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Ad Arezzo Fiere un’occasione unica in Italia per lanciare al meglio l’attività agrituristica

Agriturismo: ad AgrieTour le “buone pratiche” per farlo funzionare
Dal manuale sull’agriturismo alle buone pratiche in Italia e non solo, passando per workshop e master sulla gestione multifunzionale dell’azienda agricola fino ad arrivare alle fattorie didattiche. Ismea sceglie AgrieTour per presentare il lavoro sul settore.


Un manuale per avviare e ottimizzare le attività all’interno dell’agriturismo. E’ uno degli appuntamenti promossi nell’appena passata edizione di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale.

AgrieTour ad Arezzo Fiere, dall’11 al 13 novembre scorsi, si è riconfermato come un appuntamento di riferimento, non solo per gli operatori del settore, ma anche dal punto di vista politico con la presenza di tre assessori regionali all’agricoltura (Toscana, Basilicata, Lazio) e tanti altri rappresentanti di Pubbliche Amministrazioni e delle organizzazioni agricole a sottolineare che questo appuntamento, che ha tenuto conto dell’evoluzione del comparto in questi ultimi 15 anni e della grande diversificazione delle attività svolte oggi nell’agriturismo italiano, continua ad essere il riferimento per il settore.

Oltre ai due principali servizi offerti, ospitalità e ristorazione, c’è la didattica, il sociale, degustazioni, escursioni e trekking, sport, equitazione, natura, corsi e quindi la necessità di fare il punto sulle strategie, sulle regole, sugli strumenti tecnici. E’ da qui che la macchina di AgrieTour si è mossa con la collaborazione di Agro Camera (già Azienda Romana Mercati).

Il lavoro di Ismea. Un ruolo fondamentale in questa edizione è stato quello svolto da Ismea che nell’ambito della Rete Rurale Nazionale 2014-2020 ha presentato ad Arezzo diversi strumenti per le imprese registrando sempre il tutto esaurito. A partire dal manuale Agriturismo e multifunzionalità dell’azienda agricola: strumenti e tecniche per il management”. Un volume che contiene una sorta di vademecum per chi ha già un agriturismo e lo vuole potenziare, o per chi ha intenzione di avviarne uno. Al suo interno dal quadro normativo, alla sostenibilità economica dell’attività, passando per tutte quelle pratiche utili a sfruttare al meglio la multifunzionalità dell’impresa. A questo si è affiancata la testimonianza diretta di 20 aziende agrituristiche (di cui 4 straniere) che hanno rappresentato buone pratiche di successo nel settore.

La formazione. A questo si sono aggiunti tre appuntamenti interamente dedicati agli aspetti tecnico-gestionali tenuti da Vittoria Brancaccio, Stefano Chirico, Francesco Fratto e Angela Galasso con oltre 100 partecipanti: la progettazione, la costruzione del business plan, il mercato e la promozione dell’impresa agricola multifunzionale.

Agriturismo: l’abc di come nasce ad AgrieTour. Il racconto e l’analisi delle diverse aziende ha confermato come i percorsi aziendali abbiano seguito tappe graduali: riconversioni colturali, riordini fondiari, conversione al biologico, restauro fabbricati rurali, trasformazione e vendita diretta, avvio dell’ospitalità e a traino della ristorazione (o viceversa), investimenti in energie rinnovabili, apertura canali di comunicazione via web (sito e poi i social network), creazione di relazioni e partnership, interazioni e reti territoriali.

Perché le “buone pratiche”. Intanto le sedici aziende italiane prese in esame da Ismea coltivano 869 ettari la maggior parte dei quali a sistema bio e in collina occupando 186 persone. In tutto solo queste aziende rappresentano 395 posti letto e quasi mille a sedere. Oltre 35 mila notti e circa 118 mila pasti venduti oltre a 8 mila degustazioni, 25 mila bambini ospitati per attività didattiche e sociali. Una azienda su due svolge attività sociali e utilizza fonti energetiche alternative, mentre tre su quattro offre una connessione wi-fi gratuita. Tutte partecipano al territorio attraverso partnership con consorzi, Gal, reti di imprese e associazioni locali.

Agrinido e fattorie didattiche. Ad AgrieTour presente anche la Regione Marche con il caso dell’agrinido "La fornace degli gnomi" della Rete Agrinido Regione Marche con una testimonianza sul ruolo supportivo e riparativo che questa rete di aziende sta portando avanti con i bambini e le famiglie coinvolte nel sisma marchigiano. Inoltre AgrieTour Bimbi, lo spazio promosso da Agrigiochiamo, con decine di appuntamenti tecnici di approfondimento sulla didattica, sull’educazione nella natura ed in contesti agricoli, gli aspetti pedagogici e le nuove esperienze degli agrinidi.

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