Passa ai contenuti principali

Giornata internazionale della biodiversità, in trentino protagoniste le collezioni di vite, melo e piccoli frutti

Un patrimonio inestimabile quello delle collezioni di vite, melo e piccoli frutti custodite in trentino dalla Fondazione Mach e protagoniste oggi nella Giornata internazionale della biodiversità celebrata in tutto il mondo. 





Un vanto tutto italiano. Sono le tre collezioni di vite, melo e piccoli frutti che la Fondazione Edmund Mach intende rendere protagoniste oggi nella giornata internazionale della biodiversità. La ”raccolta”di vitigni provenienti da ogni parte del mondo, situata a San Michele all’Adige su una superficie di tre ettari con ben 2500 varietà, è una tra le più grandi in Europa.

Le tre collezioni rappresentano, e non solo per il Trentino, un patrimonio inestimabile di biodiversità per le rispettive specie coltivate. Sono state raccolte dai ricercatori in un arco temporale di circa vent’anni e i motivi per cui queste collezioni sono state realizzate sono molteplici. La disponibilità di una grande diversità genetica permette infatti di studiare le basi genetiche della variabilità che si manifesta tutti i giorni davanti ai nostri occhi, è poi fondamentale per l’attività di miglioramento genetico in quanto permette di selezionare i genitori da incrociare con le caratteristiche desiderate.

La collezione di melo si trova a San Michele All'Adige, in località Giaroni: le 1639 accessioni rappresentano la massima variabilità genetica del melo coltivato; la collezione di mirtillo, lampone, ribes, fragola e ciliegio, con 50.000 piante nei campi sperimentali si trovano invece a Vigalzano e Pergine Valsugana.

Ma oltre a questo la FEM intende valorizzare questa giornata ricordando tutte insieme le molte attività in corso, in un'ottica che inserisce la biodiversità in un più generale impegno a favore della sostenibilità. “In questo periodo - spiega Heidi Hauffe, responsabile del Dipartimento di biodiversità e genetica molecolare FEM - in cui le attività all'aperto sono quasi cessate e le nostre automobili sono rimaste ferme, con parchi e sentieri di montagna preclusi alla frequentazione umana, l’espansione delle aree frequentate da animali selvatici ci ha mostrato in modo chiaro la connessione profonda con i nostri ambienti naturali e la loro biodiversità, e il nostro reale impatto sui nostri ecosistemi. Questi, dotati di alta biodiversità, non solo forniscono servizi ecosistemici di cui beneficia anche l'agricoltura, ma possono proteggerci da specie invasive, non solo quelle che danneggiano le colture, ma anche quelle patogene per la specie umana”.

Lo studio dell'impatto della riduzione di biodiversità sugli ecosistemi e sulla salute pubblica attraversa diverse linee di ricerca della FEM. La difesa delle piante dai patogeni e parassiti; il mantenimento della preziosa diversità genetica per la vite, melo e piccoli frutti, di cui si è detto, anche con lo sviluppo di nuove varietà resistenti; l’identificazione del valore nutrizionale dei prodotti agricoli locali, come il formaggio, tramite le comunità batteriche che li caratterizzano; il monitoraggio di zecche e zanzare tigre e degli effetti del cambiamento climatico sulla diffusione di batteri e virus da essi trasportati. Ma ci sono anche gli studi degli impatti antropici: sul paesaggio, sugli ecosistemi, sul suolo, ma anche sulle razze di allevamento tipiche; e, naturalmente, sulle piante selvatiche a diffusione endemica e sugli ecosistemi acquatici, per la valutazione e la misura degli effetti di inquinamento e sfruttamento della risorsa, fino all'utilizzo di tecnologie all'avanguardia per misurare la biodiversità forestale dai dati satellitari.

Sul fronte trasferimento tecnologico ci sono le attività volte a promuovere la biodiversità nel settore dell’agricoltura biologica, valutando la biodiversità microbica e la biodiversità della microfauna del suolo quali indicatori di qualità, nell’apicoltura, nell’ambito della foraggicoltura, migliorandole tecniche agronomiche di gestione delle superfici prato-pascolive e dei seminativi, per la riqualificazione dei prati degradati, nel recupero delle biomasse agricole e di scarto importante anche per la tutela e mantenimento della biodiversità dei suoli e di conseguenza della loro fertilità. In riferimento agli ambienti acquatici FEM si occupa da molti anni del monitoraggio delle specie alloctone, in particolare nel lago di Garda e di studi sulla biodiversità delle diatomee quali utili indicatori della qualità delle acque. Anche la certificazione Globalgap delle aziende ortofrutticole, alle quali FEM dà il suo supporto, è interconessa alla salvaguardia della biodiversità, sostenendo la creazione di ambienti favorevoli all’insediamento della fauna e l’attivazione di pratiche agroecologiche per la tutela della flora.

La biblioteca FEM intende valorizzare in questa giornata l'archivio delle pubblicazioni raccolte nell'Archivio istituzionale IRIS-OpenPub che documentano l'impegno e i risultati dei ricercatori FEM, tra cui la diversità genetica nelle collezioni di germoplasma della FEM e relative alla vite , al melo, ai piccoli frutti, ma anche gli studi sulla diversità genetica nelle popolazioni di salmerino alpino, di rana comune e di conifere alpine e sulla diversità genetica nelle popolazioni di specie vegetali e animali della zona alpina.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Felix Culpa: dalle sublimi lacrime di Palestrina alle stelle di Ešenvalds, un dialogo celeste. Il Coro Musicanova in un viaggio sonoro tra le ombre della Passione e l’aurora della Resurrezione

In occasione delle celebrazioni pasquali, il coro polifonico Musicanova presenterà “Felix Culpa - Le Sette Parole di Cristo sulla Croce”, un concerto-meditazione in programma domenica 13 aprile alle ore 20 presso la Parrocchia di Santa Giovanna Antida Thouret a Roma (zona Fonte Meravigliosa), con ingresso gratuito. L’evento, organizzato in collaborazione con Monsignor Antonio Grappone, unirà riflessioni teologiche e un repertorio che spazia dal Rinascimento alla contemporaneità, legando le ultime parole di Gesù in croce a brani emblematici della storia sacra. Felix Culpa si struttura come un itinerario meditativo attraverso un percorso storico-musicale che si svilupperà a partire dalla lettura e dal commento delle frasi che Gesù pronunciò sulla Croce poco prima di spirare: ognuna di esse sarà collegata a un brano che il coro, diretto dal Maestro Fabrizio Barchi, eseguirà poco dopo. La serata vedrà anche la partecipazione di Monsignor Antonio Grappone che, attraverso le sue riflessioni,...

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per alzare fr...