Passa ai contenuti principali

Export, Lettonia e Polonia: mercati chiave per il vino italiano

Cresce il potere d’acquisto dei consumatori dell’Est Europa, sempre più attenti alla qualità del vino. Qui IEM, società leader per la promozione del vino italiano sui mercati internazionali, inaugura due tappe del tour Simply Italian Great Wines Eastern Europe: Riga e Varsavia



I Simply Italian Great Wines 2018 tornano in Est Europa con due tappe di grande interesse per le aziende del Bel Paese. Quest’anno il tour organizzato da I.E.M. - International Exhibition Management per promuovere l’enologia italiana nel mondo raggiunge due importanti mercati del Continente centro-orientale: Lettonia e Polonia. Una novità (Riga, 8 maggio) e una grande conferma (Varsavia, 10 maggio) destinate a replicare il successo della scorsa edizione.

Ai due appuntamenti dedicati al trade sono attesi circa 150 professionisti e operatori di settore, che incontreranno le Cantine protagoniste presso il Grand Hotel Kempinski (Aspazijas blvd. 22) a Riga e il Regent Warsaw Hotel (Belwederska 23) di Varsavia. Apre entrambe le tappe un interessante seminario con degustazione dedicata ai Grandi Vini Italiani (ore 13-14.30 a Riga, ore 12-13.30 a Varsavia), mentre il pomeriggio è riservato al walk-around tasting dei Simply Italian Great Wines (fino alle ore 17).

«La Lettonia dimostra un interesse crescente per il vino di qualità», spiega Marina Nedic, Managing Director di IEM. «Il deciso incremento dei consumi registrato fra gennaio e agosto 2017 segna per il vino importato una differenza del +37,5% in valore e +36,6% in quantità rispetto al 2016. In termini assoluti, 110,08 milioni di euro per 459,27 mila ettolitri». L’Italia guida la classifica dei Paesi esportatori con 31,81 milioni di euro per 133,74 mila ettolitri.

Il punto chiave su cui dobbiamo lavorare è il prezzo medio, che per la nostra produzione si attesta sui 2,38 euro al litro. «Promuovere i nostri prodotti d’eccellenza è l’unica strada percorribile per crescere in valore. I vini a denominazione, che oggi rappresentano circa un terzo del valore complessivo dell’export italiano (10,4 milioni di euro su 31,81), registrano un prezzo medio complessivo di 3,91 euro al litro», precisa Marina Nedic.

Il mercato lettone è in pieno trend bollicine, capitanato da Asti e Prosecco sul fronte made in Italy. Di minore impatto, ma in forte crescita, anche i vini fermi a denominazione, in particolare i rossi toscani, veneti e piemontesi (che pesano complessivamente 1,39 milioni di euro). Meno diffusi, ma in deciso incremento, i bianchi di qualità (0,51 milioni di euro, +43%) provenienti principalmente da Trentino Alto Adige, Friuli e Veneto.

La seconda tappa dei Simply Italian Great Wines Eastern Europe raggiungerà il più grande mercato dell’Europa centro-orientale: la Polonia, con oltre 38 milioni di abitanti. «La costante crescita economica registrata negli ultimi anni ha aumentato il potere d’acquisto, affermando nuovi modelli di consumo e incentivando l’import enologico di qualità. Il vino è considerato un prodotto salutare e raffinato», afferma Marina Nedic.

Qui il mercato vinicolo è quasi interamente rappresentato dalle importazioni, che nei primi 8 mesi del 2017 valgono complessivamente 167,22 milioni di euro per 806,61 mila ettolitri (+12,8% e +11,4%). L’Italia è seconda solo alla Germania fra i partner commerciali, con 29,14 milioni di euro per 118,26 mila ettolitri.

Il Prosecco si conferma il nostro cavallo di battaglia: da solo vale quasi un terzo (5,5 milioni di euro) dei vini Dop venduti tra gennaio e agosto 2017, con un prezzo medio di tutto rispetto di 4,03 euro al litro. Secondi per importanza, fra l’imbottigliato a denominazione, sono i rossi toscani (2 milioni di euro per 5,3 mila ettolitri), mentre l’Asti spumante impenna del +76,4% in valore e 96% in quantità (1,5 milioni di euro per 5,1 mila ettolitri).

«Il mercato è dominato dalle vendite al dettaglio», conclude Marina Nedic, sottolineando l’importanza di rapportarsi direttamente con gli operatori locali. «Per i produttori di piccole e medie dimensioni e fascia medio-alta il canale d’accesso privilegiato al mercato è l’importatore/distributore specializzato. Esistono oltre 700 importatori».

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale.  E' appena arrivata in redazione la notizia di un grave incidente avvenuto in Calabria e precisamente nel  comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. Un fatto grave che fa riflettere sul perché ancora dopo tanta comunicazione relativa alla sicurezza sul lavoro e nello specifico sulle attività lavorative che riguardano l'enologia tutto questo questo possa ancora accadere e che fa tornare indietro nel tempo quando l'attività contadina non aveva gli stessi mezzi di prevenzione che abbiamo oggi grazie alla ricerca in continua evoluzione. Bisogna allora ribadire quali sono i rischi di esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e su come prevenirli. Il documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole riporta indicazioni precise sui rischi correlati all’esposizione a vari...