Siglato l'accordo per “La promozione delle reciproche attività sulla sostenibilità nella vitivinicoltura e per la creazione di sinergie”. Galletti: "Il rispetto delle prerogative ambientali elemento di competitività decisivo e irrinunciabile per il mondo vitivinicolo". Rallo: “Passo in avanti nella definizione di un concetto condiviso di sostenibilità per il mondo vitivinicolo”.
Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e Antonio Rallo UIV (Unione Italiana Vini) hanno firmato, in occasione dell’ultimo Vinitaly, un importante accordo rivolto alla promozione congiunta dei valori legati alla sostenibilità delle produzioni vitivinicole italiane.
L’intesa, che avrà una durata minima di due anni, sancisce l’importante collaborazione tra due progetti nazionali che fanno della sostenibilità la loro mission: TERGEO e VIVA, partiti entrambi nel 2011. L'accordo, ha spiegato il presidente di Unione Italiana Vini, rappresenta un decisivo passo in avanti nella definizione di un concetto condiviso di sostenibilità per il mondo vitivinicolo, da un lato UIV riconosce la validità degli indicatori messi a punto dal progetto VIVA per la misurazione degli impatti ambientali, dall’altro, il Ministero dell'Ambiente legittima il lavoro ormai quinquennale di Tergeo, confermando la propedeuticità delle buone prassi e la valenza del suo Comitato Tecnico- Scientifico.
TERGEO
E' un progetto promosso da Unione Italiana Vini che attraverso la condivisione di ricerca teorica e applicata da parte degli attori che a tutti i livelli costituiscono la filiera: le imprese vitivinicole con le loro esigenze, i fornitori con le risposte tecnologiche, la comunità scientifica con le proprie ricerche e sperimentazioni, ha come obiettivo quello di raccogliere, qualificare e divulgare soluzioni innovative, tecnologiche e gestionali per migliorare la sostenibilità delle imprese vitivinicole. Per garantire alle imprese che quello che viene definito e applicato in Tergeo discende da un’attenta valutazione tecnica e scientifica, è stato costituito un Comitato composto da imprese associate a UIV, da ricercatori impegnati in campo viticolo ed enologico e da rappresentanti delle istituzioni, atto a valutare i contenuti proposti dagli aderenti al progetto e a coordinare la redazione di codici di buona prassi e di matrici di autovalutazione delle performance aziendali rispetto alla sostenibilità.
VIVA - Valutazione dell’Impatto della Vitivinicoltura sull’Ambiente
Avviato nel 2011 il progetto nazionale VIVA, mira a migliorare le prestazioni di sostenibilità della filiera vitivinicola attraverso l’analisi di quattro indicatori (Aria, Acqua, Territorio, Vigneto). Gli indicatori sono stati sviluppati sulla base dei principali standard e norme internazionali. La loro applicazione è validata ogni due anni da un ente terzo di certificazione, e consente ai produttori di elaborare effettive strategie per la riduzione degli impatti generati dalle attività aziendali. La fase pilota, che ha visto la partecipazione di alcune grandi aziende vitivinicole italiane, con la collaborazione scientifica del Centro di Ricerca OPERA per l'agricoltura sostenibile dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e il Centro di Competenza Agroinnova dell'Università di Torino, si è conclusa nel 2014 e oggi il progetto è aperto a tutte le aziende vitivinicole nazionali interessate a prendervi parte.
La sostenibilità, ha spiegato il ministro Galletti, è un obiettivo che unisce l'azione per l'ambiente e quella per l'agricoltura di qualità: il rispetto delle prerogative ambientali e' un elemento di competitività decisivo e irrinunciabile per il mondo vitivinicolo.
UIV e Ministero si impegnano quindi a collaborare per condividere le cosiddette "buone pratiche" viticole ed enologiche ed i relativi manuali di uso; a collaborare per promuovere i rispettivi e sinergici programmi di sostenibilità fra i propri associati mediante i propri strumenti operativi e di comunicazione; a costituire insieme Comitati tecnico – scientifici territoriali che si formeranno nell’ambito di specifici programmi territoriali di sostenibilità e a diffondere a livello nazionale, comunitario e internazionale la Linea Guida sulla Sostenibilità nella Vitivinicoltura.
Tutte le attività verranno dettagliate nel Programma di Lavoro che sarà stilato e siglato entro un mese.
L’intesa, che avrà una durata minima di due anni, sancisce l’importante collaborazione tra due progetti nazionali che fanno della sostenibilità la loro mission: TERGEO e VIVA, partiti entrambi nel 2011. L'accordo, ha spiegato il presidente di Unione Italiana Vini, rappresenta un decisivo passo in avanti nella definizione di un concetto condiviso di sostenibilità per il mondo vitivinicolo, da un lato UIV riconosce la validità degli indicatori messi a punto dal progetto VIVA per la misurazione degli impatti ambientali, dall’altro, il Ministero dell'Ambiente legittima il lavoro ormai quinquennale di Tergeo, confermando la propedeuticità delle buone prassi e la valenza del suo Comitato Tecnico- Scientifico.
TERGEO
E' un progetto promosso da Unione Italiana Vini che attraverso la condivisione di ricerca teorica e applicata da parte degli attori che a tutti i livelli costituiscono la filiera: le imprese vitivinicole con le loro esigenze, i fornitori con le risposte tecnologiche, la comunità scientifica con le proprie ricerche e sperimentazioni, ha come obiettivo quello di raccogliere, qualificare e divulgare soluzioni innovative, tecnologiche e gestionali per migliorare la sostenibilità delle imprese vitivinicole. Per garantire alle imprese che quello che viene definito e applicato in Tergeo discende da un’attenta valutazione tecnica e scientifica, è stato costituito un Comitato composto da imprese associate a UIV, da ricercatori impegnati in campo viticolo ed enologico e da rappresentanti delle istituzioni, atto a valutare i contenuti proposti dagli aderenti al progetto e a coordinare la redazione di codici di buona prassi e di matrici di autovalutazione delle performance aziendali rispetto alla sostenibilità.
VIVA - Valutazione dell’Impatto della Vitivinicoltura sull’Ambiente
Avviato nel 2011 il progetto nazionale VIVA, mira a migliorare le prestazioni di sostenibilità della filiera vitivinicola attraverso l’analisi di quattro indicatori (Aria, Acqua, Territorio, Vigneto). Gli indicatori sono stati sviluppati sulla base dei principali standard e norme internazionali. La loro applicazione è validata ogni due anni da un ente terzo di certificazione, e consente ai produttori di elaborare effettive strategie per la riduzione degli impatti generati dalle attività aziendali. La fase pilota, che ha visto la partecipazione di alcune grandi aziende vitivinicole italiane, con la collaborazione scientifica del Centro di Ricerca OPERA per l'agricoltura sostenibile dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e il Centro di Competenza Agroinnova dell'Università di Torino, si è conclusa nel 2014 e oggi il progetto è aperto a tutte le aziende vitivinicole nazionali interessate a prendervi parte.
L’accordo, che già nel 2014 aveva portato alla realizzazione di una linea guida nazionale sulla sostenibilità nella vitivinicoltura, rappresenta il frutto di anni di impegno e collaborazione tra UIV e il Ministero, ha precisato Rallo, concludendo che gli obiettivi che l'Unione si è posta con questa nuova collaborazione ben si configurano con la Strategia di Sviluppo Europea, il cui obiettivo è un progresso sostenibile dove crescita economica, coesione sociale e tutela dell’ambiente, si rafforzano.
La sostenibilità, ha spiegato il ministro Galletti, è un obiettivo che unisce l'azione per l'ambiente e quella per l'agricoltura di qualità: il rispetto delle prerogative ambientali e' un elemento di competitività decisivo e irrinunciabile per il mondo vitivinicolo.
UIV e Ministero si impegnano quindi a collaborare per condividere le cosiddette "buone pratiche" viticole ed enologiche ed i relativi manuali di uso; a collaborare per promuovere i rispettivi e sinergici programmi di sostenibilità fra i propri associati mediante i propri strumenti operativi e di comunicazione; a costituire insieme Comitati tecnico – scientifici territoriali che si formeranno nell’ambito di specifici programmi territoriali di sostenibilità e a diffondere a livello nazionale, comunitario e internazionale la Linea Guida sulla Sostenibilità nella Vitivinicoltura.
Tutte le attività verranno dettagliate nel Programma di Lavoro che sarà stilato e siglato entro un mese.
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