ππ’ππ ππ ππππ‘π πππππππ‘π: raro evento di celebrazione dei 300 anni della morte di Alessandro Scarlatti. Al Conservatorio di Milano giornata di studi e concerto
Alessandro Scarlatti (1660-1725) Γ¨ universalmente considerato uno dei massimi compositori italiani del tardo Barocco e uno dei padri della scuola napoletana d’opera. Nato in Sicilia e attivo tra Roma e Napoli, trasformΓ² in modo decisivo il linguaggio dell’opera e della musica sacra del suo tempo, perfezionando forme come l’aria da capo e introducendo caratteristiche strutturali - ad esempio l’ouverture italiana in tre movimenti - che avranno ripercussioni fino al classicismo. La sua attivitΓ comprende centinaia di cantate, decine di opere, numerosi oratori e composizioni sacre, lasciando un’ereditΓ che ha influenzato generazioni di compositori sia in Italia che in Europa.
In particolare, Scarlatti Γ¨ spesso indicato come figura chiave della tradizione musicale napoletana non solo per la quantitΓ delle sue opere, ma per l’originalitΓ della forma, per la ricchezza armonica e per la capacitΓ di integrare vigore drammatico e raffinata sensibilitΓ vocale e strumentale.
La giornata prende avvio alle ore 10:30 con interventi che spaziano tra musicologia, storia della prassi esecutiva e riflessioni sul lascito artistico: vi interverranno Massimiliano Baggio, Direttore del Conservatorio di Milano, Gianni Fidanza, Guido Olivieri, Mariateresa Dellaborra e altri relatori di spicco. Nel pomeriggio, alle ore 17:00, il programma si conclude con un concerto che propone estratti dall’oratorio Per la SS. TrinitΓ di Scarlatti. Ad arricchire l’esperienza, sarΓ esposto il manoscritto autografo dell’Oratorio per la SS. TrinitΓ , custodito nel Fondo Mascarello Bravi della Biblioteca del Conservatorio, insieme ad altri preziosi documenti originali.
L’oratorio scelto per il concerto di Milano si distingue non solo per l’eleganza della scrittura, ma per la sua concezione profondamente meditativa. La Santissima TrinitΓ , rappresentato per la prima volta a Napoli nel 1715, Γ¨ tra le ultime e piΓΉ enigmatiche opere di Alessandro Scarlatti. Qui il compositore affronta una disputa allegorica tra Fede, Amor Divino, Tempo, Teologia e InfedeltΓ , trasformando un tema teologico complesso in un dramma spirituale di intensa forza espressiva.
Per Scarlatti il mistero non Γ¨ un ostacolo, ma un impulso creativo: la dimensione insondabile della fede diventa suono, costruzione armonica, tensione retorica. Nell’oratorio, la speculazione teologica si fa teatro interiore, sostenuta da una scrittura matura, densa di contrappunti e contrasti timbrici. L’opera, giunta in un’unica copia autografa datata maggio 1715, rappresenta una delle vette del suo pensiero musicale e morale, in cui la complessitΓ dottrinale si traduce in una rara esperienza di bellezza e introspezione. Il fatto che venga presentato qui, in questa occasione, non puΓ² che sottolineare la centralitΓ del compositore nella storia italiana del barocco.
Penso sia importante sottolineare, ancora una volta, questo raro momento di celebrazione dei 300 anni della morte di Alessandro Scarlatti. Così come il 2025 segna il Cinquecentenario della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina, le cui celebrazioni hanno ottenuto grande risonanza, anche Scarlatti avrebbe meritato un riconoscimento di pari intensità .
Vorrei ricordare che in questo scarno quadro celebrativo del compositore, si inserisce il progetto 300 Alessandro Scarlatti, promosso nell’ambito del recupero della tradizione della Scuola Napoletana che da sempre ispira l’attivitΓ dell’Associazione Alessandro Scarlatti - nome scelto da Salvatore Di Giacomo in omaggio al compositore. Il progetto, connesso anche alle celebrazioni per i 2.500 anni di Napoli, vuole rappresentare un’occasione significativa per riportare al centro dell’attenzione nazionale e internazionale la grande cultura musicale partenopea, rinnovando l’interesse per uno dei suoi piΓΉ illustri maestri.
Allo stesso modo in cui le celebrazioni per Palestrina mirano a riscoprire e diffondere l’ereditΓ di colui che si fregiΓ² del titolo di princeps musicae, le iniziative dedicate a Scarlatti invitano a riconoscere nella sua opera una componente vitale della nostra identitΓ musicale: un patrimonio che continua a esprimersi con la stessa forza di invenzione, teatralitΓ e profonditΓ spirituale che ne animava l’origine.
.jpg)
Commenti
Posta un commento