Eventi. Vini di Montagna, Müller Thurgau: al via la Rassegna Internazionale per celebrare il vitigno simbolo della Valle di Cembra
Al via la 31ma edizione della Rassegna Internazionale Müller Thurgau: Vino di Montagna, in programma dal 28 giugno al primo luglio in Valle di Cembra.
La rassegna vuole rappresentare un’occasione non solo per valorizzare il vitigno simbolo della Valle di Cembra e metterlo a confronto con le produzioni provenienti da altre zone dell’arco alpino, grazie al Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau, ma anche per affrontare tematiche che in vario modo intersecano lo sfaccettato mondo del vino e promuovere una cultura legata ad agricoltura, enologia, storia e tradizioni del territorio.
L’appuntamento fa parte del calendario delle #trentinowinefest ed è organizzato dal Comitato Mostra Valle di Cembra con il supporto della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione e coordinamento della manifestazioni enologiche provinciali. La rassegna vuole rappresentare un’occasione non solo per valorizzare il vitigno simbolo della Valle di Cembra e metterlo a confronto con le produzioni provenienti da altre zone dell’arco alpino, grazie al Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau, ma anche per affrontare tematiche che in vario modo intersecano lo sfaccettato mondo del vino e promuovere una cultura legata ad agricoltura, enologia, storia e tradizioni del territorio.
Programma e singoli eventi
Nel corso della quattro giorni cembrana, alle degustazioni di Müller Thurgau si alterneranno incontri di approfondimento come quello di sabato 30 giugno, alle ore 11.00, presso la Biblioteca di Cembra, dal titolo “L’emigrazione in un bicchiere di vino“, condotto dalla dottoressa Flavia Cristaldi dell’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con l’Ufficio Emigrazione della Provincia Autonoma di Trento, con l’Associazione Trentini nel Mondo e con l’Unione Famiglie Trentine all’Estero. Un dibattito nell’ambito del quale si analizzeranno la storia dell’emigrazione trentina e l’esportazione della cultura agricola tradizionale di questi luoghi all’estero, che avrà anche l’obiettivo di annunciare l’imminente Festa dell’Emigrazione, quest’anno è in programma proprio in Valle di Cembra, a Grumes di Altavalle.
Sempre sabato 30 giugno alle ore 17, presso il suggestivo scenario della Vigna delle Forche di Cembra, in programma una degustazione guidata* dei vini tipici della Valle e di alcune aziende dei Trentini del Mondo, condotta da Gianni Fabrizio, curatore della Guida Vini del Gambero Rosso.
Alle ore 20, lungo il viale principale della cittadina, sarà invece la volta della cena benefica a favore di San Patrignano*, realizzata con prodotti a km zero dalla chef Giorgia Piffer del ristorante Maso Franch e organizzata con la collaborazione del presidio territoriale della comunità di recupero. Nel corso della serata, le 5 portate saranno abbinate a vini della Valle di Cembra e di San Patrignano, e vi sarà uno spazio espositivo dedicato ai manufatti, a dimostrazione della grandissima qualità dei prodotti artigianali realizzati all’interno della comunità, segno tangibile del lavoro quotidianamente svolto da chi ha deciso di intraprendere questo importante percorso di cura.
“Siamo davvero orgogliosi – commenta Mattia Clementi, Presidente della manifestazione – di queste significative collaborazioni, poiché ci consentono di offrire alla nostra comunità e a chi ci verrà a trovare da fuori in questi quattro giorni diversi e interessanti spunti di riflessione dando al contempo un ulteriore valore aggiunto alla nostra manifestazione“.
* Per entrambi gli appuntamenti i posti sono limitati.
Per info sui costi e prenotazioni, consultare il programma della manifestazione sul sito www.mostramullerthurgau.it
La storia dell'evento
Durante la seconda metà degli anni Ottanta, nell’ambito della festa che ogni estate veniva dedicata al Müller Thurgau, il Club 3P di Cembra cominciò ad esprimere l’esigenza di un confronto e di una riflessione approfondita sulle sorti di un vino che era allora in ascesa sul territorio locale, ma che rimaneva per lo più una presenza poco qualificata e poco nota, anzi a volte confusa con analoghe produzioni dell’area tedesca (Sylvaner). Da quei primi scambi d’opinione, prese corpo l’ipotesi della Mostra su impulso e in virtù dell’intraprendenza di un gruppo di giovani agricoltori locali, fra i quali si distinse Fausto Peratoner. Da “Mostra locale” divenne “Rassegna dei Müller Thurgau dell’Arco Alpino”. Allora, oltre che in Valle di Cembra, dove era diffuso nelle zone più elevate, il Müller Thurgau si coltivava nella Valle del Sarca, in Vallagarina, in Valsugana e in altre aree più circoscritte di media o alta collina. Nel contempo c'era la necessità di confrontare il vino Müller Thurgau della Valle di Cembra con quelli di altre zone del Trentino o regioni italiane, ma soprattutto di Paesi Europei nei quali il vitigno era coltivato da molti anni sta alla base del cambiamento di denominazione dell’evento. Questa finalità mirata al confronto nazionale ed internazionale di vini Müller Thurgau di diversa provenienza geografica è rimasta inalterata sino ad oggi.
Il contributo della Rassegna alla conoscenza del vino Müller Thurgau in ambito nazionale è risultato determinante, ma va sottolineato il processo attraverso il quale la riflessione sul territorio ha condotto nei vari anni al progetto di zonazione, allo sviluppo dell’offerta enoturistica, al Parco rurale e al patto territoriale della Valle di Cembra, primo patto in Trentino. Contemporaneamente, la Rassegna ha promosso occasioni di studio attorno ai temi del vino e della realtà locale attraverso una serie d’incontri tecnici e di convegni volti alla comprensione delle potenzialità del Müller Thurgau.
L’apporto di personaggi illustri e competenti ai convegni promossi ogni anno da un instancabile comitato promotore e dal Presidente Bruno Pilzer che dal 2001 al 2015 è succeduto a Fausto Peratoner, ha contribuito efficacemente a migliorare la tecnica di coltivazione del vitigno Müller Thurgau e la vinificazione dell’uva da esso prodotta.
Dal 2015 un nuovo Comitato formato da uno staff di appassionati collaboratori, in grande parte appartenenti alle “nuove generazioni” e guidato dal giovane enologo Mattia Clementi, fanno emergere spunti di rinnovamento a livello territoriale ma anche di commercializzazione del vino Müller Thurgau. Notevole è stata pure la sollecitazione ad intensificare l’enoturismo e la valorizzazione del Müller Thurgau abbinato alla gastronomia locale e al turismo grazie al contributo del locale ufficio A.p.T..
Il territorio e la viticoltura
La contiguità tra paesaggio fisico e paesaggio umano in Valle di Cembra costituisce un unicum geografico altrove difficilmente riscontrabile. Laddove termina il lavoro della natura inizia quello poco diverso dell’uomo. Salendo dalla piana dell’Adige, a nord di Trento, dopo un dislivello di circa 250 metri, la vista scopre un naturale anfiteatro tutto a gradoni e terrazzi, una teoria infinita di vigneti ‘a pergola’ che dalla montagna scende sino a lambire le acque del torrente Avisio. I gradoni di coltura sono tutti sostenuti da muri a secco, pietre su pietre di porfido rosso: un’intelligenza della forma dettata dall’esperienza e dalla necessità che ha fatto parlare, a ragione, di un’agricoltura eroica. Una tradizione, quella vitivinicola, che in Valle di Cembra affonda le proprie radici in epoche storiche remote, come dimostra il ritrovamento della Situla, una secchia in bronzo risalente all’inizio della Seconda Età del Ferro, in piena fioritura della cultura retica di Fritzens-Sanzeno.
I terrazzi coltivati a vigneto sono oltre che un’emergenza di tipo ambientale anche un’importante risorsa economica. Operano in valle numerose cantine vitivinicole e distillerie assai rinomate. La coltivazione del vigneto è spesso una fonte integrativa di reddito per piccoli coltivatori, occupati normalmente in altri settori economici, quali l’estrazione, la lavorazione e la messa in posa del porfido, l’artigianato, il turismo rurale. Fra i vini che si producono annualmente in Valle di Cembra ricordiamo la Schiava, la Nosiola, il Gewürztraminer, il Riesling Renano, lo Chardonnay ed il Pinot Nero (questi ultimi sia per la produzione di vino fermo che per spumanti metodo classico). Ma è il Müller Thurgau il vero protagonista della viticoltura cembrana.
La rassegna vuole rappresentare un’occasione non solo per valorizzare il vitigno simbolo della Valle di Cembra e metterlo a confronto con le produzioni provenienti da altre zone dell’arco alpino, grazie al Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau, ma anche per affrontare tematiche che in vario modo intersecano lo sfaccettato mondo del vino e promuovere una cultura legata ad agricoltura, enologia, storia e tradizioni del territorio.
L’appuntamento fa parte del calendario delle #trentinowinefest ed è organizzato dal Comitato Mostra Valle di Cembra con il supporto della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione e coordinamento della manifestazioni enologiche provinciali. La rassegna vuole rappresentare un’occasione non solo per valorizzare il vitigno simbolo della Valle di Cembra e metterlo a confronto con le produzioni provenienti da altre zone dell’arco alpino, grazie al Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau, ma anche per affrontare tematiche che in vario modo intersecano lo sfaccettato mondo del vino e promuovere una cultura legata ad agricoltura, enologia, storia e tradizioni del territorio.
Programma e singoli eventi
Nel corso della quattro giorni cembrana, alle degustazioni di Müller Thurgau si alterneranno incontri di approfondimento come quello di sabato 30 giugno, alle ore 11.00, presso la Biblioteca di Cembra, dal titolo “L’emigrazione in un bicchiere di vino“, condotto dalla dottoressa Flavia Cristaldi dell’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con l’Ufficio Emigrazione della Provincia Autonoma di Trento, con l’Associazione Trentini nel Mondo e con l’Unione Famiglie Trentine all’Estero. Un dibattito nell’ambito del quale si analizzeranno la storia dell’emigrazione trentina e l’esportazione della cultura agricola tradizionale di questi luoghi all’estero, che avrà anche l’obiettivo di annunciare l’imminente Festa dell’Emigrazione, quest’anno è in programma proprio in Valle di Cembra, a Grumes di Altavalle.
Sempre sabato 30 giugno alle ore 17, presso il suggestivo scenario della Vigna delle Forche di Cembra, in programma una degustazione guidata* dei vini tipici della Valle e di alcune aziende dei Trentini del Mondo, condotta da Gianni Fabrizio, curatore della Guida Vini del Gambero Rosso.
Alle ore 20, lungo il viale principale della cittadina, sarà invece la volta della cena benefica a favore di San Patrignano*, realizzata con prodotti a km zero dalla chef Giorgia Piffer del ristorante Maso Franch e organizzata con la collaborazione del presidio territoriale della comunità di recupero. Nel corso della serata, le 5 portate saranno abbinate a vini della Valle di Cembra e di San Patrignano, e vi sarà uno spazio espositivo dedicato ai manufatti, a dimostrazione della grandissima qualità dei prodotti artigianali realizzati all’interno della comunità, segno tangibile del lavoro quotidianamente svolto da chi ha deciso di intraprendere questo importante percorso di cura.
“Siamo davvero orgogliosi – commenta Mattia Clementi, Presidente della manifestazione – di queste significative collaborazioni, poiché ci consentono di offrire alla nostra comunità e a chi ci verrà a trovare da fuori in questi quattro giorni diversi e interessanti spunti di riflessione dando al contempo un ulteriore valore aggiunto alla nostra manifestazione“.
* Per entrambi gli appuntamenti i posti sono limitati.
Per info sui costi e prenotazioni, consultare il programma della manifestazione sul sito www.mostramullerthurgau.it
La storia dell'evento
Durante la seconda metà degli anni Ottanta, nell’ambito della festa che ogni estate veniva dedicata al Müller Thurgau, il Club 3P di Cembra cominciò ad esprimere l’esigenza di un confronto e di una riflessione approfondita sulle sorti di un vino che era allora in ascesa sul territorio locale, ma che rimaneva per lo più una presenza poco qualificata e poco nota, anzi a volte confusa con analoghe produzioni dell’area tedesca (Sylvaner). Da quei primi scambi d’opinione, prese corpo l’ipotesi della Mostra su impulso e in virtù dell’intraprendenza di un gruppo di giovani agricoltori locali, fra i quali si distinse Fausto Peratoner. Da “Mostra locale” divenne “Rassegna dei Müller Thurgau dell’Arco Alpino”. Allora, oltre che in Valle di Cembra, dove era diffuso nelle zone più elevate, il Müller Thurgau si coltivava nella Valle del Sarca, in Vallagarina, in Valsugana e in altre aree più circoscritte di media o alta collina. Nel contempo c'era la necessità di confrontare il vino Müller Thurgau della Valle di Cembra con quelli di altre zone del Trentino o regioni italiane, ma soprattutto di Paesi Europei nei quali il vitigno era coltivato da molti anni sta alla base del cambiamento di denominazione dell’evento. Questa finalità mirata al confronto nazionale ed internazionale di vini Müller Thurgau di diversa provenienza geografica è rimasta inalterata sino ad oggi.
Il contributo della Rassegna alla conoscenza del vino Müller Thurgau in ambito nazionale è risultato determinante, ma va sottolineato il processo attraverso il quale la riflessione sul territorio ha condotto nei vari anni al progetto di zonazione, allo sviluppo dell’offerta enoturistica, al Parco rurale e al patto territoriale della Valle di Cembra, primo patto in Trentino. Contemporaneamente, la Rassegna ha promosso occasioni di studio attorno ai temi del vino e della realtà locale attraverso una serie d’incontri tecnici e di convegni volti alla comprensione delle potenzialità del Müller Thurgau.
L’apporto di personaggi illustri e competenti ai convegni promossi ogni anno da un instancabile comitato promotore e dal Presidente Bruno Pilzer che dal 2001 al 2015 è succeduto a Fausto Peratoner, ha contribuito efficacemente a migliorare la tecnica di coltivazione del vitigno Müller Thurgau e la vinificazione dell’uva da esso prodotta.
Dal 2015 un nuovo Comitato formato da uno staff di appassionati collaboratori, in grande parte appartenenti alle “nuove generazioni” e guidato dal giovane enologo Mattia Clementi, fanno emergere spunti di rinnovamento a livello territoriale ma anche di commercializzazione del vino Müller Thurgau. Notevole è stata pure la sollecitazione ad intensificare l’enoturismo e la valorizzazione del Müller Thurgau abbinato alla gastronomia locale e al turismo grazie al contributo del locale ufficio A.p.T..
Il territorio e la viticoltura
La contiguità tra paesaggio fisico e paesaggio umano in Valle di Cembra costituisce un unicum geografico altrove difficilmente riscontrabile. Laddove termina il lavoro della natura inizia quello poco diverso dell’uomo. Salendo dalla piana dell’Adige, a nord di Trento, dopo un dislivello di circa 250 metri, la vista scopre un naturale anfiteatro tutto a gradoni e terrazzi, una teoria infinita di vigneti ‘a pergola’ che dalla montagna scende sino a lambire le acque del torrente Avisio. I gradoni di coltura sono tutti sostenuti da muri a secco, pietre su pietre di porfido rosso: un’intelligenza della forma dettata dall’esperienza e dalla necessità che ha fatto parlare, a ragione, di un’agricoltura eroica. Una tradizione, quella vitivinicola, che in Valle di Cembra affonda le proprie radici in epoche storiche remote, come dimostra il ritrovamento della Situla, una secchia in bronzo risalente all’inizio della Seconda Età del Ferro, in piena fioritura della cultura retica di Fritzens-Sanzeno.
I terrazzi coltivati a vigneto sono oltre che un’emergenza di tipo ambientale anche un’importante risorsa economica. Operano in valle numerose cantine vitivinicole e distillerie assai rinomate. La coltivazione del vigneto è spesso una fonte integrativa di reddito per piccoli coltivatori, occupati normalmente in altri settori economici, quali l’estrazione, la lavorazione e la messa in posa del porfido, l’artigianato, il turismo rurale. Fra i vini che si producono annualmente in Valle di Cembra ricordiamo la Schiava, la Nosiola, il Gewürztraminer, il Riesling Renano, lo Chardonnay ed il Pinot Nero (questi ultimi sia per la produzione di vino fermo che per spumanti metodo classico). Ma è il Müller Thurgau il vero protagonista della viticoltura cembrana.
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