Approvata la proposta di modifica del disciplinare di produzione della DOC Prosecco che prevede l’introduzione della tipologia Rosé. Il nome deciso dal Consorzio sarà "Prosecco spumante rosé millesimato". Potrà contenere dal 10% al 15% di Pinot Nero vinificato in rosso. La modifica sarà formalizzata attraverso la pubblicazione della Gazzetta Ufficiale della UE.
Nasce il Prosecco spumante rosé millesimato. La modifica è stata approvata all’unanimità, dal Comitato Nazionale Vini del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Ora si attende la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, e l’entrata in vigore del successivo Decreto Ministeriale, che ufficializzerà la modifica a livello nazionale avviando l’iter comunitario che culminerà con la definitiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
“Un grande segnale per tutto quel mondo che il Prosecco rappresenta ma, in questi tempi in cui morde la crisi legata all’emergenza Coronavirus, si tratta anche del premio ad una importante intuizione e quindi un messaggio di speranza e futuro per quello che è uno dei più importanti settori produttivi della nostra Regione”.
Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, saluta l’accoglimento da parte del Comitato nazionale Vini del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali della proposta di modifica al disciplinare di produzione della Doc Prosecco che introduce e riconosce la tipologia Rosè.
“L’assemblea dei produttori ha varato la delibera di proposta esattamente un anno fa – aggiunge il Governatore -. Dopo la trasmissione al Ministero da parte delle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, pur con i ritardi legati alla diffusione del Covid -19, si è raggiunto il traguardo. Tempi così rapidi confermano la bontà dell’intuizione dei nostri viticoltori e del gioco di squadra portato avanti tutti i livelli. Mi congratulo con tutti i protagonisti di questa partita e con tutti coloro che hanno dato il loro apporto in impegno professionale e passione”.
“Il Prosecco rosé era una realtà per gli amanti del buon bere – conclude Zaia – in un recente sondaggio condotto negli Stati Uniti l’84% degli intervistati dicono di conoscerlo, oggi questa realtà può vantare anche il riconoscimento ufficiale. Abbiamo aggiunto una nuova gemma a quel diadema di 500 milioni di bottiglie all’anno che è il mondo del Prosecco”.
“A tutti coloro i quali hanno contributo all’ottenimento di questo importante risultato - ha commentato il Presidente del Consorzio di tutela della DOC Prosecco, Stefano Zanette – va il nostro ringraziamento che, in considerazione del momento che stiamo vivendo, è particolarmente sentito”.
Le specifiche del Prosecco DOC Rosé:
Vitigni: Glera e 10%-15% Pinot Nero
Resa per ettaro: 18 tonnellate/ettaro per la varietà Glera e 13,5 tonnellate/ettaro per la varietà Pinot Nero
Seconda fermentazione - Metodo Martinotti/Charmat: minimo 60 giorni
Le vendite saranno possibili dal 1° Gennaio dopo la vendemmia
Colore: rosa più o meno intenso, brillante e con spuma persistente
Residuo zuccherino: da Brut Nature a Extra Dry
L'etichetta dovrà riportare l'indicazione "Millesimato" e l'anno (minimo 85% delle uve dell'annata).
Nasce il Prosecco spumante rosé millesimato. La modifica è stata approvata all’unanimità, dal Comitato Nazionale Vini del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Ora si attende la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, e l’entrata in vigore del successivo Decreto Ministeriale, che ufficializzerà la modifica a livello nazionale avviando l’iter comunitario che culminerà con la definitiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
“Un grande segnale per tutto quel mondo che il Prosecco rappresenta ma, in questi tempi in cui morde la crisi legata all’emergenza Coronavirus, si tratta anche del premio ad una importante intuizione e quindi un messaggio di speranza e futuro per quello che è uno dei più importanti settori produttivi della nostra Regione”.
Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, saluta l’accoglimento da parte del Comitato nazionale Vini del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali della proposta di modifica al disciplinare di produzione della Doc Prosecco che introduce e riconosce la tipologia Rosè.
“L’assemblea dei produttori ha varato la delibera di proposta esattamente un anno fa – aggiunge il Governatore -. Dopo la trasmissione al Ministero da parte delle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, pur con i ritardi legati alla diffusione del Covid -19, si è raggiunto il traguardo. Tempi così rapidi confermano la bontà dell’intuizione dei nostri viticoltori e del gioco di squadra portato avanti tutti i livelli. Mi congratulo con tutti i protagonisti di questa partita e con tutti coloro che hanno dato il loro apporto in impegno professionale e passione”.
“Il Prosecco rosé era una realtà per gli amanti del buon bere – conclude Zaia – in un recente sondaggio condotto negli Stati Uniti l’84% degli intervistati dicono di conoscerlo, oggi questa realtà può vantare anche il riconoscimento ufficiale. Abbiamo aggiunto una nuova gemma a quel diadema di 500 milioni di bottiglie all’anno che è il mondo del Prosecco”.
“A tutti coloro i quali hanno contributo all’ottenimento di questo importante risultato - ha commentato il Presidente del Consorzio di tutela della DOC Prosecco, Stefano Zanette – va il nostro ringraziamento che, in considerazione del momento che stiamo vivendo, è particolarmente sentito”.
Le specifiche del Prosecco DOC Rosé:
Vitigni: Glera e 10%-15% Pinot Nero
Resa per ettaro: 18 tonnellate/ettaro per la varietà Glera e 13,5 tonnellate/ettaro per la varietà Pinot Nero
Seconda fermentazione - Metodo Martinotti/Charmat: minimo 60 giorni
Le vendite saranno possibili dal 1° Gennaio dopo la vendemmia
Colore: rosa più o meno intenso, brillante e con spuma persistente
Residuo zuccherino: da Brut Nature a Extra Dry
L'etichetta dovrà riportare l'indicazione "Millesimato" e l'anno (minimo 85% delle uve dell'annata).
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