ricerca per lo sviluppo sostenibile

Quando l’università pensa sostenibile. Didattica, ricerca e innovazione nel settore agroalimentare per l’Agenda 2030. Il convegno presso l'Orto Botanico di Roma.





Si terrà lunedì 17 giugno alle 14.30, presso il Museo Orto Botanico, la prima giornata del convegno “Lo Sviluppo Sostenibile: Didattica, Ricerca & Innovazione nel campo agroalimentare per l’Agenda 2030”. L’evento, organizzato da Sapienza Università di Roma, FAO e Segretariato Italiano di PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area), vuol essere momento di riflessione sul ruolo delle università, tra didattica e ricerca, nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Il Convegno, di fatto in linea con il “Manifesto delle Università per la Sostenibilità”, documento condiviso da 75 università il 30 maggio scorso a Udine, sarà l’occasione per un confronto sulla diffusione dei saperi attraverso risorse open-access, i sistemi di accreditamento e certificazione dei percorsi formativi e delle conoscenze, i corsi on line Mooc.

Il dibattito si inserisce nel quadro di una più vasta riflessione sullo sviluppo di una didattica innovativa che in Sapienza sta interessando i corsi di studio in Biotecnologie agro-industriali, Scienze e tecnologie alimentari, Scienze dello sviluppo e della cooperazione internazionale, Tecnologie e gestione dell’innovazione e Scienze del turismo, Scienze, culture e politiche gastronomiche per il benessere.

In questa prospettiva, verranno illustrati le potenzialità e i risultati della collaborazione tra istituzioni pubbliche e private come il Gruppo di lavoro sui sistemi agroalimentari sostenibilità della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università italiane), Fondazione Barilla, Sustainable Development Solutions Network (Sdsn), Sdg Academy e l'Università di Siena e del partenariato che Sapienza e la Fondazione PRIMA hanno con la FAO.

All'evento, che si concluderà martedì 18 giugno, parteciperanno i maggiori esperti del settore. Ad aprire i lavori saranno i saluti del Rettore della Sapienza Eugenio Gaudio, a cui seguiranno i contributi di Fabio Attorre, Direttore dell’Orto botanico; di Maria Maddalena Altamura, Direttrice del Dipartimento di Biologia ambientale della Sapienza, di Bruno Botta prorettore alle Relazioni internazionali della Sapienza e da Angelo Riccaboni, Presidente della Fondazione PRIMA e docente dell’Università di Siena.

Saranno, inoltre, presenti i giovani vincitori, con il progetto “LUISA Storytelling”, dell'Hackathon per gli Sdgs, evento tra innovatori organizzato da Fao, PRIMA e Future Food Institute nell’ambito di Exco 2019, la prima fiera della cooperazione internazionale”. Luisa è una piattaforma di sensibilizzazione ai temi della sostenibilità che, a prescindere dall'età e dalla scolarizzazione, attraverso storie concrete ha lo scopo di raggiungere gli obiettivi dell'agenda 2030. La prima di queste storie è ispirata a Luisa Guidotti Mistrali, medico missionario, uccisa nel 1979 mentre svolgeva il suo lavoro in Africa e dà il nome alla piattaforma.

Nel corso della due giorni verrà, infine, illustrato il programma PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area), che, con la sua azione, promuove la collaborazione tra i Paesi della costa nord e sud del Mediterraneo per la gestione efficiente delle risorse idriche, agricoltura sostenibile, catena del valore alimentare, anche nella prospettiva del cambiamento climatico e delle migrazioni. In particolare sarà illustrato lo studio dell’Università di Siena AgriFoodMed Delphi 2019, che tra l’altro, indica le aree di policy sulle quali gli esperti ritengono che sia fattibile e urgente intervenire, fornendo una agenda delle priorità a breve e medio termine.

 “Questo appuntamento riveste una grande importanza soprattutto perché mette in evidenza il ruolo che il mondo delle università può svolgere in un processo di salvaguardia ambientale e di sostenibilità per il pianeta. Mettere a servizio di questo processo le competenze interne delle università e la valorizzazione dell’educazione universitaria per la sostenibilità sono un impegno ma anche un dovere per la Sapienza.  E’ importante sapere che alleati importanti come la FAO e il Segretariato italiano della Fondazione PRIMA ci accompagnano.” Ha detto il Rettore Sapienza Università di Roma Eugenio Gaudio

Cesare Manetti del Dipartimento di Biologia ambientale ha evidenziato che “L'adozione di un approccio sistemico multidisciplinare per la definizione di nuovi percorsi di sviluppo è la vera sfida per l'attuazione dell'Agenda 2030: questo realmente corrisponde oggi allo "Sviluppo Sostenibile".  Per attuare questo cambiamento è indispensabile pensare ad una nuova didattica, dalle scuole primarie all'università, che non solo includa le parole chiave, che abbiamo imparato ad utilizzare in questi anni (risparmio energetico, economia circolare, lotta allo spreco alimentare, alimentazione sana, dieta mediterranea,... ) in corsi specifici, ma si basi su esperienze che creino una nuova rete di connessione tra saperi "iperspecialistici" e territorio per far emergere reali soluzioni transdisciplinari.  Mescolare didattica tradizionale e risorse open access disponibili in rete, mettendo in contatto studenti di corsi diversi, che condividono analoghi strumenti multimediali, può essere la chiave per diffondere questa visione”.

"La FAO è estremamente lieta di promuovere gli obiettivi universali dell’Agenda 2030, per lo sviluppo sostenibile nel campo agroalimentare, e di organizzare questo evento con due partner d'eccellenza: l’Università La Sapienza di Roma e la Fondazione PRIMA. Inoltre, la FAO considera fondamentale il coinvolgimento di tutti gli attori della società per il raggiungimento di questi obiettivi e il ruolo cruciale dell’università come catalizzatore di innovazione”. Ha detto Cristina Petracchi, Partnership Division of the Food and Agriculture Organization of the United Nations FAO

Il Prof. Angelo Riccaboni, Presidente della Fondazione PRIMA, ha sottolineato che "Il ruolo delle Università è essenziale sia per la creazione di un sistema di valori alla base di un uso efficace dell'innovazione, sia per la produzione stessa di innovazione in settori, come quello agroalimentare, che sono particolarmente esposti alle criticità dovute al cambiamento climatico e alle tensioni sociali. Il Programma PRIMA, attraverso il finanziamento alle attività di ricerca e innovazione nel settore agroalimentare e idrico del Mediterraneo e all’ampio coinvolgimento del mondo accademico all’interno dei vari Progetti, assegna alle Università un ruolo centrale nell’ambito della rete di attori che agiscono per lo sviluppo sostenibile, favorendo lo scambio di conoscenze e la cooperazione multilivello".

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale.  E' appena arrivata in redazione la notizia di un grave incidente avvenuto in Calabria e precisamente nel  comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. Un fatto grave che fa riflettere sul perché ancora dopo tanta comunicazione relativa alla sicurezza sul lavoro e nello specifico sulle attività lavorative che riguardano l'enologia tutto questo questo possa ancora accadere e che fa tornare indietro nel tempo quando l'attività contadina non aveva gli stessi mezzi di prevenzione che abbiamo oggi grazie alla ricerca in continua evoluzione. Bisogna allora ribadire quali sono i rischi di esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e su come prevenirli. Il documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole riporta indicazioni precise sui rischi correlati all’esposizione a vari...