Passa ai contenuti principali

Vino&Mercato in US

Nuvole nere sui vigneti in US
Negli Stati uniti il 2016 farà segnare una brusca frenata del consumo di vino. E' la prima volta dopo 20 anni. Le previsioni in un nuovo report

Il rapporto annuale sull'industria del vino della Silicon Valley Bank, che verrà rilasciato domani, presenta l'outlook più nero degli ultimi anni per il commercio del vino negli Stati Uniti D'America.

Quest'anno decine di migliaia di ettari di vigneto saranno rimossi definitivamente dalla Central Valley in California. Questo comporterà l'esaurimento di offerta dei terreni destinati ad uva di alta qualità il che inevitabilmente ne spingerà i prezzi ancora più in alto.

Si prevede che anche le importazioni di vino andranno ad incidere negativamente all'interno del mercato dei fine wine, rallentando la crescita di questa categoria di vini al 9-13% rispetto al 14% dello scorso anno.

Tuttavia, secondo quanto afferma Rob McMillan, autore del report, le vendita dei cosiddetti vini premium, come anche il valore di vendita rimarranno forti. Le previsioni del report sono state largamente influenzate dal cambio generazionale tra i Baby Boomers cioè quelli nati tra il 1945 ed il 1964 in nordamerica, e i Millenials, o generazione Y, quella nata nel nuovo millennio per intenderci, un segmento quest'ultimo che influisce negativamente per una minore capacità di spesa e meno interesse per il vino.

Quest'ultimo report sembra evidentemente andare contro all'analisi IWSR commissionata da Vinexpo. Lo scorso anno infatti fu previsto che il consumo di vino negli Stati Uniti sarebbe cresciuto dell'11% tra il 2015 e il 2018.

Il report in conclusione punta a dimostrare che sarà il potenziale dei vini di categoria premium quella che continuerà a migliorare con la vendita delle bottiglie oltre i 10 dollari in crescita del 4% - 8% nel 2016.

Commenti

Post popolari in questo blog

Vino e scienza, il sistema agrovoltaico come efficiente risposta allo stress idrico della vite

I risultati di uno studio francese dimostrano l'efficacia del sistema agrovoltaico nella gestione del vigneto. I pannelli solari installati nel vigneto sembrano avere un impatto positivo sulla resistenza della vite allo stress idrico. Nasce un nuovo e promettente modo di coltivare, secondo recenti studi l'agrovoltaico, ovvero agricoltura + fotovoltaico si sta dimostrando un sistema efficace nella gestione del vigneto che combina su una superficie, una coltura e pannelli solari fotovoltaici, sollevati da terra e controllati in base alle esigenze fisiologiche delle piante. In effetti è un doppio sistema in quanto i pannelli oltre a produrre energia pulita e rinnovabile, proteggono le piante modificando il clima sulle colture. L’agrovoltaico di fatto può essere considerato una tecnologia 4.0 applicata alla viticoltura. I pannelli solari installati nel vigneto sembrano avere un impatto sulla resistenza della vite allo stress idrico. Uno studio condotto dalla Camera dell

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per

Archeologia, Toscana: a San Casciano ritrovate statue di bronzo etrusche e romane intatte. Scoperta più importante dei Bronzi di Riace

 A San Casciano dei Bagni in Toscana riemergono da alcuni scavi 24 statue di bronzo etrusche e romane intatte. La scoperta è più importante del ritrovamento dei Bronzi di Riace. 24 statue di bronzo, 5 delle quali alte quasi un metro, e perfettamente integre. L'eccezionale scoperta è avvenuta a San Casciano dei Bagni in Toscana, piccolo borgo nella provincia di Siena noto per le sue affascinanti terme. In queste ore i tecnici del laboratorio sono già al lavoro per il restauro delle opere. Il ritrovamento grazie ad un progetto in cui gli archeologi sono impegnati da tre anni. Gli scavi furono intrapresi infatti nel 2019 con la concessione del ministero della Cultura e il sostegno anche economico del comune toscano. Alla guida del progetto l’archeologo Jacopo Tabolli, docente dell’Università per Stranieri di Siena. I lavori nel sito hanno fatto già fatto parlare di sé. Dalle acque delle terme infatti emergono oggetti straordinari, come la grande vasca, svariate offerte votive, altari