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LITUANIA E POLONIA: MERCATI CHIAVE PER IL VINO ITALIANO

Cresce il potere d’acquisto dei consumatori dell’Est Europa, sempre più attenti alla qualità del vino. 


 Simply Italian Great Wines raggiunge per la prima volta due mercati chiave dell’Est Europa: Lituania e Polonia. 

Il tour, ideato da I.E.M. (International Exhibition Management) per promuovere e valorizzare il vino italiano nel mondo, fa tappa il 9 maggio a Vilnius e l’11 maggio a Varsavia. Due appuntamenti con i professionisti del trade, del canale HORECA e della comunicazione, in un mercato che offre interessanti margini di crescita per la nostra produzione enologica.

L’evento ha lo scopo di diffondere la conoscenza del made in Italy nei mercati emergenti dell’Est Europa, dando particolare visibilità alle aziende vitivinicole partecipanti. Gli espositori incontreranno direttamente i principali attori del mercato presso l’Eloft Hotel di Vilnius (T. Ševčenkos 16F) e la galleria d’arte VITKAC Luxurious Department Store di Varsavia (Bracka 9). Si comincia alle 12 con la degustazione guidata, mentre il pomeriggio è riservato al grande walk-around tasting dei Simply Italian Great Wines, dalle ore 14 alle 17.

Il Vino Nobile di Montepulciano Docg è protagonista di un focus esclusivo, con la degustazione guidata dei migliori vini delle aziende del Consorzio. Il wine tasting “Vino Nobile di Montepulciano. L'Energia del Sangiovese in Toscana” è condotto da Gintautas Jasinskas (importatore ed esperto di vini italiani) a Vilnius e dal Master Sommelier Tomasz Kolecki a Varsavia.

«La Lituania» afferma Marina Nedic, Managing Director di IEM, «è la più grande delle tre Repubbliche baltiche e, per la sua posizione geografica, costituisce un ponte naturale verso un mercato più vasto, che include Bielorussia, Polonia orientale, Lettonia, Estonia e Russia. Grazie all’ingresso nell’Unione Europea, inoltre, il mercato lituano è soggetto alle stesse regole vigenti in Italia: un vantaggio in più per chi desidera consolidare la propria presenza nel Paese. L’aumento del Pil ha comportato un incremento del potere d’acquisto dei consumatori lituani; guadagna terreno, di pari passo, il bere consapevole e la domanda di prodotti vinicoli di qualità, in particolare rossi (che coprono il 63% del mercato). La diffusione di enoteche e wine bar contribuisce a “educare” i wine lover locali. Il Bel Paese è fra i principali partner commerciali della Lituania: Italia, Francia e Spagna valgono il 70% dell’import complessivo di vino, che riserva ancora ottime opportunità di crescita anche in fascia premium».

Anche in Polonia la costante crescita economica registrata negli ultimi anni ha aumentato il potere d’acquisto, affermando nuovi modelli di consumo nella classe media, in particolare fra i giovani. Il vino è considerato un prodotto salutare e sofisticato, anche grazie a campagne governative volte a ridurre il consumo di superalcolici.

Con oltre 38 milioni di abitanti la Polonia è il più grande mercato dell’Europa centro-orientale. Il vino è un prodotto quasi esclusivamente importato, per un valore di quasi 200 milioni di euro all’anno. Il 70% delle bottiglie vendute proviene da Italia, Germania, Spagna e Portogallo. L’Italia nel 2016 (gennaio-ottobre) ha registrato la performance migliore, con un aumento del vino importato sia in termini di valore (21,2%) sia in termini di quantità (25,5%), mentre la Germania, pur mantenendo il primo posto tra i fornitori, nello stesso periodo ha visto una diminuzione del -0,7% nella quantità. (dati WineMonitor).

«Il Paese si conferma uno dei mercati europei in maggior espansione», conclude Marina Nedic. «Negli ultimi 10 anni la quantità di vino importato è triplicata. Se i rossi restano la tipologia preferita (54% del mercato), oggi assistiamo anche allo sviluppo di altri trend di consumo, come quello dei vini spumanti, sempre meno “relegati” alle occasioni celebrative. Un comparto in cui l’Italia gioca da protagonista».

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