Campus Corale Internazionale di Assisi 2025: al via la tre giorni di formazione, tra tecnica, repertorio e crescita condivisa
Prende il via ad Assisi la quinta edizione del Campus Corale per eccellenza. La città serafica torna ad essere il centro della musica corale grazie all'ANDCI, l'Associazione Nazionale Direttori di Coro Italiani. Il Campus, rivolto a direttori, compositori e coristi, si svolgerà dall'11 al 13 luglio presso l'Hotel Domus Pacis a Santa Maria degli Angeli. L'evento, che negli scorsi anni ha registrato un successo crescente, si conferma come un appuntamento imprescindibile per chiunque voglia approfondire la propria formazione corale, sia a livello amatoriale che professionale.
Per direttori di coro, coristi e compositori, quindi, il Campus di Assisi rappresenta un investimento fondamentale per la propria crescita professionale. In un momento in cui la musica corale italiana cerca nuovi stimoli e direzioni, eventi come questo diventano essenziali per mantenere viva e dinamica la tradizione, aprendola alle influenze internazionali senza perdere la propria identità.
Organizzato dall'ANDCI, Associazione Nazionale Direttori di Coro Italiani, che da anni promuove la formazione corale su scala nazionale con corsi, seminari e premi, il Campus 2025 si svolgerà presso l'Hotel Domus Pacis di Assisi, proprio accanto a Santa Maria degli Angeli, con al suo interno la famosa Porziuncola, piccola chiesa cara a san Francesco, incastonata nella maestosa basilica. Insomma una cornice unica, per respirare bellezza e spiritualità, e dedicarsi interamente alla musica.
Negli scorsi anni il Campus ha registrato una partecipazione sempre crescente, affermandosi come un punto di riferimento per chi intende intraprendere o consolidare un percorso nella coralità, sia a livello amatoriale che professionale. Non si tratta solo di un corso intensivo, ma di una vera e propria esperienza di comunità, che arricchisce il bagaglio culturale e umano di ciascun partecipante.
Il programma di quest'anno, che come per le scorse edizioni è sempre curato con intelligenza, alterna percorsi tecnici, workshop tematici e concerti, offrendo un panorama formativo completo e di altissimo livello. Tra le attività spiccano il corso di direzione tenuto da Manolo Da Rold, musicista e docente dal profilo autorevole, attivo da decenni nella formazione dei giovani direttori, direttore artistico della Rassegna internazionale di canto corale di Mel. Nato a Belluno nel 1976, ha conseguito i diplomi in Organo e Composizione organistica al Conservatorio "A. Steffani" di Castelfranco Veneto, e in Musica Sacra presso il Conservatorio "Santa Cecilia" di Roma con il massimo dei voti e la lode.
Da Rold ha partecipato come relatore e direttore di coro laboratorio a numerosi convegni musicali sulla direzione corale, sul canto popolare e sulla formazione per giovani direttori, è spesso invitato come docente a corsi di perfezionamento sulla tecnica di direzione e sull'analisi e sullo studio del repertorio contemporaneo. La sua specializzazione nel repertorio popolare rappresenta un unicum nel panorama formativo italiano.
Gli incontri sulla musica afroamericana saranno guidati da Brandon A. Boyd, direttore e compositore statunitense noto per il suo lavoro su spiritual e gospel, professore alla University of Missouri e autore del libro "Rise, Shine, and Give God the Glory". Le sue sessioni promettono di essere tra i momenti più coinvolgenti del Campus, offrendo ai partecipanti la possibilità di esplorare le radici profonde di una tradizione musicale che ha influenzato la cultura mondiale.
Particolarmente significativa anche la presenza di Andrew Crane, direttore del Coro dell'Università Brigham Young nello Utah, con interventi dedicati al repertorio rinascimentale e contemporaneo. La sua esperienza permetterà di comprendere come le tecniche antiche possano dialogare con le espressioni musicali più moderne, offrendo una prospettiva storica completa sulla evoluzione della musica corale.
Presente anche colui che potremmo definire la voce del Baltico, il direttore di coro, compositore e pedagogo musicale lituano Vaclovas Augustinas. Diplomato due volte all'Accademia lituana di musica, ottiene il diploma di direzione di coro nel 1981. Augustinas usa melodie popolari lituane come base delle sue composizioni, rappresentando una sintesi raffinata di spiritualità, ritmo e ricerca timbrica. La sua musica, pubblicata da Musica Baltica e interpretata da cori di tutto il mondo, sarà al centro di un incontro da non perdere in cui presenterà il proprio lavoro creativo.
Il Campus offrirà inoltre un ampio spazio alla tecnica vocale, grazie alla docente austriaca Catharina Scharp, esperta nella didattica vocale per l'infanzia e l'età adulta. Non mancherà il Coro di Voci Bianche guidato da Denis Monte, tra i più attivi nel panorama nazionale (direttore artistico del Piccolo Coro Artemìa), nell'ambito del progetto "ANDCI Junior", un fatto questo che dimostra l'impegno dell'associazione nella formazione delle nuove generazioni. Ci sarà poi una sessione sul repertorio "Dal Popolare al Pop" curata da Elisa Rovida, nota per il suo approccio trasversale alla vocalità corale. La reading session con Simone Campanini, Francesco Colasanto, Arianna Plazzotta, Salvatore Rizzu, Salvo Gangi e Stefano Sposetti rappresenta inoltre un'occasione preziosa per scoprire e analizzare repertori nuovi insieme agli autori stessi, creando un dialogo diretto tra interpreti e creatori.
I concerti serali rappresentano infine un momento di apertura alla città e di restituzione del lavoro svolto. Il Premio Diapason ANDCI 2025 verrà assegnato in occasione del concerto gregoriano presso la Chiesa di Santa Chiara, mentre l’Ensemble Angelica Biltà si esibirà all’Auditorium di Santa Chiarella, in una cornice che promette suggestioni non solo musicali.
Come dicevo, negli scorsi anni, il Campus ha registrato un'altissima partecipazione e un entusiasmo che si è propagato ben oltre le giornate umbre: chi vi partecipa, spesso, torna. Un dato questo che testimonia la qualità dell'offerta formativa ma soprattutto la capacità dell'evento di creare legami duraturi e significativi tra i partecipanti. Il suo successo crescente conferma che il Campus di Assisi si è conquistato un posto di rilievo nel panorama formativo europeo. La quinta edizione si preannuncia quindi come un ulteriore passo avanti in questa direzione, confermando Assisi come capitale italiana della formazione corale.
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