Un Mare di Cultura: Ostia capitale della conoscenza e dell’arte. Un progetto per mettere al centro il mare di Roma
Dal Pontile alle spiagge di Ponente, il litorale romano diventa palcoscenico della cultura con eventi gratuiti, incontri, lezioni e cinema sotto le stelle. Un progetto ambizioso e inedito, nel segno della partecipazione e della rigenerazione urbana.
Dare un nuovo volto al litorale romano, facendone un’estensione viva e partecipe della Capitale: è questa la sfida di “Un Mare di Cultura”, il vasto programma promosso da Roma Capitale, con il coordinamento dell’Assessorato alla Cultura e dell’Assessorato al Patrimonio e alle Politiche Abitative, in collaborazione con il Municipio Roma X e una rete di istituzioni educative e culturali.
Un progetto che, come ha sottolineato il Sindaco Roberto Gualtieri durante la presentazione ufficiale, “mette al centro il mare di Roma”, e lo fa con un calendario senza precedenti per ampiezza, varietà e qualità. Non più semplice appendice estiva della città, Ostia viene così riconosciuta come polo strategico per una nuova geografia culturale urbana.
L’inaugurazione ufficiale della rassegna è fissata per domenica 18 maggio, con Città Studio – Un Mare di Sapere: un’intera giornata di lezioni, laboratori e spettacoli aperti a tutti, nel cuore di Piazza dei Ravennati, a due passi dal Pontile di Ostia.
A partire dalle 10 del mattino, e fino a sera, saranno proposti oltre 50 appuntamenti gratuiti curati da università, accademie, istituti AFAM e biblioteche pubbliche, con la partecipazione di prestigiosi enti formativi come Sapienza Università di Roma, Roma Tre, LUISS, NABA, RUFA, IED, ISIA, Istituto Storico Italiano per il Medioevo, solo per citarne alcuni. Un’offerta che spazia dalla fisica applicata al caffè alla letteratura classica, dal design italiano al mestiere del regista, passando per la danza contemporanea grazie agli interventi dell’Accademia Nazionale di Danza.
L’obiettivo è quello di portare la conoscenza fuori dalle mura accademiche, in uno spirito di inclusività e prossimità, rivolgendosi non solo a studenti e appassionati, ma anche a chi per varie ragioni ha interrotto il proprio percorso formativo.
A partire dal 13 giugno, e fino al 14 settembre, “Un Mare di Cultura” proseguirà con una programmazione estiva nei fine settimana lungo il litorale di Ponente. Ogni venerdì, sabato e domenica, Ostia ospiterà attività che uniscono arte, sport, letteratura e spettacolo dal vivo, con il supporto del Teatro del Lido di Ostia e della Biblioteca Elsa Morante.
Il programma includerà:
letture animate per bambini,
dj set e spettacoli teatrali,
incontri con artisti e scrittori,
performance di danza e giocoleria,
momenti di “sport dolce” e benessere condiviso.
Un calendario pensato per promuovere la partecipazione cittadina e incentivare l’incontro tra generazioni, linguaggi e forme d’arte, contribuendo alla riqualificazione culturale e sociale del territorio.
Il percorso culminerà con un evento simbolico e fortemente evocativo: l’edizione 2025 del Punta Sacra Film Fest, in programma dall’11 al 20 luglio all’Idroscalo di Ostia, uno dei luoghi più cari e controversi nella biografia di Pier Paolo Pasolini.
Organizzato dall’Associazione Playtown Roma, il festival, giunto alla sua quarta edizione, propone proiezioni gratuite, incontri con registi e scrittori, e una riflessione sul rapporto tra arte, periferia e società. Il ricordo di Pasolini — a cinquant’anni dalla sua tragica scomparsa — sarà il filo conduttore dell’edizione, nel solco del legame profondo che lo scrittore ebbe con le borgate e il mare romano.
Tra gli ospiti delle edizioni precedenti figurano Jasmine Trinca, Matteo Garrone, Alessandro Borghi, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci e Simone Liberati, a conferma del crescente interesse della scena cinematografica italiana per il festival.
“Un Mare di Cultura” non è solo un cartellone di eventi: è il segnale di una politica culturale orientata alla territorialità diffusa, che non si accontenta più di concentrare risorse nel centro storico, ma intende estendere opportunità, bellezza e sapere a tutta la città metropolitana.
Iniziative come questa dimostrano quanto la cultura possa essere strumento di coesione sociale motore di rigenerazione urbana e diritto di cittadinanza. Portare la conoscenza sul mare significa immaginare una Capitale che valorizza ogni suo margine come luogo vivo di partecipazione, identità e cambiamento.
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