Domenica 22 giugno, alle ore 20:00, nella suggestiva cornice della Basilica paleocristiana di San Vitale a Roma, si terrà il concerto Antiqua Sacra Imago. Il suono della spiritualità, a cura dell’Associazione Culturale E45. Il progetto nasce da una doppia prospettiva: da un lato, la riflessione sulla figura di Maria, Madre di Dio, archetipo del sacro e della compassione; dall’altro, il dialogo tra linguaggi musicali lontani nel tempo ma uniti da una comune tensione spirituale.
Un concerto di sicuro interesse, e che segnalo, quello in scena domenica prossima a Roma presso la Basilica paleocristiana di San Vitale. Un progetto che si viene a configurare, anche nell'ottica del Giubileo, come itinerario mistico che attraversa i secoli, ricongiungendo la profondità della liturgia antica con la sensibilità sonora del presente. In questo percorso ecco che il suono si fa immagine e la musica continua a tradurre, attraverso epoche e stili, l’invisibile. Protagonista della serata il Chorando Ensemble, diretto da Emanuele Stracchi, con la collaborazione dei maestri Claire Duri e Roberta Ciapica.
L’evento si inserisce nel più ampio quadro del Festival di Musica Sacra della Regione Lazio, un progetto ambizioso e diffuso, che punta a rilanciare la tradizione della musica sacra italiana, valorizzando in particolare le eccellenze territoriali e la produzione degli autori contemporanei. Lanciato con un bando regionale nel dicembre 2024, il festival ha selezionato oltre trenta proposte progettuali, poi confluite in una rassegna che si estende su tutto il territorio regionale: oltre 150 concerti dal 1° aprile al 15 ottobre 2025, in chiese, abbazie e luoghi della spiritualità, per far risuonare voci antiche e nuove in un unico grande mosaico sonoro.
Al centro del programma di Roma è la Messa a 4 voci da cappella di Claudio Monteverdi, pubblicata postuma nel 1650, ultimo omaggio del compositore allo stile antico. Monteverdi, che fu protagonista della rivoluzione stilistica del primo Seicento, qui adotta una scrittura austera, priva di accompagnamento strumentale, in cui la purezza contrappuntistica diventa forma di ascesi e rigore. Tuttavia, la sua polifonia non è mai imitativa: le dissonanze calibrate, il trattamento delle voci, l’architettura dei movimenti liturgici rivelano una tensione espressiva profonda, una meditazione sonora che oltrepassa l’omaggio formale alla tradizione.
Accanto a Monteverdi, alcune composizioni del presente ampliano la prospettiva. Le opere di Piero Caraba, Emanuele Stracchi e Ola Gjeilo aprono un dialogo tra secoli, restituendo alla spiritualità mariana una voce viva e presente. La Ave Generosa di Gjeilo (2007) è un inno luminoso, che affonda le sue radici nel testo medioevale di Ildegarda di Bingen, filtrato da un linguaggio armonico ricco e cinematico. L'Ave Maria di Stracchi, in prima esecuzione assoluta, composta nel 2023, si distingue per l’intensità lirica e la scrittura trasparente, in cui le voci si inseguono come onde meditative. Antiqua Sacra Imago di Caraba, dal canto suo, si lega tematicamente alla Messa, sviluppando un discorso polifonico sobrio ma pregnante, che rende omaggio tanto al passato quanto all’orizzonte espressivo contemporaneo.
Completano il programma due brani anonimi del Llibre Vermell de Montserrat (XIII secolo), testimoni del culto mariano medievale, e Da pacem Domine di Arvo Pärt (2004), esempio di “tintinnabuli”, stile essenziale e contemplativo che fa del silenzio una componente costitutiva della preghiera.
Faccio presente che l’ensemble e il direttore Stracchi si distinguono per l’attenzione alla chiarezza del testo e alla profondità del suono, capaci di restituire l’intensità spirituale dei brani senza mai cadere nel decorativo.
Programma
Claudio Monteverdi, Messa a 4 voci da cappella (1650)
Piero Caraba, Antiqua Sacra Imago (per coro a 5 voci miste)
Emanuele Stracchi, Ave Maria (per coro a 4 voci, 2023)
Anonimo, Polorum Regina e Mariam Matrem Virginem (dal Llibre Vermell, XIII sec.)
Arvo Pärt, Da pacem Domine (2004)
Ola Gjeilo, Ave Generosa (2007)
Esecutori
Chorando Ensemble
Direttore: Emanuele Stracchi
Maestri collaboratori: Claire Duri e Roberta Ciapica
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