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Vino e nuove strategie di retail marketing, Cina: Alibaba lancia il primo wine shop cash e cashier less

Alibaba ha lanciato una struttura di stoccaggio e vendita al dettaglio basata su concezione di automazione, senza l'utilizzo di contante e personale alla vendita. Ordine minimo una cassa. Oltre al vino, saranno disponibili anche birra, il liquore Baijiu e il ‘Huang Jiu’, tradizionale vino giallo cinese.




Alibaba, la più grande azienda di commercio elettronico del mondo, avanza e si espande ulteriormente con nuove esperienze di acquisto. Dopo aver debuttato con la presentazione di un wine bar completamente automatizzato ad Hong Kong durante Vinexpo, il gigante dell'E-commerce apre ora il primo wine shop cash e cashier less allargando così la propria frontiera di prodotti e servizi con questa nuova concezione di acquisto.

Entro l'anno è prevista l'apertura di altri negozi simili a livello nazionale, da cinque a otto. Ad occuparsi dello sviluppo del concept store è la società di design Sunrise di Zhejiang. Il modello mira ad aiutare l'industria delle bevande alcoliche a esaurire le scorte più velocemente  introducendo anche il concetto di asta che consente agli acquirenti di piazzare offerte su vini e liquori tramite la piattaforma di aste di Alibaba all'interno del negozio.

Abbracciando la cosiddetta strategia del "nuovo retail", Alibaba ha lanciato anche il Tao Café un supermercato self service, completamente automatizzato e privo di casse e il "Futuremart", entrambi a Hangzhou.

Tra i rivali di Alibaba ci sono un gruppo di aziende tecnologiche cinesi come JD.com, Suning e BingoBox, anch'esse hanno lanciato le proprie versioni di negozi senza contanti in Cina, che prevedono come metodo di pagamento elettronico il codice QR, diventato molto diffuso nel Paese grazie a WeChat e AliPay.

La Cina è in prima linea nella gestione dei pagamenti senza contanti. Il pagamento mobile è ampiamente utilizzato: dall'acquisto di biglietti per il cinema, per fare donazioni in chiese e templi ed anche per fare elemosina.

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