Passa ai contenuti principali

Agricoltura e ricerca, CREA: ricerca e innovazione in campo per una filiera cerealicola di qualità 100% italiana

Le innovazioni in agricoltura per le colture di pieno campo di cereali a paglia e specie orticole, dalla meccanizzazione alle tecnologie e alle tecniche agronomiche che aumentano le rese in maniera sostenibile, all’agricoltura di precisione e alla conservativa, fino all’orticoltura di precisione. In poche parole: valorizzazione della filiera cerealicola di qualità. 




Saranno questi i temi al centro dell’evento di domani Nova Agricoltura in campo, organizzato dal CREA, in collaborazione con Edagricole, a Foggia, presso la sede del CREA Cerealicolture e colture Industriali (S.S. 673 km 25,200).

Gli imprenditori e i produttori agricoli, quindi, potranno toccare con mano le principali innovazioni disponibili per una gestione sostenibile delle attività colturali, sia da un punto di vista ambientale che economico. I ricercatori del CREA, infatti, illustreranno le nuove tecniche di miglioramento genetico per il potenziamento quali-quantitativo delle produzioni di interesse agronomico e le tecnologie applicate ai droni per la caratterizzazione delle varietà. Ma non solo. Lo sviluppo di sensori per il monitoraggio delle informazioni ambientali (pianta/suolo/aria) e di software per l’elaborazione dei dati, e, l’internet of things, nuove tecnologie cioè in grado di certificare la qualità, l’origine e le tecniche di produzione nel mercato interno, ma anche in quello internazionale.

«Giornate come queste – commenta Salvatore Parlato, Presidente del CREA durante il convegno Ricerca e innovazione per la filiera della pasta 100% italiana – sono particolarmente significative per illustrare le potenzialità degli strumenti innovativi disponibili per la salvaguardia e la valorizzazione diun’eccellenza italiana, quella del grano duro e della sua filiera. L’agricoltura 4.0, in particolare, introduce un nuovo paradigma nella definizione e gestione delle filiere, sfruttando le potenzialità delle tecnologie digitali non solo per migliorare gli aspetti della produzione, ma per migliorare e certificare le caratteristichequalitative, nutrizionali e ambientali dei prodotti agli occhi di un consumatore sempre più esigente ed attento alla qualità, alla storia e alle condizioni ambientali del prodotto».

«Innovazione e qualità, un binomio inscindibile per rafforzare la competitività dell’agroalimentare italiano - spiega Alessandra Pesce  Sottosegretario di Stato delle politiche agricole alimentari e forestali. «L’incontro tra la domanda e l’offerta di ricerca permetterà di avere un’agricoltura sempre più sostenibile che premi non solo gli imprenditori e i produttori ma anche i consumatori sempre più attenti alla salvaguardia dell’ambiente e alla qualità del prodotto finale».

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece

Libri. La tecnica del contrappunto vocale nel Cinquecento. Un trattato fondamentale per giovani compositori

Scritto da Renato Dionisi e Bruno Zanolini per la Suvini Zerboni, La tecnica del contrappunto vocale nel Cinquecento è ancora oggi un testo di riferimento per quanti vogliano intraprendere gli studi di composizione offrendo all'allievo una base per potersi appropriare di un solido artigianato che gli consenta di "piegar la nota al voler dell'idea". Quello scritto da Renato Dionisi e Bruno Zanolini che fu suo allievo, costituisce un'ottima guida sullo studio del contrappunto e per la formazione del giovane compositore che ancora non ha individuato una personale cifra stilistica. La scrittura corale era per Dionisi, allievo di Celestino Eccher, maestro di formazione romana, la base di ogni possibile apprendistato in virtù del rigore che la scrittura corale impone e del relativamente più facile controllo che se ne può avere.  In Italia, e non solo in Italia, gli studi di composizione si svolgono ancora secondo un percorso obbligato, che parte dall'armonia, proseg