Passa ai contenuti principali

Non solo spezie. Commercio e alimentazione tra Venezia e Inghilterra nei secoli XIV-XVIII

Vini, pesce salato e una particolare passione degli Inglesi per l’uva passa. Al via a Venezia la mostra, con una selezione di documenti, sugli scambi commerciali di generi alimentari tra la Serenissima e la Gran Bretagna.


La Delegazione di Venezia dell’Accademia Italiana della Cucina, in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Marciana e con l'Archivio di Stato di Venezia, propone nelle Sale Monumentali della Biblioteca (ingresso dal Museo Correr, Ala Napoleonica di Piazza San Marco, Venezia) dal 3 dicembre 2016 all’8 gennaio 2017 una mostra intitolata "Non solo spezie. Commercio e alimentazione tra Venezia e Inghilterra nei secoli XIV-XVIII". 

L'intento è quello di illustrare, attraverso una selezione di documenti, i  rapporti intercorsi tra questi due Stati per quanto riguarda soprattutto gli scambi commerciali di generi alimentari. La mostra, a cura di Michela dal Borgo, con Anna Alberati, Paola Benussi e Mirella Canzian, è divisa in 6 sezioni che riguardano gli aspetti diplomatici e commerciali, i ricevimenti ufficiali di ambasciatori e principi inglesi a Venezia, i  mercanti e viaggiatori tra Venezia e Inghilterra, la muda di Fiandra, i mercati tra '400 e '700 e nell' ultima sezione saranno esposti libri di ricette contenenti in particolare quelle “all'inglese”.

Tra i documenti esposti più importanti ricordiamo un lasciapassare di re Enrico VIII, una lettera della  regina Elisabetta I relativa al dazio veneziano, molte relazioni di ambasciatori, di viaggiatori e mercanti veneziani che raccontano la vita, gli usi e costumi dei regnanti, uomini e donne di corte, e anche testimonianze provenienti da altre classi sociali.

Tra i generi alimentari oggetto di commercio, oltre alle spezie, ai vini, al pesce salato, spicca la particolare passione degli Inglesi per l’uva passa che, come riportato da molti viaggiatori, veniva utilizzata in ogni pietanza. Nel percorso espositivo si potranno ammirare incisioni di Franco Giacomo, tra gli altri, raffiguranti feste, balli, regate date in onore di principi e ospiti illustri giunti a Venezia.

Il percorso espositivo propone inoltre una scelta di carte geografiche dell’epoca relative ai luoghi interessati, tra le quali la bella veduta di Venezia del 1486, incisa da Erhard Reuwich e contenuta nell’opera del Breydenbach, Peregrinatio in terram sanctam, come anche la pianta di Londra contenuta nel famoso Civitates orbis terrarum di Georg Braun e Franz Hogenberg, edizione 1612.

Il Comitato Scientifico è composto da: Rosa Maria Rossomando Lo Torto, Maurizio Messina, Raffaele Santoro, lady Francis Clarke, Michela Dal Borgo e Francesca Barozzi Vidal.

Informazioni Evento
Data Inizio: 03 dicembre 2016
Data Fine: 08 gennaio 2017
Costo del biglietto:
Prenotazione: Nessuna
Luogo: Venezia, Sale monumentali della Biblioteca nazionale Marciana
Orario: 10-17
Telefono: 0412407211
Fax: 0415238803
E-mail: biblioteca@marciana.venezia.sbn.it
Sito web

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

È del poeta il fin la meraviglia, Gianbattista Marino: l'Adone manifesto poetico del barocco italiano

Gianbattista Marino è una delle figure più emblematiche della letteratura barocca italiana, e il suo poema L'Adone è considerato un vero e proprio "manifesto poetico del Barocco", non solo in Italia ma in tutta Europa. Ecco un'analisi del suo ruolo e delle caratteristiche che lo rendono un'opera fondamentale per il periodo. Marino fu un poeta innovativo, tra i massimi esponenti della poesia barocca, noto per il suo stile elaborato, ricco di metafore, giochi di parole e virtuosismi linguistici. La sua poetica si distacca dalla tradizione classica e rinascimentale, abbracciando invece i principi del Barocco: l'arte come meraviglia, l'ostentazione della tecnica e la ricerca del sorprendente. Marino visse in un'epoca di grandi cambiamenti culturali e sociali, e la sua opera riflette questa complessità. L'Adone è un poema epico-mitologico in 20 canti, composto da oltre 40.000 versi. Narra la storia d'amore tra Venere e Adone, tratta dalla mitologia ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...