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Ministero dell'Agroalimentare italiano

Nasce il Ministero dell'Agroalimentare italiano
L’annuncio ufficiale è venuto dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi in occasione della firma del protocollo d'intesa “'Diamo credito all'agroalimentare italiano”

Un protocollo d'intesa tra il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e Intesa San Paolo, dopo che il Ministro Martina aveva anticipato la novità in occasione dell’assemblea della Coldiretti prima di Natale. 

Secondo quanto spiegato dal Premier, “con i decreti Madia il ministero dell'Agricoltura prenderà il nome di ministero dell'Agroalimentare", " un ministero centrale nello sviluppo e nell' identità del sistema Paese”. “L’agricoltura – ha aggiunto Renzi – è un settore strategico della nostra economia, dove emergono le qualità, le capacità, l'identità stessa del nostro paese, del nostro territorio, anche nel mondo”.

“Un passo necessario per valorizzare i primati dell’agroalimentare Made in Italy nella definizione delle misure che vanno dalla tutela della qualità e delle caratteristiche degli alimenti alle norme sull’etichettatura fino agli interventi per ottimizzare la penetrazione dei mercati esteri e raggiungere presto l’obiettivo dei 50 miliardi di export fissato dal presidente del Consiglio” ha commentato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’esprimere apprezzamento per l’annuncio del premier.

“Si tratta di una scelta importante per avere un interlocutore di governo forte e univoco nei confronti dell’Unione Europea dalla quale dipendono oggi gran parte delle politiche nell’agroalimentare ma anche per rafforzare la filiera agroalimentare Made in Italy dal campo alla tavola” ha concluso Moncalvo nel ricordare che “non è un caso che da tempo la Francia può contare su un unico Ministero dell’agricoltura, dell’agroalimentare e delle foreste”.

L’annuncio di Renzi conferma il trend che nel 2015, l’anno di Expo, ha visto il fatturato dell’agroalimentare italiano raggiungere i 135 miliardi sotto la spinta del record storico delle esportazioni e della ripresa dei consumi interni. Si tratta del secondo comparto manifatturiero Made in Italy che svolge però un effetto traino unico sull’intera economia per l’impatto positivo di immagine sui mercati esteri dove il cibo Made in Italy è sinonimo di qualità.

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