“Racconti di luce": la Galleria Borghese racconta se stessa.Videomapping, QR code e restauri per ridefinire il rapporto con il pubblico
Storia, accessibilità e innovazione: dall’11 luglio all’11 ottobre 2025, ogni venerdì e sabato alle 21:15, la Galleria Borghese si trasforma in un palcoscenico visivo grazie all’inedito videomapping intitolato “Racconti di luce”. Proiettato sulla facciata retrostante, il racconto visivo ripercorre, in ordine cronologico, le tappe decisive della storia della villa: dall’acquisto dei terreni da parte di Scipione Borghese nel XVII secolo, alla progettazione architettonica, coniugata alle vicende secolari dei giardini e delle sale espositive. Lo spettacolo, della durata di circa 15 minuti e replicato più volte a serata, è accompagnato da una colonna sonora originale e da una narrazione evocativa resa accessibile in italiano, inglese, francese, spagnolo e, con grande sensibilità, nella lingua dei segni italiana.
Importante sottolineare che “Racconti di luce” non è un semplice spettacolo, ma anche un atto di valorizzazione culturale finanziato dal PNRR, attraverso la Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo”, Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0” e Investimento 1.2 dedicato alla rimozione delle barriere fisiche e cognitive. In un momento in cui il patrimonio italiano deve sempre più pronunciare le proprie potenzialità, la Galleria Borghese coniuga così linguaggio contemporaneo e memoria storica.
Parallelamente al videomapping, il museo ha rinnovato la comunicazione interna. Sono state infatti installate nuove didascalie progettate secondo criteri universalmente accessibili, segnaletica migliorata e installazione di QR code accanto alle opere. Questi rimandano a contenuti digitali redatti da storici dell’arte, offrendo approfondimenti tematici, contestualizzazioni, narrazioni e testi brevi pensati per coinvolgere un pubblico ampio.
Un altro intervento significativo riguarda il restauro delle sculture del Portico esterno. Il progetto ha compreso un’analisi conservativa approfondita, la rimozione di depositi incoerenti, il trattamento delle discontinuità superficiali e la revisione dei supporti espositivi, restituendo coerenza e dignità all’insieme scultoreo, e preparando il terreno per il riallestimento di frammenti un tempo trascurati.
Sul tema dell’inclusione, la Galleria Borghese non si limita ai QR code: permangono servizi fondamentali come il servoscala per le persone con ridotte capacità motorie, l’ascensore con sedia a rotelle di dimensioni contenute, e sedie a rotelle fornite dal museo per garantire l’accesso a tutti i piani. I non udenti possono inoltre usufruire di videochiamate, visite in LIS o IS, audioguide, podcast e percorsi tattili, frutto di un progetto pluriennale coordinato da professioniste come Stefania Vannini e Violante Nonno.
"Racconti di luce” rappresenta un raffinato incontro tra passato e futuro in cui la solidità del patrimonio artistico e architettonico dialoga con l’innovazione dei linguaggi visivi. L’installazione serale si fa occasione di riflessione sul tempo e sulla cultura, mentre le nuove modalità di fruizione - digitali e analogiche - arricchiscono l’esperienza di visita quotidiana.
Non si tratta soltanto di un evento spettacolare, ma di un vero e proprio manifesto culturale. La Galleria Borghese mira di fatto a consolidare il proprio ruolo di istituzione aperta, accogliente e consapevole della propria funzione sociale. Le scelte intraprese - dall’ampliamento dell’accessibilità alla cura del patrimonio, fino all’impiego di strumenti digitali - ne fanno un esempio virtuoso nel panorama dei grandi musei italiani.
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