CREA, progetto Terravita: Biodiversità, Territorio e Nutrizione per rilanciare l’agro-alimentare Italiano
Il convegno conclusivo giovedì 8 giugno a Roma.
A tavola oggi, non si mangia soltanto, ma si gustano territori e culture, si tutela la salute e si aiuta l’ambiente. Il progetto TERRAVITA, coordinato dal CREA con il suo Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione e finanziato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ha inteso valorizzare prodotti agroalimentari da aree di particolare sensibilità ambientale come parchi e aree naturali e montane, attraverso un innovativo approccio multidisciplinare che coniuga biodiversità, territorio e nutrizione.
Proprio per garantire il più ampio ventaglio di competenze hanno partecipato oltre al CREA (Centri Ricerca di Cerealicoltura e Politiche e Bioeconomia), le Università di Bologna (Dipartimento Scienze Mediche e Veterinarie), Palermo (Dipartimento di Energia, Ingegneria dell’Informazione e Modelli Matematici), Tuscia (Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche), Sapienza (Laboratori IRS del Dipartimento di Fisica). Senza dimenticare, poi, il contributo di associazioni, aziende agricole, consorzi, enti locali.
I risultati saranno presentati giovedì 8 giugno, a partire dalle 9 a Roma, presso il Centro Congressi Cavour. I prodotti selezionati sono stati studiati sotto 3 profili: quello nutrizionale, ossia la composizione chimico-nutrizionale e le potenzialità salutistiche per il consumatore; quello economico, cioè la verifica della sostenibilità economica di talune attività agricole; e infine, quello ambientale, ovvero la valutazione dell’impatto energetico-ambientale di alcune tipologie di prodotti presi come modelli sperimentali.
Nell’ambito del progetto sono state studiate alcune materie prime e prodotti finiti provenienti da varie aree geografiche italiane, caratterizzate da un forte legame con il territorio di provenienza.
Per i prodotti ortofrutticoli sono state studiate le peculiarità nutrizionali e salutistiche, strettamente legate alle condizioni agronomiche e pedoclimatiche di produzione.
Per la valorizzazione di leguminose tradizionali ed ecotipi locali sono stati individuati specifici marcatori di qualità nutrizionale e tecnologica.
Per i prodotti olivicoli, lo studio è stato finalizzato alla caratterizzazione e valorizzazione di oli monovarietali di pregio, prodotti da cultivar di olivo minori, valutando l’influenza di alcuni fattori esterni e tecnologici sulle potenzialità qualitative espresse dalle cultivar, con particolare attenzione alla presenza di composti fenolici.
Per i prodotti cerealicoli, oltre allo studio chimico-tecnologico e nutrizionale di frumento, mais, orzo, riso, pane e pasta, sono state definite le proprietà tecnologiche e nutrizionali di antiche varietà locali siciliane.
Per i prodotti lattiero caseari, oltre agli aspetti chimici ed alla caratterizzazione nutrizionale di formaggi tipici del territorio, sono stati studiati aspetti produttivi e di salubrità del latte e dei formaggi derivati, legati all’alimentazione degli animali.
Per caratterizzare alcuni prodotti di particolare pregio, considerati espressione delle biodiversità regionale, quali le pere San Giovanni, il frumento Solina e Ruscia, gli oli extravergine di oliva monovarietali, sono state effettuate anche indagini molecolari.
Il pane di Monreale e la provola delle Madonie sono stati scelti come modelli sperimentali per lo studio dell’impronta energetico-ambientale, della sostenibilità socio-economica e della caratterizzazione chimico-nutrizionale.
Inoltre, una specifica linea di ricerca è stata focalizzata sull’analisi delle evoluzioni demografiche, economiche e produttive e nel contempo sugli effetti dell’alimentazione su un gruppo di residenti in alcuni comuni del Parco Nazionale della Majella.
“I risultati ottenuti da TERRAVITA – afferma Angela Polito, la ricercatrice CREA che ha coordinato il progetto – oltre a costituire nuove conoscenze scientifiche sulle varietà di specie vegetali e animali autoctone, in aree di interesse ambientale, e sui loro potenziali effetti salutistici, sono indicazioni strategiche per migliorare la competitività delle produzioni locali, caratterizzandole grazie alle loro qualità e peculiarità, nonché alla loro eco-sostenibilità, con indubbi vantaggi di tipo economico e sociale per il territorio da cui oggi, invece, rischiano di scomparire”.
PROGRAMMA
9.00-9.30
Registrazione
9.30-10.15
Saluti istituzionali
Il progetto Biodiversità, Territorio e Nutrizione: la sostenibilità dell’agro-alimentare italiano.
Angela Polito Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione
La sostenibilità degli alimenti tra tradizione e innovazione.
Andrea Marchini (Università di Perugia)
10.45-11.15
I Sessione: Qualità delle produzioni locali (prima parte)
Moderatore: Giuseppe Maiani (Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione)
La qualità degli antichi grani siciliani, tra miti e ricerca scientifica
Massimo Palumbo (Crea - Centro di ricerca Cerealicoltura e Colture industriali)
Cereali da riscoprire. Contributo alla tutela della biodiversità
Rita Acquistucci (Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione)
Studio in “vitro” e in “vivo” di una dieta arricchita con alimenti a base di grano Solina di derivazione abruzzese.
Nicolò Merendino (Università La Tuscia, Viterbo)
Discussione
11.15-11.45
Pausa Caffè
11.45 -13.30
II Sessione: Qualità delle produzioni locali (seconda parte)
Moderatore: Andrea Marchini (Università di Perugia)
La biodiversità dell’agroalimentare italiano: il valore nutrizionale di varietà locali ortofrutticole.
Elena Azzini (Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione)
L’olio extravergine di oliva monovarietale come garanzia di qualità: caratteristiche chimiche e nutrizionali dell’olio prodotto da 25 cultivar di olivo tipiche del sistema agroalimentare italiano.
Gianni Pastore (Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione)
Caratterizzazione molecolare di alcuni prodotti tipici italiani delle specie Pyrus communis, Triticum durum, Triticum aestivum, e Olea europaea.
Sabrina Lucchetti (Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione)
Valorizzazione nutrizionale e tecnologica di ecotipi locali di leguminose ad elevata sostenibilità ambientale.
Marina Carbonaro (Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione)
Formaggi del territorio: aspetti chimici e caratteristiche nutrizionali.
Pamela Manzi (Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione)
Formaggi del territorio: aspetti produttivi e di salubrità.
Andrea Formigoni, Andrea Serraino (Università Di Bologna)
Discussione
13.30-15.00
Pausa Pranzo
15.00-16.30
III Sessione: Sostenibilità ambientale ed economica e impatto sul consumatore: un approccio integrato
Moderatore: Alessandro Monteleone (Crea - Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia)
Impatti energetico-ambientali (e carbon footprint) del settore agroalimentare: il caso studio di tre prodotti siciliani.
Maurizio Cellura (Università di Palermo)
Sostenibilità delle produzioni agroalimentari territoriali: l’analisi di 3 casi studio.
Patrizia Borsotto (Crea - Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia)
Produzioni locali, tradizioni, e vitalità dei territori rurali del Parco Nazionale della Majella.
Milena Verrascina (Crea - Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia)
Stato di nutrizione e stile di vita ai tempi della globalizzazione: la realtà rurale abruzzese del Parco Nazionale della Majella.
Federica Intorre (Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione)
Discussione
Conclusioni generali del progetto.
Angela Polito (Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione)
A tavola oggi, non si mangia soltanto, ma si gustano territori e culture, si tutela la salute e si aiuta l’ambiente. Il progetto TERRAVITA, coordinato dal CREA con il suo Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione e finanziato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ha inteso valorizzare prodotti agroalimentari da aree di particolare sensibilità ambientale come parchi e aree naturali e montane, attraverso un innovativo approccio multidisciplinare che coniuga biodiversità, territorio e nutrizione.
Proprio per garantire il più ampio ventaglio di competenze hanno partecipato oltre al CREA (Centri Ricerca di Cerealicoltura e Politiche e Bioeconomia), le Università di Bologna (Dipartimento Scienze Mediche e Veterinarie), Palermo (Dipartimento di Energia, Ingegneria dell’Informazione e Modelli Matematici), Tuscia (Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche), Sapienza (Laboratori IRS del Dipartimento di Fisica). Senza dimenticare, poi, il contributo di associazioni, aziende agricole, consorzi, enti locali.
I risultati saranno presentati giovedì 8 giugno, a partire dalle 9 a Roma, presso il Centro Congressi Cavour. I prodotti selezionati sono stati studiati sotto 3 profili: quello nutrizionale, ossia la composizione chimico-nutrizionale e le potenzialità salutistiche per il consumatore; quello economico, cioè la verifica della sostenibilità economica di talune attività agricole; e infine, quello ambientale, ovvero la valutazione dell’impatto energetico-ambientale di alcune tipologie di prodotti presi come modelli sperimentali.
Nell’ambito del progetto sono state studiate alcune materie prime e prodotti finiti provenienti da varie aree geografiche italiane, caratterizzate da un forte legame con il territorio di provenienza.
Per i prodotti ortofrutticoli sono state studiate le peculiarità nutrizionali e salutistiche, strettamente legate alle condizioni agronomiche e pedoclimatiche di produzione.
Per la valorizzazione di leguminose tradizionali ed ecotipi locali sono stati individuati specifici marcatori di qualità nutrizionale e tecnologica.
Per i prodotti olivicoli, lo studio è stato finalizzato alla caratterizzazione e valorizzazione di oli monovarietali di pregio, prodotti da cultivar di olivo minori, valutando l’influenza di alcuni fattori esterni e tecnologici sulle potenzialità qualitative espresse dalle cultivar, con particolare attenzione alla presenza di composti fenolici.
Per i prodotti cerealicoli, oltre allo studio chimico-tecnologico e nutrizionale di frumento, mais, orzo, riso, pane e pasta, sono state definite le proprietà tecnologiche e nutrizionali di antiche varietà locali siciliane.
Per i prodotti lattiero caseari, oltre agli aspetti chimici ed alla caratterizzazione nutrizionale di formaggi tipici del territorio, sono stati studiati aspetti produttivi e di salubrità del latte e dei formaggi derivati, legati all’alimentazione degli animali.
Per caratterizzare alcuni prodotti di particolare pregio, considerati espressione delle biodiversità regionale, quali le pere San Giovanni, il frumento Solina e Ruscia, gli oli extravergine di oliva monovarietali, sono state effettuate anche indagini molecolari.
Il pane di Monreale e la provola delle Madonie sono stati scelti come modelli sperimentali per lo studio dell’impronta energetico-ambientale, della sostenibilità socio-economica e della caratterizzazione chimico-nutrizionale.
Inoltre, una specifica linea di ricerca è stata focalizzata sull’analisi delle evoluzioni demografiche, economiche e produttive e nel contempo sugli effetti dell’alimentazione su un gruppo di residenti in alcuni comuni del Parco Nazionale della Majella.
“I risultati ottenuti da TERRAVITA – afferma Angela Polito, la ricercatrice CREA che ha coordinato il progetto – oltre a costituire nuove conoscenze scientifiche sulle varietà di specie vegetali e animali autoctone, in aree di interesse ambientale, e sui loro potenziali effetti salutistici, sono indicazioni strategiche per migliorare la competitività delle produzioni locali, caratterizzandole grazie alle loro qualità e peculiarità, nonché alla loro eco-sostenibilità, con indubbi vantaggi di tipo economico e sociale per il territorio da cui oggi, invece, rischiano di scomparire”.
PROGRAMMA
9.00-9.30
Registrazione
9.30-10.15
Saluti istituzionali
Il progetto Biodiversità, Territorio e Nutrizione: la sostenibilità dell’agro-alimentare italiano.
Angela Polito Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione
La sostenibilità degli alimenti tra tradizione e innovazione.
Andrea Marchini (Università di Perugia)
10.45-11.15
I Sessione: Qualità delle produzioni locali (prima parte)
Moderatore: Giuseppe Maiani (Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione)
La qualità degli antichi grani siciliani, tra miti e ricerca scientifica
Massimo Palumbo (Crea - Centro di ricerca Cerealicoltura e Colture industriali)
Cereali da riscoprire. Contributo alla tutela della biodiversità
Rita Acquistucci (Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione)
Studio in “vitro” e in “vivo” di una dieta arricchita con alimenti a base di grano Solina di derivazione abruzzese.
Nicolò Merendino (Università La Tuscia, Viterbo)
Discussione
11.15-11.45
Pausa Caffè
11.45 -13.30
II Sessione: Qualità delle produzioni locali (seconda parte)
Moderatore: Andrea Marchini (Università di Perugia)
La biodiversità dell’agroalimentare italiano: il valore nutrizionale di varietà locali ortofrutticole.
Elena Azzini (Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione)
L’olio extravergine di oliva monovarietale come garanzia di qualità: caratteristiche chimiche e nutrizionali dell’olio prodotto da 25 cultivar di olivo tipiche del sistema agroalimentare italiano.
Gianni Pastore (Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione)
Caratterizzazione molecolare di alcuni prodotti tipici italiani delle specie Pyrus communis, Triticum durum, Triticum aestivum, e Olea europaea.
Sabrina Lucchetti (Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione)
Valorizzazione nutrizionale e tecnologica di ecotipi locali di leguminose ad elevata sostenibilità ambientale.
Marina Carbonaro (Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione)
Formaggi del territorio: aspetti chimici e caratteristiche nutrizionali.
Pamela Manzi (Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione)
Formaggi del territorio: aspetti produttivi e di salubrità.
Andrea Formigoni, Andrea Serraino (Università Di Bologna)
Discussione
13.30-15.00
Pausa Pranzo
15.00-16.30
III Sessione: Sostenibilità ambientale ed economica e impatto sul consumatore: un approccio integrato
Moderatore: Alessandro Monteleone (Crea - Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia)
Impatti energetico-ambientali (e carbon footprint) del settore agroalimentare: il caso studio di tre prodotti siciliani.
Maurizio Cellura (Università di Palermo)
Sostenibilità delle produzioni agroalimentari territoriali: l’analisi di 3 casi studio.
Patrizia Borsotto (Crea - Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia)
Produzioni locali, tradizioni, e vitalità dei territori rurali del Parco Nazionale della Majella.
Milena Verrascina (Crea - Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia)
Stato di nutrizione e stile di vita ai tempi della globalizzazione: la realtà rurale abruzzese del Parco Nazionale della Majella.
Federica Intorre (Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione)
Discussione
Conclusioni generali del progetto.
Angela Polito (Crea - Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione)
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