Passa ai contenuti principali

La cucina del monaco buddhista

Istituto di cultura giapponese in Roma. La cucina del monaco buddhista
Lunedì 25 gennaio ore 18.30 (durata 90'ca)

Conferenza sulla cultura alimentare e la cucina giapponese, compresa quella vegetariana buddhista shojin ryori, a cura del monaco della scuola Jōdo shinshū e cuoco del tempio Ryokusenji Kakuhō Aoe, attivo fautore dello sviluppo di attività per i giovani, autore di testi di argomento culinario tradotti in varie lingue, nonché membro fondatore del sito web Higanji, frequentato trasversalmente dalle varie scuole buddhiste. In Italia ha pubblicato La cucina del monaco buddhista (Vallardi, 2014), che ha riscosso successo di pubblico e critica. 

La cucina giapponese, washoku, è, assieme alla francese, una delle due cucine nazionali riconosciute Patrimonio Immateriale UNESCO. Non solo sushi, tempura e miso però, esiste anche una meno nota cucina vegetariana che affonda le radici nei templi buddhisti. Si tratta dello otera gohan, il cibo del tempio, che fa uso di ingredienti di stagione per realizzare pasti equilibrati dal punto di vista nutrizionale, gustativo ed estetico. 

Kakuho Aoe parlerà delle caratteristiche e della storia della filosofia gastronomica su cui poggia la moderna cultura giapponese del cibo. Ricette essenziali, con condimenti minimali attraverso le quali Aoe illustrerà i benefici i nuovi sviluppi e le applicazioni che la cucina shojin ryori ha nell’alimentazione quotidiana, suggerendone adattamenti alle tavole d’occidente.

Sebbene non tutte le scuole buddhiste siano concordi nel seguire una dieta vegetariana, i monaci giapponesi vi si attengono rigorosamente: non mangiano né carne né pesce e neppure aglio, cipolla, porri ed erba cipollina. Come risultato, la loro cucina è sana, a basso contenuto calorico, utile come dieta disintossicante e ha sapori così delicati da incarnare la quintessenza del gusto.

Il monaco Kakuho Aoe nel suo libro non descrive solo meravigliose ricette, ma delinea un percorso gastronomico che ci farà riscoprire il piacere del cibo e della sua preparazione, aprendoci a un’esperienza nuova nella relazione con noi stessi e con il mondo (www.vallardi.it). 

"Vorrei trasmettervi l’importanza del principio che è alla base dell’atto del cucinare, ossia preparare il cibo con cura e mangiare in tranquillità: innanzitutto preparare un buon dashi, poi bollire le verdure, far cuocere il riso , e così via, senza preoccuparsi del tempo che passa. A mano a mano che avrete accumulato esperienza e vi sarete impratichiti, troverete che non solo il corpo, ma anche lo spirito, ne trarrà giovamento”. 

Kakuho Aoe, laureato in Economia aziendale alla California State University, è monaco buddhista della scuola Jōdo Shinshū e cuoco del tempio Ryokusenji di Tōkyō. Con l’intento di diffondere la dottrina buddhista attraverso la cultura culinaria, promuove diverse iniziative di grande interesse mediatico: una su tutte, l’evento «Kurayami Gohan» (Mangiare al buio). Sposato, è padre di tre figli.

Roma è la prima tappa di un tour europeo che toccherà Londra (27 gennaio), Madrid (30/1), Lisbona (31/1), Barcellona (2/2).

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale.  E' appena arrivata in redazione la notizia di un grave incidente avvenuto in Calabria e precisamente nel  comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. Un fatto grave che fa riflettere sul perché ancora dopo tanta comunicazione relativa alla sicurezza sul lavoro e nello specifico sulle attività lavorative che riguardano l'enologia tutto questo questo possa ancora accadere e che fa tornare indietro nel tempo quando l'attività contadina non aveva gli stessi mezzi di prevenzione che abbiamo oggi grazie alla ricerca in continua evoluzione. Bisogna allora ribadire quali sono i rischi di esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e su come prevenirli. Il documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole riporta indicazioni precise sui rischi correlati all’esposizione a vari...