Passa ai contenuti principali

Vino e territori, l'Abruzzo e il Trebbiano firmato Marramiero. Altare, quando il lavoro è una filosofia di vita

L'Abruzzo è terra d'elezione per il Trebbiano. La secolare presenza ed il particolare equilibro che questo vitigno ha trovato in specifiche aree della regione lo hanno differenziato con una specifica varietà denominata Trebbiano Abruzzese in passato spessa confusa con il Bombino. Le sue uve, da un attento lavoro in vigna ed in cantina, regalano vini di grande eleganza, struttura e longevità.




“Vi invito a non tradire mai il Lavoro, ma, da qualunque parte esso venga, a desiderarlo ed amarlo, perché in esso si trova, e se si perde si ritrova, Fiducia, Serenità e Benessere”. Questa frase racchiude lo spirito di chi ha saputo fare del lavoro la sua filosofia di vita. Una filosofia che trae le proprie radici dal mondo agricolo nel quale Dante Marramiero, illuminato fondatore dell’azienda Marramiero, è nato e dal quale non si è mai staccato. Chi lo ha conosciuto, sa che ad ispirare il suo operare sono sempre stati, da una parte i sani principi mutuati dalla realtà contadina, come la generosità, la correttezza, la lealtà, il rispetto e il “valore della parola”, dall’altra una costante curiosità e ricerca di tutto ciò che la tecnologia è stata capace di offrire all’uomo per agevolare e migliorare il suo lavoro. La sua personalità, forte ed avvincente, ha permeato le sue aziende, contagiato i suoi collaboratori, arricchito ciò che dalle aziende nasce e si produce: il vino, la vite.

La famiglia Marramiero alleva la vite fin dall'inizio del secolo scorso. Con Dante prende il via un percorso di crescita che registra un’altra importante tappa agli inizi degli anni Novanta quando iniziò a reinterpretare in chiave moderna la secolare tradizione contadina della propria terra, fondando così l’attuale cantina. Così dopo un’accurata selezione dei ceppi esistenti, nel corso degli anni Sessanta e Settanta, vengono impiantati nuovi vigneti per ampliare la produzione. Una grande eredità che oggi è sapientemente portata avanti dal figlio Enrico, grazie alla collaborazione dell'enologo Romeo Taraborrelli e del responsabile Antonio Chiavaroli che ne hanno condiviso valori ed obiettivi.

Da queste premesse, ogni scelta all'interno dell'Azienda Marramiero, è frutto del connubio tra l’amore per la terra e l’attenzione per il progresso, l’attaccamento al lavoro e lo sprigionarsi dell’arte, il rispetto dei più antichi processi di vinificazione e l’utilizzo delle più moderne tecnologie, ed è appunto da queste scelte che nasce Altare ma anche tutti gli altri vini aziendali. Le uve di Trebbiano con cui viene realizzato Altare provengono da viti di oltre 50 anni di età, impiantate a un’altitudine di oltre 200 metri sul livello del mare e ben salvaguardate dal massiccio del Gran Sasso. Il vigneto ha un’esposizione a sud-ovest, con considerevoli escursioni termiche tra notte e giorno oltre che tra le stagioni e, insieme al terreno caratterizzato da una forte presenza di argilla, creano le giuste condizioni per un eccellente processo vegetativo e l’accumulo di tutte le sostanze e gli aromi negli acini di Trebbiano, innalzandone il livello qualitativo.

L’andamento climatico che ha contraddistinto l'annata 2015 ha avuto inizio con un mese di gennaio molto mite caratterizzato da temperature sopra la media e scarse precipitazioni. Da inizio febbraio fino alla metà aprile le temperature sono rientrate nella media del periodo, con giornate anche piuttosto fredde, precipitazioni frequenti ed a tratti, anche abbondanti. Da metà aprile in avanti le temperature sono salite in maniera importante tanto da portare ad un anticipo del germogliamento. Successivamente le condizioni climatiche sono state favorevoli ad uno sviluppo vegeto-produttivo ottimale della vite, nonostante il gran caldo del mese di Luglio. In generale le uve dei diversi vitigni aziendali, sia a bacca bianca che a bacca rossa, hanno raggiunto un ottimo livello di maturazione.

Nel processo produttivo dell'Altare, i grappoli raccolti rigorosamente a mano vengono trasportati in piccole cassette in cantina. Dopo la diraspatura, gli acini vengono selezionati a mezzo della selezionatrice ottica (Tecnologia all’avanguardia per la selezione) e il pigiato ottenuto viene mantenuto in crio macerazione per 24 ore per favorire l’estrazione e la concentrazione di tutti gli aromi. La successiva pressatura attraverso una pressa sottovuoto consente un’estrazione integrale del mosto che è ricco di tutte le sostanze che la terra abruzzese “mette” a disposizione con tanta generosità. Il mosto ottenuto dopo una filtrazione sottovuoto viene trasferito in barrique nuove, dove ad una temperatura ambiente di circa 3°C fermenta lentamente. Al termine del processo, che prevede una durata di almeno 18 mesi, il vino è pronto per l’imbottigliamento. Tutto questo processo ed il successivo lungo affinamento in piccole botti di rovere è di fatto la particolarità di questo vino bianco, prodotto in quantità limitata. 

Marramiero Trebbiano d'Abruzzo Altare 2015, nasce da uve sane e ben mature (zuccheri naturali 21-22%). Il vitigno è allevato a Rosciano (PE), su un terreno che per la sua esposizione a sud-ovest porta ad un ridotto processo vegetativo con conseguente contenuta produzione per pianta. Come accennato, dopo macerazione delle bucce con mosto a 10° per 24 ore, il mosto viene integralmente estratto ed avviato a decantazione e fermentazione termoguidata in piccole botti nuove. La fase di affinamento, successivamente, si svolge in piccole botti nuove per 18 mesi e poi in bottiglia per ulteriori 12 mesi.

Il colore è giallo luminoso con riflessi verdi, al naso è ampio e intenso, con accenni agrumati e speziati. Al palato è sapido, equilibrato, di grande struttura e pienezza di frutto: caratteristiche che insieme ad una viva spalla acida anticipano le sue doti di grande longevità. Chiude elegante e persistente su note minerali e boisé. Si accompagna a piatti a base di pesce, frutti di mare, crostacei e formaggi freschi. Bene su Maccheroni alla Chitarra al ragù di carni bianche.

Una curiosità: il nome "Altare", è frutto del primo assaggio nel lontano 1994 quando il vino, contenuto in un’antica barricaia, venne degustato per la prima volta generando un moto spontaneo che portò tutti ad inginocchiarsi per celebrarne la bontà… proprio come dinnanzi ad un Altare.


www.marramiero.it/

L'Azienda Marriamiero è stata inserita nella testata www.openwinemap.it - Atlante del Vino Italiano

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Felix Culpa: dalle sublimi lacrime di Palestrina alle stelle di Ešenvalds, un dialogo celeste. Il Coro Musicanova in un viaggio sonoro tra le ombre della Passione e l’aurora della Resurrezione

In occasione delle celebrazioni pasquali, il coro polifonico Musicanova presenterà “Felix Culpa - Le Sette Parole di Cristo sulla Croce”, un concerto-meditazione in programma domenica 13 aprile alle ore 20 presso la Parrocchia di Santa Giovanna Antida Thouret a Roma (zona Fonte Meravigliosa), con ingresso gratuito. L’evento, organizzato in collaborazione con Monsignor Antonio Grappone, unirà riflessioni teologiche e un repertorio che spazia dal Rinascimento alla contemporaneità, legando le ultime parole di Gesù in croce a brani emblematici della storia sacra. Felix Culpa si struttura come un itinerario meditativo attraverso un percorso storico-musicale che si svilupperà a partire dalla lettura e dal commento delle frasi che Gesù pronunciò sulla Croce poco prima di spirare: ognuna di esse sarà collegata a un brano che il coro, diretto dal Maestro Fabrizio Barchi, eseguirà poco dopo. La serata vedrà anche la partecipazione di Monsignor Antonio Grappone che, attraverso le sue riflessioni,...

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per alzare fr...