Picasso – Il linguaggio delle idee: Napoli omaggia l’universo creativo del genio spagnolo. La mostra al LAPIS MUSEUM
Dal 10 maggio al 28 settembre 2025, la Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta ospita una mostra che svela la poliedricità di Pablo Picasso attraverso opere e linguaggi inediti. “Picasso. Il linguaggio delle idee” non è una semplice retrospettiva, ma un viaggio nella mente di un artista che ha fatto della contaminazione tra linguaggi la sua cifra distintiva. Dalle ceramiche ai costumi, ogni opera racconta un Picasso “altro”, eclettico e instancabile ricercatore, la cui vita e arte si fondono in un unico, straordinario atto creativo.
Si apre sabato 10 maggio a Napoli, nella suggestiva cornice della Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta – LAPIS MUSEUM, la mostra “Picasso. Il linguaggio delle idee”, un’immersione nell’eterogeneo universo artistico di Pablo Picasso. Curata da Joan Abelló e Stefano Oliviero, e promossa da Navigare srl in collaborazione con Lapis Museum, l’esposizione gode del patrocinio del Consolato di Spagna a Napoli, dell’Instituto Cervantes e di CIU Unionquadri .
La rassegna, suddivisa in 8 sezioni tematiche, esplora la capacità di Picasso di reinventarsi attraverso medium diversi: dalle gouaches alle sculture, dalle ceramiche ai costumi teatrali, fino alle incisioni e ai manifesti. Con 107 opere, tra originali e riproduzioni provenienti da collezioni private, il percorso evidenzia come l’artista abbia fatto della sperimentazione la sua grammatica creativa.
Uno dei fulcri della mostra è la sezione dedicata alla scultura, pratica che accompagnò Picasso per tutta la vita, permettendogli di tradurre in volumi e texture la sua visione dinamica della realtà. Non meno significative sono le ceramiche, dove l’artista trasforma l’argilla in opere d’arte, mescolando tradizione popolare e innovazione formale.
Tra il 1917 e il 1924, Picasso collaborò con i Balletti Russi, disegnando costumi e scenografie. In mostra spiccano i bozzetti per “Le Tricorne”, balletto ispirato al folclore spagnolo. Qui, l’artista utilizza una vivace cromia mediterranea, richiamando l’arte iberica con toni accesi e motivi decorativi, dimostrando come il teatro fosse per lui un laboratorio di sintesi tra arte visiva e performativa.
La sezione dedicata alle tecniche incisorie (acqueforti, litografie, xilografie) rivela un Picasso meticoloso, capace di coniugare il gesto spontaneo con un rigore tecnico quasi artigianale. Queste opere, spesso realizzate in serie, mostrano come l’artista utilizzasse la grafica per indagare temi ricorrenti, dalla mitologia alla critica sociale.
Completano il percorso fotografie che ritraggono Picasso nella quotidianità del suo studio o in momenti privati, offrendo uno sguardo inedito sulla sua personalità; immagini che contribuiscono a umanizzare il genio, mostrandone passioni, ossessioni e ironia.
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