Passa ai contenuti principali

Coronavirus e ricerca, la mutazione sul DNA che ha facilitato la diffusione di Covid-19

Uno studio dell'Università di Ferrara ha messo in luce che una variante di Covid-19 si è diffusa rapidamente in quasi tutti i paesi del mondo perché una mutazione nel suo DNA gli ha conferito un vantaggio selettivo, rendendo il virus più contagioso.






Lo studio, diffuso in forma di preprint, al quale ha contribuito il professor Giorgio Bertorelle, del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara, e coordinato dai professori Emiliano Trucchi e Daniele Di Marino, dell'Università Politecnica delle Marche, ha utilizzato dati e approcci differenti, dall’analisi statistica della diffusione delle diverse varianti, allo studio evolutivo delle relazioni tra i genomi virali.

“Dall’inizio dell’epidemia, il virus SARS-CoV-2 ha accumulato diverse mutazioni. Una di queste è avvenuta sulla proteina spike, che rappresenta il primo punto di contatto tra il virus e le cellule umane. Tale mutazione (Spike D614G) è stata osservata sempre più frequentemente nei campioni di soggetti positivi in quasi tutti i Paesi del mondo. Una eccezione evidente è la Cina, dove l’epidemia era già molto controllata quando è apparsa questa nuova variante” spiega Bertorelle.

“Ma è soprattutto attraverso il confronto della struttura delle due principali forme della proteina spike mediante simulazioni di dinamica molecolare che si è notato come la nuova mutazione della variante “invasiva” del virus modifichi due regioni importanti della proteina stessa: una di queste è la regione fondamentale per l’attivazione della proteina; l’altra è la regione chiave per il contatto con il recettore delle cellule umane. Lo studio collega quindi l’aumentata contagiosità del virus con due specifiche modificazioni strutturali indotte dalla nuova mutazione sulla proteina spike” sottolinea Emiliano Trucchi.

“Questo tipo di studi è anche di grande utilità per progettare terapie focalizzate su regioni ben identificate di proteine specifiche - conclude Bertorelle -. Con questo lavoro abbiamo potuto ricostruire la dinamica di diffusione della mutazione di SARS-CoV-2 più invasiva e capire le probabili cause funzionali di questo processo”.

Lo studio è inoltre un esempio di efficace collaborazione tra i biologi evoluzionisti, interessati ai modelli di dispersione e di adattamento di varianti genetiche, e i biologi molecolari, che studiano la struttura delle proteine.

L’articolo originale Unveiling the diffusion pattern and the structural impact of the most invasive SARS-CoV-2 spike mutation  è visionabile sul sito Biorxiv. Gli autori dello studio sono: Emiliano Trucchi, Paolo Gratton, Fabrizio Mafessoni, Stefano Motta, Francesco Cicconardi, Giorgio Bertorelle, Ilda D’Annessa, Daniele Di Marino.

L’impegno di Unife nella ricerca su Covid-19

L’Università di Ferrara partecipa allo sforzo per la ricerca di terapie, sistemi di diagnostica e di rilevazione del nuovo coronavirus insieme alla comunità scientifica internazionale. Sul sito dell’Ateneo è possibile visionare i progetti di ricerca già in corso e le proposte scientifiche elaborate nel nostro Ateneo suddivise per ambito di studio.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Felix Culpa: dalle sublimi lacrime di Palestrina alle stelle di Ešenvalds, un dialogo celeste. Il Coro Musicanova in un viaggio sonoro tra le ombre della Passione e l’aurora della Resurrezione

In occasione delle celebrazioni pasquali, il coro polifonico Musicanova presenterà “Felix Culpa - Le Sette Parole di Cristo sulla Croce”, un concerto-meditazione in programma domenica 13 aprile alle ore 20 presso la Parrocchia di Santa Giovanna Antida Thouret a Roma (zona Fonte Meravigliosa), con ingresso gratuito. L’evento, organizzato in collaborazione con Monsignor Antonio Grappone, unirà riflessioni teologiche e un repertorio che spazia dal Rinascimento alla contemporaneità, legando le ultime parole di Gesù in croce a brani emblematici della storia sacra. Felix Culpa si struttura come un itinerario meditativo attraverso un percorso storico-musicale che si svilupperà a partire dalla lettura e dal commento delle frasi che Gesù pronunciò sulla Croce poco prima di spirare: ognuna di esse sarà collegata a un brano che il coro, diretto dal Maestro Fabrizio Barchi, eseguirà poco dopo. La serata vedrà anche la partecipazione di Monsignor Antonio Grappone che, attraverso le sue riflessioni,...

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per alzare fr...