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Birre&Archeologia

Assaggiare antiche birre del centro America, dell’antica Grecia o addirittura Etrusche, è ora possibile grazie a Patrick McGovern, l’“Indiana Jones delle antiche bevande”, che ha ricreato alcune prelibatezze che si bevevano millenni fa

Riuscire a degustare birre e vini antichi prodotti nell’antichità non è più un’utopia, grazie a Patrick McGovern, direttore scientifico del Laboratorio di archeologia biomolecolare della cucina, delle bevande fermentate e della salute al Museo dell’Università della Pennsylvania di Philadelphia, che è riuscito a ricreare alcune prelibatezze che si bevevano millenni fa, come racconta uno dei magazine di riferimento per il mondo scientifico americano, il “New Scientist” (www.newscientist.com).
 
L’“Indiana Jones delle antiche birre, dei vini e delle bevande estreme” (questo è il suo soprannome) riesce, infatti, a risalire alla composizione delle vecchie bevande, identificando i marcatori delle sostanze naturali trovate sui frammenti di contenitori utilizzati per la fabbricazione o lo stoccaggio delle bevande e, quindi, a ricrearle.

“Se in un frammento si trova dell’acido tartarico, per esempio, è molto probabile che sia stato a contatto con del vino. Mentre se ci sono presenze di ossalato di calcio, con birra d’orzo. Una delle prime bevande che siamo stati in grado di “ricostruire” è stata la “Bevanda di Mida”, grazie ad alcuni vasi in bronzo ritrovati nella tomba di Mida in Turchia risalente al 700 a.C.. Era un’insolita combinazione di vino, birra d’orzo, e idromele”. 


Ma ci sono altre birre molto interessanti, come la “Theobroma”, ricreata grazie all’analisi chimica dei frammenti ceramici provenienti dall’Honduras e risalenti al 1400 a.C. o l’“Etrusca” scoperta grazie ad alcune tombe nel centro Italia risalenti a 2800 anni fa prodotta con malto d’orzo, grano cimelio, farina di nocciole e melograno. 

“La differenza tra le bevande di un tempo e quelle di ora? Prima c’era più “multidimensionalità” - conclude McGovern - non ci si specializzava solamente su una bevanda. L’industria del vino era inseparabile dall’industria della birra e dell’idromele nei primi periodi. Inoltre, volevano essere sicuri di avere abbastanza zucchero per ottenere la giusta fermentazione, così mescolavano nelle bevande tutto ciò che lo contenesse”. Ed assaggiare queste antiche birre non è così difficile, visto che sono prodotte (quasi tutte) dalla Dogfish Head Brewery
(www.dogfish.com).

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