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Vitignoitalia, è boom di presenze per la XIII edizione del Salone dei Vini e dei Territori Vitivinicoli Italiani

Con oltre 17000 ingressi, +15% sull'anno precedente chiude i battenti Vitignoitalia 2017. E al Napoli Wine Challenge trionfano i vini campani.

Si è chiusa con grande successo e partecipazione la XIII edizione di Vitignoitalia, il Salone dei Vini e dei Territori Vitivinicoli Italiani in scena a Napoli, nei magnifici spazi di Castel dell’Ovo. Per tre giorni Napoli è diventata il centro del mondo vitivinicolo italiano con oltre 200 aziende provenienti dai principali terroir nazionali. 

Sono state circa 1.000 le etichette in degustazione per un pubblico di appassionati e addetti ai lavori che hanno preso parte inoltre ai diversi appuntamenti del fitto programma ad iniziare dall’affascinante mondo dell’aceto balsamico con “La Storia centenaria e la filosofia dell’Acetaia Giusti”: un percorso di degustazione con 7 diverse tipologie, partendo dall’IGP, passando per il DOP, fino al 100 anni, condotto da Guido Nisi, esperto e responsabile dell’Azienda. “Quattro diverse interpretazioni di quello che una volta si chiamava Tocai: Il Friuliano”, sono state invece, a cura di European Sommelier, le degustazioni con i vini di Villa Russiz, Livio Felluga, Vigne di Zamò e Nanonis. Bayer ha presentato il workshop “L’agricoltura di precisione per il futuro del Pianeta. Aziende, produttori, consumatori e Media si incontrano”. 

Spazio anche all’incontro nato in sinergia tra il Festival della Filosofia in Magna Grecia e Vitignoitalia, “Il Vino si fa Filosofia nelle parole di Massimo Donà”: un percorso di “Conoscenza” a cura di Massimo Donà, ordinario di Filosofia teoretica all’Università San Raffaele di Milano, che ha stimolato il piano logico razionale e quello emotivo tramite riflessioni, atmosfere musicali, assaggi del mediterraneo e degustazioni di vino in una miscellanea condotta dall’Antropologa Annalisa di Nuzzo; degustazione di Falerno del Massico Villa Matilde a cura di FISAR. 

Ed infine, il programma dell’ultima giornata di lavori ha previsto, oltre alle centinaia di etichette in degustazione, un focus sul più importante dei vini del Sud, con “Le Varie Sfaccettature del Taurasi”, e sul “Tartufo Nero dell’Irpinia”: il tubero più pregiato in abbinamento con grandi vini campani a cura di Regione Campania e degustazioni affidate ad AIS.

Assegnati i premi della prima edizione del Napoli Wine Challenge. A trionfare sono stati i vini di casa, a dimostrazione degli altissimi standard qualitativi raggiunti dall'enologia campana. La giuria, presieduta da Daniele Cernilli con affianco Luciano Pignataro e un team che ha visto la partecipazione di Chiara Giannotti, Chiara Giorleo, Adele Elisabetta Granieri, Wanda Mann (giornalista statunitense) e Patrick Low (buyer di Singapore), ha premiato per la categoria “Spumanti”, il Caprettone della casa vinicola Setaro; per i bianchi ex aequo tra la Falanghina Benevento IGP 2016 di Castelle e il Campania Fiano IGP 2014 Oi Nì dell'azienda agricola Eduardo Scuotto. Tra i rosati netta affermazione di Piedirosè, Pompeiano Rosato IGP 2016 della cantina Iovine. Durissima la lotta tra i rossi dove a spuntarla è stato il Taurasi 2008 di Calafè. Mentre il primo gradino del podio dei vini da dessert è stato conquistato, con un punteggio medio che ha sfiorato i 92/100, dalla Falanghina passita di Castelle. “Un challenge molto interessante – ha commentato Daniele Cernilli, presidente di giuria – con una giuria variegata, ma che non ha faticato a trovare un linguaggio comune. Il successo delle etichette campane testimonia della crescita di questa regione che ormai da tempo si è attestata tra quelle in grado di esprimere una qualità e una varietà di assoluto valore”.

Proprio con rifermento al carattere commerciale, molto soddisfacente, è stata poi l’esperienza del gruppo dei buyer internazionali selezionati dall'ICE, provenienti da ben 17 Paesi differenti e protagonisti di incontri be to be con le aziende presenti a Vitignoitalia e di educational tour per visitare le aziende agroalimentari del territorio.

Un risultato che come ha tenuto a sottolineare Maurizio Teti, direttore di Vitignoitalia, conferma il posizionamento raggiunto di una manifestazione che può contare su un pubblico di affezionati a cui, di anno in anno, si aggiungono nuovi appassionati. Cospicua ed in aumento anche la presenza di operatori del settore, a dimostrazione di quanto l’evento riesca ad unire in pieno l’aspetto entertainment a quello di business. Fondamentale inoltre la liaison con le istituzioni.

Vitignoitalia si svolge con il patrocinio del Comune di Napoli e in collaborazione con la Regione Campania e Unioncamere Campania.

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