Passa ai contenuti principali

Il Lazio in coro, Corinfesta: quando l’arte è una comunità che canta. Al via la rassegna nell'ambito della Festa Europea della Musica

Da oggi venerdì 20 a domenica 22 giugno 2025, Roma si trasforma in un palcoscenico dove le voci dei cori laziali dialogano con secoli di storia musicale. Corinfesta, giunta alla sua ventunesima edizione, racconta la vitalità di una comunità che, unita dal canto, intreccia passato e presente con energia e sensibilità. Tra repertori rinascimentali e suggestioni contemporanee, la rassegna offre un’esperienza corale unica, capace di parlare a ogni generazione.


Giunta alla sua ventunesima edizione, Corinfesta si conferma una delle manifestazioni corali più significative nel panorama musicale italiano. Promossa dall’Associazione Regionale Cori del Lazio (ARCL) e guidata dalla direzione artistica di Alvaro Vatri, la rassegna si inserisce nella Festa Europea della Musica come spazio di ascolto, scambio e riflessione, capace di coniugare la profondità della tradizione con il respiro delle nuove pratiche vocali. Un paesaggio sonoro dove la tradizione si intreccia con nuove forme espressive, dove la sensibilità presente si specchia nel repertorio antico.

Corinfesta si inserisce nella cornice della Festa Europea della Musica con una formula che unisce tradizione e innovazione artistica. La rassegna, che si svolge sotto la direzione artistica di  Alvaro Vatri, presidente dell'ARCL, rappresenta un momento di sintesi della ricchezza polifonica del territorio laziale, offrendo al pubblico un percorso attraverso secoli di storia musicale europea.

La logica è quella di un evento diffuso che si dipana tra i luoghi più iconici della scena culturale romana. Dall’Oratorio del Caravita all’Archivio di Stato, fino alla chiesa di Santa Maria della Pace, Corinfesta propone un itinerario sonoro che dal Rinascimento giunge ai linguaggi del presente, restituendo alla coralità la sua funzione più profonda: essere spazio di incontro, di memoria condivisa e di creatività viva.

Nata nel 2004 proprio per celebrare la Festa Europea della Musica, la rassegna è oggi un punto di riferimento nazionale per la pratica corale amatoriale. Un appuntamento storico che fin dalla prima edizione italiana della Festa della Musica nel 1995, ha visto protagonista l'ARCL, inizialmente con numerosi concerti organizzati dai cori iscritti e, dal 2004, con la rassegna “Corinfesta”. 

Come dicevo, l'evento offre una colonna sonora di musica corale articolata su più giornate, presentando proposte e suggestioni diverse che restituiscono un'immagine varia e interessante dell'attività corale amatoriale della regione. Questa edizione del 2025 è realizzata in collaborazione con il I Municipio del Comune di Roma e con l'Archivio di Stato. Dal 2016, il MiC ha promosso un progetto nazionale per estendere la partecipazione alla Festa della Musica a tutto il territorio nazionale, coinvolgendo la Federazione Nazionale Feniarco per la parte corale. 

La rassegna prende il via oggi presso l'Oratorio San Francesco Saverio del Caravita, comunemente chiamato oratorio del Caravita, dal nome del suo fondatore, il gesuita Piero Caravita, che lo fece edificare nel 1631. Si trova nel Rione Pigna proprio accanto alla Chiesa di Sant’Ignazio. Anche Wolfgang Amadeus Mozart vi si esibì nel 1770, dove, ancora adolescente, attirò su di sé l'attenzione della corte di Roma. 

Ecco il programma e i cori partecipanti:

17:50 - Coro CAI sez. Aprilia, diretto da Cristian German Alderete. Fondato nel 2014, il coro promuove il senso di appartenenza al Club Alpino Italiano attraverso la musica. Il suo repertorio è prevalentemente legato ai canti di montagna tradizionali e a quelli di autori contemporanei. Organizza annualmente le rassegne “Monastercantando” e “Voci sotto l’albero”. Tra i brani in programma figurano "Lassù sulle montagne", "Benia Calastoria" e "La Montanara".

19:30 - Corale Psalterium, diretta da Andrea Savo. Nata nel 1999, la corale si dedica principalmente alla musica rinascimentale a cappella, spaziando dal gregoriano al barocco, fiammingo e contemporaneo. Dal 2000, organizza la “Rassegna Corale di Primavera” e collabora con la Chiesa di Santa Maria della Luce. Il loro programma include "Già cantai allegramente" e "El grillo".

19:55 - Coro Meridies, diretto da Carmelina Sorace. Fondato nel 1988, il Coro Meridies ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti, inclusi il primo premio ex aequo al primo Certamen organizzato dall'ARCL nel maggio 2025. Collabora con ensemble di strumenti antichi e compositori contemporanei, prediligendo trascrizioni inedite o poco eseguite. Presenterà brani come "Ubi caritas" e "Come fenice".

20:20 - Coro Giovanile With Us, diretto da Camilla Di Lorenzo. Questa formazione corale femminile, fondata nel 2013, ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali, tra cui il primo premio al Concorso Corale Internazionale di Tolosa (Spagna) nel 2023. Il loro programma si intitola "Paesaggi sonori" e include "Sub tuum praesidium" e "Salve Regina".

20:45 - Coro Polifonico di Ciampino, diretto da Giuseppina Tuccitto, con l'accompagnamento al pianoforte di Massimo Brunetti. Fondato nel 1976, ha partecipato a rassegne e tournée in numerosi paesi europei e in Brasile. Organizza annualmente la Rassegna Corale (giunta alla 37° edizione) e il "Novembre Musicale". Il loro repertorio "Cantar d'amore" include brani come "Va pensiero" da "Nabucco" e "La vita è bella".

21:10 - Coro Giovanile Ison, diretto da Amedeo Scutiero. Nato come formazione di voci bianche nel 2009 e poi trasformatosi in gruppo da camera a voci miste. Il coro ha partecipato a diverse manifestazioni culturali e civili, esibendosi anche al Palazzo del Quirinale e svolgendo concerti per persone senzatetto. Hanno ottenuto premi in concorsi nazionali e internazionali, incluso il secondo premio al Concorso regionale “Roma 2024”. Il loro programma si intitola "Omaggio a G. P. da Palestrina" e include mottetti come "Alma redemptoris mater" e "Justus ut palma".

Sabato 21 giugno presso il Cortile Archivio di Stato del Palazzo della Sapienza, luogo simbolico della cultura romana, tra le architetture di Borromini e la memoria dello studium urbis:

17:25 - Coro Lavinia Litora, diretto da Fabio De Angelis. Nato dopo la pandemia, con l'innesto di nuove forze su cantori esperti, si sta ampliando con un repertorio che spazia dalla musica profana rinascimentale al gospel, pop contemporaneo e canto popolare. Tra i brani proposti nel "Menu per tutti i gusti" ci sono "Il Pescatore" di F. De Andrè e "Can't Help Falling in Love" di E. Presley.

18:15 - Coro Giovanile Ison, diretto da Amedeo Scutiero. Il coro si esibirà nuovamente con il suo programma "Omaggio a G. P. da Palestrina", che include mottetti e brani come "Abendlied".

18:40 - Coro Ottava Nota, diretto da Fabio De Angelis. Fondato nel 1996, è l'espressione dell'Associazione Musicale dei Castelli Romani. Organizza da 15 anni il "Festival della Pace e della Fraternità". Il loro repertorio "Tra il sacro e il profano" spazia dal sacro al profano, includendo brani come "An Irish Blessing" e "La Pulce d'Acqua".

19:05 - Coro Diapason, diretto da Fabio De Angelis. Nato nel 1998 all'interno di licei dei Castelli Romani, esplora le diverse potenzialità del canto corale a cappella con un repertorio molto vario, dal pop alla musica corale contemporanea. Ha partecipato a festival europei come Europa Cantat e vinto vari concorsi. Il programma "Leggera, ma non troppo" include successi pop come "Dolcenera" di F. De Andrè e "Luce" di Elisa.

19:30 - Insieme Vocale “Lo Strambotto”, diretto da Costantino Savelloni. Nato nel 1986, si dedica allo studio del repertorio polifonico profano del Rinascimento e a pagine del '900 storico e autori contemporanei. Promuove incontri con altre formazioni corali romane e ha aderito all'ARCL fin dalla sua fondazione nel 1990. Il loro programma "Intorno a Palestrina" comprende brani di Palestrina, Azzaiolo e Banchieri.

20:20 - Coro Mamiani Senior, diretto da Matilde Biciocchi. Questo coro è nato nel gennaio 2024 dall'iniziativa di genitori, professori e collaboratori scolastici, ispirati dalla passione dei figli liceali. Con oltre 80 coristi, il loro repertorio è interamente a cappella e esplora vari stili, lingue e periodi storici. Il programma, intitolato "Festa della Musica", include "Guantanamera" e "The Sound of Silence".

20:45 - Gruppo Vocale Ronde, diretto da Giovanni Rago. Fondato nel 1993, il gruppo si dedica alla musica vocale a cappella e con strumenti, spaziando principalmente dal barocco all'età contemporanea. Il loro repertorio "Bel piacere" polifonie profane include opere di Händel, Bach e McCartney.

Domenica 22 giugno ultime due tappe: la prima nella suggestiva Chiesa S. Maria della Pace e la seconda nella Basilica dei Santi XII Apostoli:

18:15 - Coro Musica Reservata, diretto da Roberto Ciafrei. con il programma "Polifonia sacra antica e contemporanea" che include brani di Palestrina e O. Gjeilo.

20.00 - Coro Città di Roma, sotto la direzione di Mauro Marchetti, presenta il programma Stimmen, un ulteriore esempio di come la coralità contemporanea possa abbracciare repertori e poetiche differenti mantenendo un forte radicamento espressivo.

Come sempre segnalo, senza togliere nulla al programma degli altri cori presenti, alcuni brani, secondo me, più rappresentativi, come quello del Coro Giovanile Ison; un omaggio a Giovanni Pierluigi da Palestrina nel cinquantenario, con l’esecuzione del mottetto Alma redemptoris mater, pubblicato a Venezia nel 1584. In questa intonazione dell’antifona mariana - legata al tempo liturgico dell’Avvento - emerge con limpidezza la cifra stilistica del Princeps Musicae: chiarezza del testo, equilibrio delle voci, sobrietà espressiva. Una musica che non cerca l’effetto, ma la profondità spirituale, e che continua a parlare anche a chi oggi si avvicina alla polifonia come forma di meditazione sonora.

Di particolare rilievo è il contributo della Corale Polifonica Psalterium diretta dal maestro Andrea Savo, che propone due brani significativi del Rinascimento: Già cantai allegramente di Filippo Azzaiolo e El grillo, celebre frottola di Josquin des Prez. Quest’ultima, scritta tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, incarna quella vivacità ritmica e descrittiva che fa della frottola una delle forme più immediate e comunicative del primo Rinascimento. La semplicità apparente della scrittura – a tre o quattro voci, con la melodia alla voce acuta – nasconde un sapiente equilibrio tra testo e suono. In El grillo, Josquin traduce in musica il canto incessante dell’insetto che viene evocato attraverso precise scelte melodiche e ritmiche che prefigurano le tecniche del word-painting, anticipando le tecniche del madrigalismo che fioriranno nel Cinquecento: non più solo canto, ma parola musicata nella sua verità emotiva e figurativa.

L’Insieme vocale Lo Strambotto propone un percorso Intorno a Palestrina, accostando alla produzione sacra del maestro prenestino brani di Filippo Azzaiolo e Andrea Banchieri. Il risultato è un affresco sonoro variegato: dalle villanelle di sapore popolare alle invenzioni madrigalistiche, dalla linearità di Azzaiolo al teatro musicale di Banchieri. Quest’ultimo, in particolare, segna il passaggio dalla polifonia cinquecentesca alla nuova sensibilità del Seicento: una scrittura che già guarda al dramma, alla scena, all’affetto.

Il Coro Mamiani Senior, con i suoi oltre ottanta elementi, interpreta invece un repertorio che attraversa stili ed epoche. Tra i brani in programma spicca The Sound of Silence, esempio di come anche il repertorio pop possa trovare nuova vita nella scrittura corale. Non si tratta di un semplice arrangiamento, ma di una trasfigurazione, dove l’eco della polifonia rinascimentale risuona nella capacità di riscrivere e stratificare l’ascolto. Il coro, in questo senso, diventa spazio vivo di interpretazione, dove passato e presente si rispondono in controcanto.

Il coro Musica Reservata propone un programma di Polifonia sacra antica e contemporanea, mettendo in dialogo le composizioni di Palestrina con quelle del norvegese Ola Gjeilo. La scelta non è solo estetica, ma profondamente simbolica: da un lato la misura e la verticalità spirituale del contrappunto rinascimentale, dall’altro le armonie luminose e cinematografiche di un compositore che rilegge il sacro con sensibilità attuale. In Gjeilo, la lezione dei maestri del Cinquecento si fa materia viva per un linguaggio che parla al cuore dell’ascoltatore di oggi, senza rinunciare alla complessità. Una forma di continuità che non si fonda sulla replica, ma sulla risonanza.

Corinfesta 2025 si offre dunque come osservatorio privilegiato di un fenomeno corale che non è mai solo musicale, ma sociale e culturale. Le formazioni coinvolte, dai cori storici come il Polifonico di Ciampino alle nuove realtà nate in anni recenti, raccontano una comunità in cammino, capace di custodire un patrimonio ma anche di trasformarlo. Cantare insieme, oggi come ieri, è gesto di ascolto e costruzione collettiva: un atto civile, prima ancora che artistico.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale.  E' appena arrivata in redazione la notizia di un grave incidente avvenuto in Calabria e precisamente nel  comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. Un fatto grave che fa riflettere sul perché ancora dopo tanta comunicazione relativa alla sicurezza sul lavoro e nello specifico sulle attività lavorative che riguardano l'enologia tutto questo questo possa ancora accadere e che fa tornare indietro nel tempo quando l'attività contadina non aveva gli stessi mezzi di prevenzione che abbiamo oggi grazie alla ricerca in continua evoluzione. Bisogna allora ribadire quali sono i rischi di esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e su come prevenirli. Il documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole riporta indicazioni precise sui rischi correlati all’esposizione a vari...