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Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio: come le "Vigne Urbane" ridisegnano l’identità delle metropoli, tra tradizione e innovazione

La Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio rappresenta un appuntamento di riferimento per la valorizzazione della cultura enogastronomica italiana, coinvolgendo studenti, appassionati e professionisti in un percorso formativo e divulgativo che si rinnova ogni anno. La XV edizione si focalizza sul legame tra vigne urbane, giovani e la rigenerazione delle nostre città; questo strumento di rigenerazione sociale, un tempo elemento caratteristico del paesaggio italiano, rappresenta oggi un’opportunità straordinaria per ripensare il rapporto tra città e territorio, tra natura e comunità.

Promossa dall’Associazione Italiana Sommelier (AIS) e sostenuta dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, la Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio, si terrà il 23 maggio 2025 nella prestigiosa Sala Aldo Moro del Ministero dell’Istruzione e del Merito a Roma. 

Istituita nel 2011 dall’Associazione Italiana Sommelier (AIS), la Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio incarna l’impegno pluridecennale dell’associazione nella valorizzazione del patrimonio enogastronomico italiano. Con oltre 40.000 membri e 146 delegazioni regionali, l’AIS ha trasformato questo evento in un ponte tra il mondo accademico, istituzionale e il pubblico, coinvolgendo Ministeri chiave come quello dell’Istruzione (MIM), della Cultura (MIC) e dell’Agricoltura (MASAF). L’obiettivo è chiaro: preservare e rileggere la storia economica e culturale legata a vino e olio, elementi identitari del Mediterraneo.

Dal 1965, AIS si impegna di fatto nella promozione della conoscenza di queste due eccellenze nazionali come espressione del nostro patrimonio economico e culturale. Dal 2023 la Giornata Nazionale ha adottato un approccio tematico pluriennale, affrontando ogni anno un aspetto diverso del rapporto tra produzione agricola, territorio e società: dal paesaggio rurale e culturale, al Mediterraneo come crocevia di civiltà, fino al tema attuale delle vigne urbane e della rigenerazione delle città.

Il focus di quest’anno, “Vigne urbane, giovani e rigenerazione urbana”, riflette una tendenza internazionale che vede la viticoltura urbana come strumento di rigenerazione sociale, culturale ed ecologica. E' un tema visionario con l'intento di essere realizzato attraverso un approccio innovativo,  esplorando come gli spazi vitivinicoli urbani possano diventare catalizzatori di sostenibilità ecologica e coesione sociale. 

Questi spazi verdi, inseriti nel tessuto urbano, contribuiscono alla biodiversità, offrono opportunità di aggregazione e possono diventare poli di attrazione turistica e percorsi di valorizzazione socioculturale. L’integrazione delle vigne nel paesaggio urbano abbatte il confine tra campagna e città, promuovendo una nuova visione della città come ecosistema aperto al dialogo tra natura, storia e comunità.

Le vigne urbane, un tempo parte integrante del paesaggio italiano, stanno giustamente tornando protagoniste come luoghi di produzione, incontro e innovazione. L’Italia è oggi il secondo paese europeo per estensione di vigne urbane, custode di realtà iconiche come la Vigna di San Martino a Napoli e la Vigna di Leonardo da Vinci a Milano, esempi di come la vite possa restituire vitalità e identità alle città, dimostrando come la viticoltura integri passato e futuro, trasformando aree urbane in laboratori di biodiversità e turismo esperienziale.

Secondo Mauro Agnoletti, docente UNESCO e ospite dell’evento, i paesaggi viticoli urbani sono “patrimoni viventi”, frutto di secoli di interazione uomo-natura. La loro valorizzazione offre soluzioni per sfide climatiche e disuguaglianze sociali.

Uno degli obiettivi centrali della Giornata è il coinvolgimento attivo degli studenti delle scuole superiori a indirizzo agrario, turistico e alberghiero. Attraverso la partecipazione a progetti e la possibilità di concorrere per cinque borse di studio da 2.500 euro ciascuna, i giovani sono chiamati a riflettere sul tema delle vigne urbane come motore di rigenerazione delle città, approfondendo aspetti storici, ambientali e sociali. Questo approccio didattico riflette la struttura formativa dell’AIS, che da decenni offre corsi certificati in tre livelli, culminanti nel Diploma di Sommelier Professionale. La scadenza per la presentazione degli elaborati è fissata al 14 aprile 2025, con la premiazione durante la Giornata Nazionale.

L’edizione 2025 vede la partecipazione di esperti di fama internazionale, tra i relatori e il citato Mauro Agnoletti (Università di Firenze), titolare della Cattedra UNESCO “Paesaggi del Patrimonio Agricolo”, illustrerà l’evoluzione dei vigneti urbani a Firenze, analizzando il valore storico e ambientale di questi paesaggi. Ernesto Di Renzo (Università di Roma Tor Vergata), antropologo del gusto, esplorerà il concetto di “retro-innovazione” nella vinificazione urbana, sottolineando il valore simbolico e sociale del vino in città. Nicola Martinelli (Politecnico di Bari), urbanista, approfondirà il ruolo della pianificazione territoriale e delle strategie di sviluppo sostenibile nell’integrazione dei paesaggi produttivi urbani. Nicola Purrello (Presidente Urban Vineyards Association), presenterà dati e storie dal World Urban Vineyards Atlas, mostrando come la viticoltura urbana sia un fenomeno globale, dal Giappone all’Argentina, e come le vigne urbane possano essere motori di resilienza, turismo sostenibile e inclusione sociale.

Secondo il World Urban Vineyards Atlas (Urban Vineyards Association), oggi esistono oltre 150 vigne urbane censite in tutto il mondo, distribuite in 27 città di 10 paesi, dal Nord America all’Australia. Queste realtà sono spesso custodi di varietà antiche e rare e rappresentano modelli di sostenibilità, integrazione sociale e innovazione. La ricerca internazionale conferma che l’agricoltura urbana, incluse le vigne, contribuisce alla resilienza delle città, alla riduzione delle isole di calore e al benessere delle comunità (Orsini et al., 2013, “Urban agriculture in the developing world: a review”).

La Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio 2025 rappresenta un’occasione unica per riflettere sul futuro delle città italiane e sul ruolo che la cultura del vino, la tutela del paesaggio e il coinvolgimento delle giovani generazioni possono avere nella costruzione di comunità più sostenibili, inclusive e consapevoli del proprio patrimonio. L’evento include anche la premiazione dei vincitori dell’edizione 2024, il cui lavoro ha esplorato il Mediterraneo come crocevia culturale, dimostrando come l’educazione enogastronomica sia uno strumento di cittadinanza attiva.

Grazie al protocollo d’intesa con i Ministeri, la Giornata si è evoluta da evento diffuso (160 sedi nelle prime 12 edizioni) a appuntamento centralizzato in luoghi simbolo come la Sala Aldo Moro. Questo modello favorisce una maggiore risonanza mediatica e un coinvolgimento diretto delle istituzioni, allineandosi alla missione AIS di “qualificare il ruolo del sommelier” non solo in ambito enologico, ma anche culturale.

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