Passa ai contenuti principali

65° ANNIVERSARIO ONAV: IL VINO SI RACCONTA

ONAV E' FESTA! MATRIMONIO INOSSIDABILE CON IL VINO
Celebrata ad Asti la fondazione dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino. Tra premiazioni, note musicali e originale coreografie, anche la presentazione del libro dedicato ai 65 anni dell’associazione.

Il vino che racconta una storia. È stato questo il fil rouge della mattinata di sabato 29 ottobre, che ha visto svolgersi, presso il Teatro Alfieri di Asti, la celebrazione dei 65 anni di fondazione di ONAV - Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino. Un matrimonio inossidabile, quello tra ONAV e il vino, che è stato raccontato con immagini, suoni e colori in una giornata speciale, coinvolgendo i tanti soci arrivati nella città piemontese da tutta Italia.

Uno spettacolo entusiasmante e appassionante, che ha messo in scena una vera e propria rappresentazione originale, ripercorrendo le tappe più significative dell’associazione: dalla sua fondazione ai personaggi che l’hanno diretta e sostenuta, dal riconoscimento giuridico al progetto Co.N.V.I., ideato e promosso da ONAV, fino alla premiazioni dei soci che negli anni hanno sostenuto e sviluppato tutte le attività, diventando elementi essenziali dell’associazione.

Ad aprire lo spettacolo è stato “Dalla terra al bicchiere”, coreografia originale creata in esclusiva per ONAV da Luca Rapis, allievo di Maurice Béjart, che ha saputo rapire il pubblico grazie alla bravura tecnica ed interpretativa dei danzatori della compagnia One Thousand™ Dance e ad una scenografia virtuale che ha condotto i presenti in un mondo fantastico in cui il vino è divenuto protagonista assoluto.

La seconda parte della mattinata, condotta in modo impeccabile dalla giornalista RAI Maurelia Carafa, affiancata dal presidente ONAV Vito Intini e dal direttore Michele Alessandria, ha ripercorso le tappe fondamentali della storia dell’associazione, sulle arie che hanno fatto da colonna sonora ai momenti più importanti vissuti dall’Italia negli ultimi 65 anni, interpretate da cantanti lirici di fama nazionale e vocalist diretti dal Maestro Andrea Albertini.

Una festa che si è tramutata in un fantastico viaggio nel tempo e nelle emozioni, grazie anche ai tanti soci e agli ospiti che si sono alternati sul palco: dai soci storici, alcuni iscritti oltre 50 anni fa, ai Past President, dai produttori agli enologi, dalle autorità che hanno sempre sostenuto ONAV fino alla Co.N.V.I., la Consulta del Vino Italiano nata lo scorso anno grazie ad un progetto dell’Organizzazione degli Assaggiatori  che intende promuovere il vino italiano nella sua unicità.

Una mattinata davvero indimenticabile e densa di emozioni, che ha ospitato anche la presentazione ufficiale del libro ONAV: I NOSTRI PRIMI 65 ANNI:  “Un traguardo così importante – ha spiegato Vito Intini – meritava di essere messo nero su bianco. Così è nata l’idea del libro, una pubblicazione notevole, non solo nei contenuti, che consentirà ai soci, anche ai più giovani, di sfogliare le pagine della storia ONAV”.

In 240 pagine il libro ripercorre infatti le principali tappe della storia enologica d’Italia e dei fatti che hanno portato alla nascita della prima associazione italiana di formazione e diffusione della cultura del vino.

Sessantacinque anni rivissuti attraverso il ricordo e le testimonianze dei protagonisti che hanno fatto la storia dell’ONAV, dai “padri fondatori” ai Presidenti, in un racconto che, passando attraverso i cambiamenti sociali e i momenti più difficili che hanno riguardato il mondo del vino italiano, va dalla cerimonia di costituzione dell’originario Ordine Nazionale Assaggiatori Vino, fino al consolidamento e alla crescita dell’Organizzazione, con la diffusione dei corsi istituzionali per assaggiatore di vino, il sorgere di concorsi enologici come la Douja d’Or e la nascita dell’house organ L’Assaggiatore. Sessantacinque anni che hanno visto cambiare più volte il volto del vino in Italia, protagonista sempre un’unica realtà: l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Felix Culpa: dalle sublimi lacrime di Palestrina alle stelle di Ešenvalds, un dialogo celeste. Il Coro Musicanova in un viaggio sonoro tra le ombre della Passione e l’aurora della Resurrezione

In occasione delle celebrazioni pasquali, il coro polifonico Musicanova presenterà “Felix Culpa - Le Sette Parole di Cristo sulla Croce”, un concerto-meditazione in programma domenica 13 aprile alle ore 20 presso la Parrocchia di Santa Giovanna Antida Thouret a Roma (zona Fonte Meravigliosa), con ingresso gratuito. L’evento, organizzato in collaborazione con Monsignor Antonio Grappone, unirà riflessioni teologiche e un repertorio che spazia dal Rinascimento alla contemporaneità, legando le ultime parole di Gesù in croce a brani emblematici della storia sacra. Felix Culpa si struttura come un itinerario meditativo attraverso un percorso storico-musicale che si svilupperà a partire dalla lettura e dal commento delle frasi che Gesù pronunciò sulla Croce poco prima di spirare: ognuna di esse sarà collegata a un brano che il coro, diretto dal Maestro Fabrizio Barchi, eseguirà poco dopo. La serata vedrà anche la partecipazione di Monsignor Antonio Grappone che, attraverso le sue riflessioni,...

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per alzare fr...