Dal 25 al 27 giugno l’eccellenza toscana a New York per il Summer Fancy Food Show, una delle maggiori fiere di settore, con espositori provenienti da tutto il mondo.
Il Prosciutto Toscano Dop vola per il terzo anno a New York: dopo il successo delle scorse edizioni, dal 25 al 27 giugno 2017 il Consorzio tornerà al Summer Fancy Food Show, una delle fiere enogastronomiche più importanti al mondo, che si tiene ogni anno al “ The Javits Center”.
Presso lo stand 2504 della Collettiva Toscana, i buyers potranno incontrare il Presidente, il Direttore e i Consorziati del Consorzio Prosciutto Toscano, degustare il prodotto e conoscerne la storia, e informarsi sulle varie fasi della produzione.
Con il Summer Fancy Food Show il Consorzio del Prosciutto Toscano prosegue nell’attività di internazionalizzazione del brand, avviata negli ultimi anni con la partecipazione alle fiere più prestigiose del settore, come Anuga, le edizioni precedenti del Summer Fancy Food e il Sial in Canada che hanno permesso al Consorzio di avvicinare buyers, addetti del settore e consumatori di tutto il mondo.
L’obiettivo è di continuare a spingere l’export, che già oggi rappresenta il 10% del fatturato, e far conoscere qualità e il gusto del Prosciutto Toscano Dop nel mondo.
La storia
La suinicoltura toscana ha origini lontane, contadine e poderali ed il prodotto che ne deriva ha mantenuto fino ad oggi quelle caratteristiche di genuinità, gusto e sapidità che lo elevano a risultati eccellenti. Correva l’anno 1000 quando l’arte della conservazione delle carni suine nella regione Toscana ha avuto il suo consolidamento; in realtà, leggi riguardanti la macellazione del maiale e la conservazione della sua carne si rintracciano già al tempo di Carlo Magno. I contadini toscani nel periodo invernale macellavano il maiale ingrassato con passione per un anno, trasformandolo in salumi destinati al consumo familiare. Questa operazione diventava quasi una festa, in cui genuinità, gusto e sapore raggiungevano livelli di eccellenza. È però intorno al XV secolo, al tempo dei Medici, che la produzione del Prosciutto Toscano viene regolamentata con disposizioni riguardanti l’intero processo produttivo.
Consorzio
Il Consorzio del Prosciutto Toscano nasce nel 1990 con lo scopo di promuovere, valorizzare e tutelare il prodotto sul mercato nazionale ed estero, mantenendo però lo stretto legame con il territorio nel quale si inserisce: la Toscana. Nel 1996 il Prosciutto Toscano ottine l’ambito riconoscimento comunitario della DOP - “Denominazione di Origine Protetta” grazie all’impegno e al rispetto per la tradizione alimentare toscana di tutti i Consorziati, che hanno deciso di aderire con orgoglio alle precise regole stabilite dal Disciplinare di Produzione.
I suini sono scelti solo se nati, allevati e macellati in Toscana e nelle altre regioni limitrofe.Gli animali devono avere almeno 9 mesi di età ed un peso vivo tra i 144 ed i 176 kg. La lavorazione, esclusivamente di cosce fresche (non sono ammesse cosce congelate o sottoposte ad altri trattamenti di mantenimento), è effettuata solo presso prosciuttifici situati in Toscana. La salatura è eseguita a secco con l’impiego di sale, pepe e aromi naturali tipici del territorio toscano. Il sapore che ne deriva è molto caratteristico: un gusto delicato che, arricchito sapientemente da quegli aromi inconfondibili della “toscanità”, hanno reso famoso il Prosciutto Toscano.
Il controllo della produzione è effettuato da un organismo di certificazione autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che verifica il rispetto, da partedi tutti i produttori delle regole previste nel Disciplinare di Produzione. Solo se vengono rispettate le rigide prescrizioni produttive,i prosciutti possono ottenere, dopo una lunga stagionatura, il marchio a fuoco del Consorzio raffigurante la Regione Toscana che contraddistingue il Prosciutto Toscano DOP e ne garantisce la qualità.
Il sapore delicato, il rosso cremisi delle fette, asciutte e magre, il gusto intenso esaltato da una leggera sapidità sono i tratti distintivi di una delle eccellenze dell’enogastronomia toscana. Il sapore e l’aroma lo rendono inimitabile, ma il segreto del successo del Prosciutto Toscano è dato in primo luogo dal clima perfetto per la stagionatura, caratterizzato dalle brezze, venti temperati di terra e di mare che soffiano su un territorio protetto dai venti di tramontana dalla catena degli Appennini. Un gusto delicato ma arricchito sapientemente da quegli aromi inconfondibili della “toscanità”, tipici della sua vegetazione, ricca di lentischi, mirti, ginepri, ingredienti segreti delle ricette dei produttori. Perfetto in abbinamento a pane "sciocco" ovvero rigorosamente non salato e naturalmente, nel pieno rispetto per la tradizione, un buon bicchiere di Chianti.
Il Prosciutto Toscano Dop vola per il terzo anno a New York: dopo il successo delle scorse edizioni, dal 25 al 27 giugno 2017 il Consorzio tornerà al Summer Fancy Food Show, una delle fiere enogastronomiche più importanti al mondo, che si tiene ogni anno al “ The Javits Center”.
Presso lo stand 2504 della Collettiva Toscana, i buyers potranno incontrare il Presidente, il Direttore e i Consorziati del Consorzio Prosciutto Toscano, degustare il prodotto e conoscerne la storia, e informarsi sulle varie fasi della produzione.
Con il Summer Fancy Food Show il Consorzio del Prosciutto Toscano prosegue nell’attività di internazionalizzazione del brand, avviata negli ultimi anni con la partecipazione alle fiere più prestigiose del settore, come Anuga, le edizioni precedenti del Summer Fancy Food e il Sial in Canada che hanno permesso al Consorzio di avvicinare buyers, addetti del settore e consumatori di tutto il mondo.
L’obiettivo è di continuare a spingere l’export, che già oggi rappresenta il 10% del fatturato, e far conoscere qualità e il gusto del Prosciutto Toscano Dop nel mondo.
La storia
La suinicoltura toscana ha origini lontane, contadine e poderali ed il prodotto che ne deriva ha mantenuto fino ad oggi quelle caratteristiche di genuinità, gusto e sapidità che lo elevano a risultati eccellenti. Correva l’anno 1000 quando l’arte della conservazione delle carni suine nella regione Toscana ha avuto il suo consolidamento; in realtà, leggi riguardanti la macellazione del maiale e la conservazione della sua carne si rintracciano già al tempo di Carlo Magno. I contadini toscani nel periodo invernale macellavano il maiale ingrassato con passione per un anno, trasformandolo in salumi destinati al consumo familiare. Questa operazione diventava quasi una festa, in cui genuinità, gusto e sapore raggiungevano livelli di eccellenza. È però intorno al XV secolo, al tempo dei Medici, che la produzione del Prosciutto Toscano viene regolamentata con disposizioni riguardanti l’intero processo produttivo.
Consorzio
Il Consorzio del Prosciutto Toscano nasce nel 1990 con lo scopo di promuovere, valorizzare e tutelare il prodotto sul mercato nazionale ed estero, mantenendo però lo stretto legame con il territorio nel quale si inserisce: la Toscana. Nel 1996 il Prosciutto Toscano ottine l’ambito riconoscimento comunitario della DOP - “Denominazione di Origine Protetta” grazie all’impegno e al rispetto per la tradizione alimentare toscana di tutti i Consorziati, che hanno deciso di aderire con orgoglio alle precise regole stabilite dal Disciplinare di Produzione.
I suini sono scelti solo se nati, allevati e macellati in Toscana e nelle altre regioni limitrofe.Gli animali devono avere almeno 9 mesi di età ed un peso vivo tra i 144 ed i 176 kg. La lavorazione, esclusivamente di cosce fresche (non sono ammesse cosce congelate o sottoposte ad altri trattamenti di mantenimento), è effettuata solo presso prosciuttifici situati in Toscana. La salatura è eseguita a secco con l’impiego di sale, pepe e aromi naturali tipici del territorio toscano. Il sapore che ne deriva è molto caratteristico: un gusto delicato che, arricchito sapientemente da quegli aromi inconfondibili della “toscanità”, hanno reso famoso il Prosciutto Toscano.
Il controllo della produzione è effettuato da un organismo di certificazione autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che verifica il rispetto, da partedi tutti i produttori delle regole previste nel Disciplinare di Produzione. Solo se vengono rispettate le rigide prescrizioni produttive,i prosciutti possono ottenere, dopo una lunga stagionatura, il marchio a fuoco del Consorzio raffigurante la Regione Toscana che contraddistingue il Prosciutto Toscano DOP e ne garantisce la qualità.
Il sapore delicato, il rosso cremisi delle fette, asciutte e magre, il gusto intenso esaltato da una leggera sapidità sono i tratti distintivi di una delle eccellenze dell’enogastronomia toscana. Il sapore e l’aroma lo rendono inimitabile, ma il segreto del successo del Prosciutto Toscano è dato in primo luogo dal clima perfetto per la stagionatura, caratterizzato dalle brezze, venti temperati di terra e di mare che soffiano su un territorio protetto dai venti di tramontana dalla catena degli Appennini. Un gusto delicato ma arricchito sapientemente da quegli aromi inconfondibili della “toscanità”, tipici della sua vegetazione, ricca di lentischi, mirti, ginepri, ingredienti segreti delle ricette dei produttori. Perfetto in abbinamento a pane "sciocco" ovvero rigorosamente non salato e naturalmente, nel pieno rispetto per la tradizione, un buon bicchiere di Chianti.
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