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Ricerca, formazione e assistenza tecnica in agricoltura, l'Uganda “studia” il modello FEM

Delegazione governativa ugandese in visita oggi alla Fondazione Mach con l'obiettivo di mettere a punto una progettualità comune in ambito agricolo, soprattutto per il settore frutticolo.

Una coltivazione "vulcanica" vicino Bwindi, Uganda. Credit Photo Doug Allan
“In agricoltura ricerca, formazione e assistenza tecnica sono fondamentali per lo sviluppo del settore. Siamo qui per studiare il modello organizzativo della Fondazione Edmund Mach e vedere se è replicabile nel nostro contesto economico”. 

Sono le parole del ministro del Nord Uganda, Grace Freedom Kwiyuucwiny, in visita in Trentino con la delegazione governativa composta da rappresentanti politici e parlamentari, guidata da Acav.

Accolta nella sala specchi dal Presidente Andrea Segrè, la delegazione accompagnata dal presidente dell'Acav, Giorgio Boneccher,  ha visitato il complesso scolastico, i laboratori di ricerca e le sedi periferiche del Centro trasferimento tecnologico in valle di Non.

L'obiettivo della visita è mettere a punto una progettualità comune in ambito agricolo per la rivitalizzazione del sistema agricolo ugandese, soprattutto per il settore frutticolo, al fine di passare da una economia di sussistenza ad una economia di mercato.

“La Fondazione mette a disposizione volentieri il suo patrimonio di conoscenze per collaborare in tutto il mondo sulla tematica della sostenibilità, declinata nei suoi tre vettori economico, ambientale e sociale – ha spiegato il presidente, Andrea Segrè-. Puntiamo ad una cooperazione dai risvolti concreti, incentrata sui bisogni dei nostri partner, proponendo quello che per noi è un modello vincente, ovvero il legame stretto con il territorio che ci ospita e la sinergia fra le nostre tre anime: la formazione, la consulenza e la ricerca. Un primo passo potrebbe essere l’organizzazione di summer school specificatamente pensate per le esigenze ugandesi, con uno scambio reciproco di know-how e buone pratiche”.

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