Passa ai contenuti principali

Tramonto DiVino. Si infiamma la Riviera

Con TramontoDiVino parte oggi la lunga estate wine&food dell'Emilia Romagna
Otto tappe tra l’Emilia e la Romagna, dal 25 luglio al 24 settembre, scegliendo tra migliaia di etichette di vini regionali, insieme ai prodotti Dop e Igp. 

Questi gli ingredienti di Tramonto DiVino, format giunto alla decima edizione, che per tutta l’estate si sposta tra le città d’arte dell’Emilia Romagna e le principali località balneari della Riviera, da Rimini a Bologna, da Milano Marittima a Parma, da Cesenatico a Ferrara, a Piacenza, sino al gran finale al Salone del gusto di Torino. 

Il tour propone una suggestiva via del vino. In degustazione grazie ai sommelier di Ais (Associazione italiana sommelier) Emilia e Romagna centinaia di etichette regionali spaziando dai Sangiovese, Albana, Trebbiano e Pagadebit di Romagna, agli emiliani Lambruschi freschi e frizzanti, ai vini ferraresi delle sabbie, ai Pignoletto dei Colli bolognesi, alle Malvasie parmensi, fino ai Gutturnio e Ortrugo piacentini.

A duettare coi vini, i prodotti Dop e Igp della via del gusto e i prodotti delle Strade dei Vini e dei Sapori regionali. In degustazione Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma e Modena, Salumi Piacentini, Mortadella e Patata di Bologna, la Piadina Romagnola, gli Aceti balsamici Tradizionali, l’olio extravergine di Brisighella, Pesche e nettarine di Romagna, Pera dell’Emilia-Romagna, Aglio di Voghiera.

Le novità

Numerose le novità di questa edizione, a partire dal Premio ‘Metodo classico dell’Emilia Romagna’ gestito insieme all’Associazione Italiana Sommelier, per la prima volta ampliato a tre sezioni (Spumanti metodo classico; Spumanti metodo classico rosé e rossi; Spumanti metodo ancestrale), con ben 55 spumanti in degustazione. Protagonista nella tappa di Milano Marittima il 25 luglio, al premio prende parte una giuria popolare e tecnica.

Un’altra novità è la presenza di Green Pepper, food truck che si occupa della preparazione dei prodotti, serviti ‘a piatto unico’, utilizzando materiali compostabili nel pieno rispetto dell’ambiente, in collaborazione con l’Istituto “Pellegrino Artusi” di Forlimpopoli, che gestirà tutte le tappe romagnole.

E ancora, grazie alla collaborazione con il Museo del gelato Carpigiani di Anzola dell’Emilia (Bo), ogni tappa di Tramonto DiVino si conclude con una degustazione di gelato abbinato ai vari prodotti regionali, dall’olio extravergine agli aceti balsamici, fino a matrimoni dal gusto più spericolati con i nostri campioni Dop e Igp e i vini autoctoni. Non solo. Ogni tappa ha il suo ‘protagonista’. Uno o più prodotti tipici vengono scelti per essere spettacolarizzati, attraverso un racconto, una caratterizzazione ed un allestimento particolari.

Tramonto DiVino è anche a portata di smartphone, con l’app gratuita “Emilia Romagna Wine&Food”, in italiano e inglese, che permette di ricevere informazioni su vini, cantine, prodotti tipici, ricette, offerte vacanze, news ed eventi collegati alla manifestazione.
Da ultimo, in ogni tappa viene allestito un selfie corner insieme ai prodotti regionali tipici. Postando su Instagram le foto scattate nel selfie corner e utilizzando l’hashtag #tramontodivino2016, si accede al concorso fotografico con la possibilità di vincere gustosissimi premi.

Le tappe della manifestazione

Otto tappe, nove date previste per il Tramonto DiVino 2016 con grande conclusione, il 24 settembre nel centro storico di Torino, durante le giornate del Salone del Gusto:

Lunedì 25 luglio Milano Marittima (viale Gramsci);
Mercoledì 3 agosto Cesenatico (Piazza Spose Marinai);
Sabato 27 agosto Rimini (Piazza Cavour);
Venerdì 2 e sabato 3 settembre Parma (Piazza Garibaldi) – prima volta assoluta;
Martedì 6 settembre Zola Predosa – Bologna (via dell’Abbazia);
Mercoledì 7 settembre Ferrara (Piazza Municipio);
Venerdì 9 settembre Piacenza (Piazza Cavalli);
Sabato 24 settembre Torino (centro storico).

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale.  E' appena arrivata in redazione la notizia di un grave incidente avvenuto in Calabria e precisamente nel  comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. Un fatto grave che fa riflettere sul perché ancora dopo tanta comunicazione relativa alla sicurezza sul lavoro e nello specifico sulle attività lavorative che riguardano l'enologia tutto questo questo possa ancora accadere e che fa tornare indietro nel tempo quando l'attività contadina non aveva gli stessi mezzi di prevenzione che abbiamo oggi grazie alla ricerca in continua evoluzione. Bisogna allora ribadire quali sono i rischi di esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e su come prevenirli. Il documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole riporta indicazioni precise sui rischi correlati all’esposizione a vari...