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Vino e tartufo connubio perfetto. L'oro bianco sposa il vino di San Miniato

L’Associazione Vignaioli di San Miniato protagonista della 46esima edizione della Mostra del tartufo
Degustazioni, abbinamenti cibo vino, show cooking, laboratori.
 

I vignaioli di San Miniato  
Nei tre fine settimana 12-13, il 19-20 e il 26/27 novembre l’antico borgo di San Miniato, in provincia di Pisa vedrà la festa dedicata all’oro bianco del territorio. Ancora una volta protagonisti i produttori dell’Associazione Vignaioli che in Piazza Duomo promuoveranno degustazioni di piatti del territorio.

Un vero e proprio matrimonio quello che si celebra a San Miniato, l’antico borgo in provincia di Pisa, tra il prodotto principe del territorio, il tartufo bianco, e l’altra eccellenza locale, il vino dei Vignaioli San Miniato. In occasione della 46esima Mostra mercato del tartufo bianco, infatti, in Piazza Duomo, acropoli e cuore del borgo, in un grande stand vino e tartufo offriranno agli appassionati profumi, sapori ed emozioni da ricordare.

«Quest’anno in particolare abbiamo voluto esaltare la vera ricchezza del nostro territorio-spiega il presidente dei Vignaioli San Miniato, Leonardo Beconcini- vino e tartufo, perché crediamo che queste due eccellenze possano essere sempre di più un vero e proprio traino per un turismo diverso, in tutti i periodi dell’anno».

Le attività durante la Mostra mercato

Negli weekend dal 12 al 27 novembre San Miniato si trasformerà, come ogni anno, in una piazza di degustazione a cielo aperto, dove sarà possibile assaporare gusti unici come quelli del tartufo, dei prodotti locali e del vino, perla della regione.

In questa edizione i Vignaioli hanno pensato a qualcosa di nuovo, a un vero e proprio punto d’incontro, uno spazio dove, chi vorrà, potrà fare piccole degustazioni dei loro pregiati vini abbinandoli a prodotti tipici, il tartufo in primis. 

A preparare piatti della tradizione sarà Paolo Fiaschi, chef del ristorante Papaveri e Papere, gli abbinamenti saranno suggeriti degli esperti sommelier dell’AIS . Un’idea, quella dei Vignaioli, che nasce dal desiderio di valorizzare il bere bene, degustando con passione il sapore dei vini, tra emozioni ed esperienze, apprezzando gli abbinamenti, dettaglio non da poco.

Nello spazio dell’Officina del Tartufo poi, oltre alla consueta presenza dei Vignaioli durante gli show Cooking, ci sarà un Laboratorio sul vino di San Miniato ed i suoi abbinamenti.

All’interno dello stand ci sarà anche la condotta Slow food di San Miniato, per rafforzare quei legami che uniscono Slow Food ed i produttori, per la salvaguardia del territorio e della biodiversità.

Il territorio di San Miniato: il lungo legame tra storia e viticoltura

In pochi sanno che il territorio di San Miniato è vitato sin dal periodo romano passando attraverso i Longobardi fino agli svevi. Molti gli scritti del Redi, i saggi di agricoltura di Giovan Battista Landeschi, parroco di Montorzo, e gli scritti di Cosimo Ridolfi che raccontano di secoli di florida viticultura. Una storia vitivinicola lunga duemila anni. A San Miniato si coltivano varietà autoctone, tra le quali spicca prepotentemente il Sangiovese, e poi altri autoctoni come il Canaiolo, il Colorino ed il Trebbiano, Malvasia Bianca, San Colombano, Canaiolo Rosa, Malvasia Nera. Ma vi sono anche varietà alloctone quali il Cabernet; Merlot e Syrah. Curiosa è la presenza di Tempranillo, che sembra affondare le proprie origini negli antichi viaggi dei pellegrini sulla Francigena.

L’Associazione Vignaioli di San Miniato nasce nell’estate del 2007 dalla volontà di alcuni produttori di vino che vedono nell’aggregazione la strada giusta per convogliare l’attenzione e promuovere il territorio di San Miniato ancora poco esplorato dagli amanti del vino. Attualmente l’Associazione è composta da 6 aziende vitivinicole (Agrisole, Cosimo Maria Masini, Fattoria di Sassolo, Montalto, Pietro Beconcini Agricola, Tenuta di Cusignano) rappresentando un totale di circa 70 ettari vitati e una produzione media annua di bottiglie pari a circa 200 mila unità.

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