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π‘¨π’Žπ’π’“, 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 π’‡π’Šπ’π’“π’Šπ’—π’‚, il senso di Palestrina per il madrigale: al via la giornata di studi sulla produzione profana del Princeps Musicae

PrenderΓ  il via presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma il convegno "Amor, quando fioriva …", evento di rilievo per la musicologia italiana e internazionale interamente dedicato alla produzione profana di Giovanni Pierluigi da Palestrina. La giornata di studi, promossa dall’Istituto di Bibliografia Musicale e dall’Associazione Culturale Recercare in occasione del cinquecentenario della nascita del compositore, sarΓ  presieduta da Giancarlo Rostirolla.


Si terrΓ  mercoledΓ¬ 22 ottobre, presso la Sala Macchia della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, la giornata di studi dedicata alla produzione profana di Giovanni Pierluigi da Palestrina. Il convegno si focalizzerΓ  sul rapporto del compositore con il madrigale, un genere musicale che, pur meno noto rispetto alla sua vasta produzione sacra, offre importanti chiavi di lettura sull’evoluzione artistica di Palestrina e sulla cultura musicale del Rinascimento italiano. 

Nell’approfondire la musica di Palestrina, molto spesso si tende a trascurare le sue composizioni madrigalistiche, influenzati da una linea di pensiero, ormai superata, che le considera non rappresentative del meglio della sua opera, nΓ© tra i migliori esempi del madrigale cinquecentesco. Questa visione deriva in parte dall’idea che i madrigali di Palestrina estendano o chiarifichino soltanto in minima misura le tecniche fondamentali di quel periodo e, soprattutto, dalla convinzione pedagogica di un tempo che riteneva questo genere troppo complesso e poco familiare per l’educazione musicale degli studenti, a causa delle sue regole sottili e delle numerose eccezioni. 

Tale approccio, volto a semplificare l’insegnamento, limitava perΓ² la comprensione della ricchezza espressiva e delle sfumature stilistiche che i madrigali palestriniani offrono. La pratica di focalizzarsi solo sugli elementi essenziali, utile per un’introduzione alla musica di Palestrina, ha relegato troppo a lungo la sua produzione profana a un ruolo marginale, privando cosΓ¬ la musica rinascimentale di una visione piΓΉ ampia e articolata. Il convegno rappresenta in tal senso un’occasione preziosa per approfondire aspetti meno esplorati della produzione musicale di Palestrina, aprendo nuove prospettive sul suo contributo originale alla musica profana del Cinquecento.

A presiedere il convegno sarΓ  il Prof. Giancarlo Rostirolla, condirettore artistico della Fondazione Giovanni Pierluigi da Palestrina e figura di riferimento per la musicologia contemporanea. Rostirolla Γ¨  noto per il suo contributo fondamentale all’edizione critica delle opere del compositore, un progetto che mira a conciliare rigore filologico e prassi esecutiva storica. Attraverso decenni di ricerca, ha valorizzato le fonti musicali rinascimentali italiane, promuovendo una fruizione consapevole e informata della musica del Princeps Musicae. Al suo fianco, in qualitΓ  di coordinatori, partecipano Marco Angelini, Benedetto Cipriani e Salvatore de Salvo Fattor, studiosi di rilievo che assicureranno un quadro scientifico solido e articolato, integrando fonti storiche e riflessioni critiche.

Tra i relatori si annunciano inoltre contributi di Bianca Maria Antolini, Mario Carrozzo, Galliano Ciliberti, Cosimo Colazzo, Marco Della Sciucca, Maria Luisi, Maria Cristina Paciello, Chiara Pelliccia, Giacomo Sciommeri e Paolo Teodori. Ognuno di questi studiosi porterΓ  un apporto autorevole e specifico, volto a restituire una visione d’insieme della produzione profana di Palestrina, ripercorrendo le radici culturali e artistiche del madrigale e il suo posto nel quadro piΓΉ ampio della musica rinascimentale, con particolare attenzione ai caratteri espressivi e compositivi del periodo.

L’iniziativa gode del patrocinio del Ministero della Cultura, della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e della Fondazione Giovanni Pierluigi da Palestrina, confermando l’importanza scientifica e istituzionale di questa giornata di studi. L’interesse crescente a livello internazionale sugli aspetti profani dell’opera di Palestrina testimonia un ampliamento delle prospettive di ricerca che valorizza non solo la figura sacra, ma anche il compositore versatile e complesso capace di esprimersi attraverso differenti registri artistici e poetici. 

L’incontro nella Biblioteca Nazionale centrale di Roma si presenta dunque come un evento imprescindibile per ricercatori, studiosi e appassionati del Rinascimento musicale, invitando a una rilettura critica della produzione profana palestriniana nel quadro delle Celebrazioni per il cinquecentenario della sua nascita.

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