Passa ai contenuti principali

Slow Food Editore: Ricette vegetariane d’Italia

Ricette vegetariane d’Italia da Slow Food Editore. Il ricettario da far trovare sotto l’albero di Natale

Che cosa c’è di vegetariano nella cucina di tradizione italiana? Moltissimo. Slow Food in questo libro ve lo racconta regione per regione, ricetta dopo ricetta: più di 400 piatti tra antipasti, primi, secondi e dolci vegetariani e vegani. Motivi di carattere etico, ambientale e salutistico sono alla base della conversione a una dieta vegetariana di un numero crescente di persone, in Italia come ovunque nel mondo. Guardando alla cultura gastronomica frutto del nostro passato, troviamo le risposte ai bisogni di oggi, per una tavola sempre varia, gustosa e sostenibile.

In occasione di Natale 2015 Slow Food Editore presenta Ricette vegetariane d’Italia, un ricettario originale e completo che guarda con interesse a una tendenza della gastronomia e a uno stile di vita riscoprendo ricette dei nostri nonni.

 E lo fa portando alla ribalta i migliori piatti della tradizione vegetariana e vegana. «Il vegetarianismo è sicuramente uno dei fenomeni più rilevanti per la storia recente della cultura del cibo occidentale», spiega Carlo Bogliotti, direttore editoriale di Slow Food Editore. Scegliere preparazioni vegetariane o vegane, infatti, presuppone prestare ancora più attenzione a prodotti di stagione e alla loro origine, ragionando quindi in termini di “buono, pulito e giusto”. 

«Questa tendenza riporta ai tempi in cui il progresso gastronomico in cucina era dettato dalla mancanza più che dall’abbondanza: è il marchio indelebile della tradizione alimentare regionale d’Italia. Fare tanto con poco significa imparare il riuso, il riciclo, i momenti migliori in cui comprare o raccogliere un ingrediente, sfruttare le varietà vegetali precoci o tardive, impegnarsi a creare qualcosa di gustoso con materie prime ritenute, ovviamente a torto, povere o secondarie», continua Bogliotti.

Un ricettario completo che, grazie al contributo dei cuochi della guida Osterie d’Italia e di moltissime donne, protagoniste indiscusse della nostra tradizione in cucina, ci racconta quella varietà e ricchezza uniche al mondo che trasformano la biodiversità italiana in mille gustose ricette, da conservare e tramandare. Le preparazioni sono comodamente suddivise a seconda delle regioni italiane e della portata, illustrate da bellissime fotografie e precedute dalla lista dei prodotti disponibili nell’arco delle varie stagioni, indicando gli ingredienti facilmente reperibili al Nord, al Centro e al Sud nei diversi momenti dell’anno. Per riuscire a mangiare locale e di stagione tutti i giorni.

Ma non finisce qui: altra grande novità proposta da Slow Food Editore è l’Atlante Slow Food dei prodotti regionali italiani, che ci presenta il patrimonio di prodotti che da sempre costituiscono la meravigliosa gastronomia italiana. 

 Questo ricco e ampio catalogo è arricchito da un importante capitolo dedicato alla pasta. L’Atlante ci parla di prodotti noti – che tutti apprezzano e che spesso ci rendono famosi nel mondo –, di quelli che godono del riconoscimento di una denominazione d’origine o di un’indicazione geografica, e di quelli che, meno conosciuti, sopravvivono in un ristretto mercato locale, realizzati in piccole o medie quantità e talvolta sostenuti dai progetti dei Presìdi Slow Food.

Titolo: Ricette vegetariane d’Italia
Pagine 384 – Prezzo 20 Euro

Titolo: Atlante Slow Food dei prodotti regionali italiani
Pagine 704 – Prezzo 22 Euro

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte". "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta la Vergine incinta, in piedi al centro di una preziosa tenda ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni provenienti da una vasca contenente mosto d'uva, mentre una quinta persona è rimasta gravemente ferita ed è stata trasferita in ospedale.  La notizia, appena giunta in redazione, riguarda un grave incidente avvenuto nel comune di Paola, in contrada Carusi. Questo tragico episodio fa riflettere sul perché, nonostante l'ampia comunicazione sulla sicurezza sul lavoro, e in particolare sulle attività enologiche, simili tragedie possano ancora verificarsi. Riporta alla mente tempi in cui le attività contadine non disponevano degli strumenti di prevenzione oggi garantiti dalla continua evoluzione della ricerca e delle tecnologie. È quindi fondamentale ribadire quali siano i rischi legati all’esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e come prevenirli. Un importante documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole, “Lavoro in spazi confinati nelle cantine vinicole. Indicazioni operative per la gestione dei rischi”...