SAINT AMOUR, UN NUOVO FILM SUL VINO
Il legame cinema e vino diventa sempre più stretto. La risposta francese a Sideways. Il confronto tra padre e figlio si dipana lungo le strade del vino. Nelle sale
il 2 di marzo
Il film per la regia di Gustave Kervern Benoît Delépine racconta
di Jean, un allevatore di bestiame e padre di Bruno (interpretato da Benoît
Poelvoorde), che vuole vincere la competizione grazie al toro Nabucodonosor e
convincere il figlio ad occuparsi dell'azienda di famiglia. Ma la passione di
Bruno prenderà il sopravvento, e sarà il filo conduttore del viaggio che padre
e figlio intraprenderanno insieme tra i vigneti di Francia. Accompagnati dallo
strambo tassista Mike, i due partono per un'avventura che metterà in
discussione i loro sentimenti.
Saint Amour prende il titolo dal nome di uno dei Cru del
Beaujolais, una zona della Francia conosciuta a livello mondiale soprattutto
per il suo Beaujolais Nouveau ottenuto tramite macerazione carbonica. Beaujolais
è la patria del Gamay e di fatto in questa regione si producono quasi
esclusivamente vini rossi, tuttavia si registra anche una piccola produzione di
vini bianchi prodotti da uve Chardonnay e Aligoté.
I vini di Beaujolais sono classificati in tre categorie di
qualità crescente: Beaujolais, Beaujolais-Villages e Beaujolais Cru. A
differenza delle altre zone Francesi, qui il termine cru non viene utilizzato
per definire vigneti specifici ma indica uno dei dieci villaggi considerati fra
i migliori della zona e con notevoli
differenze tra loro, tra questi, oltre a Saint-Amour, conosciuto ed apprezzato
per le sue qualità che uniscono freschezza ed intensità, troviamo Brouilly,
Chiroubles, Chénas, Côte de Brouilly, Fleurie, Juliénas, Morgon, Moulin-à-Vent,
Régnié. Della magia di questo territorio in cui questi vini si esprimono ne
avremo un piccolo assaggio attraverso il film, ma il consiglio è di visitarlo direttamente
in un vostro prossimo viaggio.
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