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Anteprime di Toscana: il Consorzio Vini Cortona punta sul territorio‏

Buy Wine: la Cortona Doc a Firenze per spiccare il volo verso l’estero
Il 13 febbraio il Consorzio Vini Cortona allo Star Hotel Michelangelo con oltre dieci aziende

Sarà presente anche il Consorzio Vini Cortona alla quarta edizione di Buy Wine, il workshop B2B, organizzato dall’Agenzia regionale Toscana Promozione per favorire l’incontro tra la Toscana del vino e il trade internazionale, che si tiene ogni anno a febbraio. A presentare i vini al banco di assaggio ci sarà la miglior sommelier Fisar, Anna Cardin. Da domenica 14 febbraio arrivano a Cortona 35 buyers da tutto il mondo per conoscere da vicino il territorio e scoprire la realtà vitivinicola. Una grande occasione per l’internazionalizzazione.

Il 13 febbraio, presso lo Star Hotel Michelangelo di Firenze, undici aziende della Cortona Doc avranno così modo di incontrare da vicino i 240 buyer stranieri tra importatori, distributori, GDO e HoReCa, provenienti da mercati storici, ma anche da piazze “nuove” per un totale di 36 paesi rappresentati. Tra questi un ruolo importante è giocato da Stati Uniti (44), Canada (39), Cina (25), Brasile (12), Australia (12), Giappone (11), Danimarca (10), Germania (8), Corea del Sud (7) e Messico (7) che, complessivamente, rappresentano oltre il 72.9% dei buyer internazionali partecipanti. Oltre agli operatori saranno presenti anche circa 150 giornalisti della stampa di settore, anche in questo caso provenienti da tutto il mondo. 

«Un’occasione importante per una realtà come quella di Cortona – spiega il presidente del Consorzio, Marco Giannoni – perché ci permette in una sola occasione di poter presentare la nostra denominazione e il nostro territorio a centinaia di operatori di vari mercati internazionali e proprio promuovere l’internazionalizzazione è uno degli obiettivi di questo consorzio». A presentare i vini sarà la miglior sommelier d’Italia della Fisar, Anna Cardin, per tutto il giorno di sabato impegnata presso il desk del Consorzio.

Un work-shop nel territorio.Dalla giornata di domenica 14 febbraio 35 operatori in rappresentanza dei principali Paesi del mondo, saranno a Cortona partendo proprio da uno dei simboli della storia del borgo toscano in provincia di Arezzo, il Museo dell’accademia etrusca e della città (Maec). Proprio qui, dopo una visita del museo, potranno degustare i prodotti tipici accompagnati dai vini del territorio nella suggestiva Sala della Roccia. Nel pomeriggio la delegazione sarà divisa in piccoli gruppi che visiteranno alcune aziende vitivinicole. La giornata si concluderà con una cena tradizionale dopo la quale gli operatori avranno modo di soggiornare in alcuni agriturismi di Cortona. Il tour proseguirà il 15 febbraio con la visita ad altre aziende del territorio.

I numeri della Cortona Doc.Il vino a Cortona rappresenta sempre di più un importante indotto economico. Dalla creazione della Cortona Doc le aziende si sono moltiplicate di anno in anno e il settore ha richiamato numerosi investimenti. Attualmente vengono prodotte in media oltre un milione di bottiglie all’anno, mentre il valore economico, con un fatturato medio che supera i 3 milioni di euro. Oltre 500 sono gli addetti ai lavori coinvolti, senza contare l’indotto (tra turismo e aziende artigiane) che rappresenta per questo borgo toscano. A livello di mercati nel 2015 la bilancia è protesa verso l’estero per il 60% circa. Usa, Nord Europa sono i principali mercati, ma sono in crescita il Canada, Brasile, Cina e Giappone. La restante fetta percentuale va in Italia, Toscana, Lombardia e Lazio in particolare.

Costituito nella primavera del 2000, è il Consorzio che svolge la funzione di controllo e tutela dei vini a D.O.C. Cortona e ne diffonde la conoscenza con un’efficace attività culturale, divulgativa e promozionale. Protegge l’immagine ed il prestigio della denominazione con continui controlli di qualità e intraprende iniziative di carattere culturale tendenti a far conoscere nel mondo Cortona, il suo territorio ed i suoi vini. Attualmente le aziende consociate sono 29 e rappresentano la quasi totalità dei produttori.

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