Un mercato ancora di nicchia ma emergono nuovi consumatori. Tra i fattori di scelta quelli principalmente legati ad un accresciuto interesse per la salute ed al consolidarsi di nuove abitudini di vita
Un nuovo report sull'evoluzione dei comportamenti in materia di vino evidenzia che tra le nuove generazioni di consumatori c'è una buona propensione per i vini a minor contenuto alcolico, un trend in crescita che si va ad affiancare al già affermato fenomeno di preferenza per quelli biologici ed a basso contenuto di solfiti.
Il vino a basso contenuto alcolico rimane una categoria complessa e molto interessante, con diversi mercati che mostrano segnali incoraggianti di crescita, nonostante ostacoli importanti ancora esistenti. Secondo il report “Lower Alcohol Wines - A Multi-Market Perspective 2016” di Wine Intelligence, che ha analizzato l’andamento dei vini a basso tenore alcolico su otto mercati differenti, è dal Nord America che arrivano i migliori segnali di crescita lungo gli ultimi 12 mesi. Il Canada, in particolare, ha mostrato la crescita maggiore anno su anno, con i consumatori che sono passati da 5,1 a 7 milioni. La categoria che va dai 6 agli 8,5 gradi alcolici è quella che ha visto un aumento particolarmente marcato, con un 22% dei consumatori, il doppio dell’anno precedente.
Attualmente gli Stati Uniti rimangono comunque il più grande mercato per questa categoria di vino, con un trend che si assesta intorno ai 40 milioni di acquirenti, che vanno a comporre il 43% della quota di chi beve vino regolarmente.
Un altro mercato in crescita è quello del Regno Unito, con il 34% dei consumatori che già normalmente acquistano vino a basso contenuto di alcol e un ulteriore 20% che si dice propenso ad acquistarlo. Gran parte dell'interesse a bere vino meno alcolico è dovuto alla crescente preoccupazione per la salute, che riflette una tendenza più ampia di riduzione del consumo di alcol.
La Germania, dove il basso grado alcolico è una caratteristica di molti stili di vini prodotti nel Paese, resta un mercato forte, con il 47% del totale dei bevitori regolari: la percentuale più alta di tutti i mercati analizzati.
Il mercato francese sembra invece essere quello meno vicino a questa tipologia di vino, con un numero di acquirenti che scende drammaticamente da 12 a 7,7 milioni. Il calo dei consumi sembra suggerire un certo pregiudizio: circa un quarto di loro pensa che questa categoria di vini non sia un "vero e proprio vino."
Richard Halstead, CEO di Wine Intelligence, ha dichiarato: "E 'evidente che i vini a basso contenuto alcolico abbiano un forte potenziale di crescita in più mercati, ma per ora, la categoria rimane ancora di nicchia."
"Un fattore cruciale per determinare se questo cambiamento potrà prendere uno slancio significativo, sarà la capacità di questa categoria di vini, di superare quello che è probabilmente ancora il più grande ostacolo: molte persone semplicemente non li conoscono abbastanza."
Attualmente gli Stati Uniti rimangono comunque il più grande mercato per questa categoria di vino, con un trend che si assesta intorno ai 40 milioni di acquirenti, che vanno a comporre il 43% della quota di chi beve vino regolarmente.
Un altro mercato in crescita è quello del Regno Unito, con il 34% dei consumatori che già normalmente acquistano vino a basso contenuto di alcol e un ulteriore 20% che si dice propenso ad acquistarlo. Gran parte dell'interesse a bere vino meno alcolico è dovuto alla crescente preoccupazione per la salute, che riflette una tendenza più ampia di riduzione del consumo di alcol.
La Germania, dove il basso grado alcolico è una caratteristica di molti stili di vini prodotti nel Paese, resta un mercato forte, con il 47% del totale dei bevitori regolari: la percentuale più alta di tutti i mercati analizzati.
Il mercato francese sembra invece essere quello meno vicino a questa tipologia di vino, con un numero di acquirenti che scende drammaticamente da 12 a 7,7 milioni. Il calo dei consumi sembra suggerire un certo pregiudizio: circa un quarto di loro pensa che questa categoria di vini non sia un "vero e proprio vino."
Richard Halstead, CEO di Wine Intelligence, ha dichiarato: "E 'evidente che i vini a basso contenuto alcolico abbiano un forte potenziale di crescita in più mercati, ma per ora, la categoria rimane ancora di nicchia."
"Un fattore cruciale per determinare se questo cambiamento potrà prendere uno slancio significativo, sarà la capacità di questa categoria di vini, di superare quello che è probabilmente ancora il più grande ostacolo: molte persone semplicemente non li conoscono abbastanza."