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“Oscar Green 2013”

Tanti giovani puntano sul Premio “Oscar Green 2013”

Sono ufficiali le candidature al riconoscimento dedicato all’agricoltura, ai giovani e alle loro straordinarie avventure imprenditoriali che esalta l’originalità, l’innovazione, la sostenibilità, la passione, le idee, la ricerca, la diversificazione ed i progetti di filiera delle imprese agricole.


Si tratta dell’ottava edizione del Premio “Oscar Green 2013” promosso da Coldiretti Giovani Impresa, a cui ambiscono, ogni anno, centinaia di imprese di tutta Italia.

In lizza (77 le imprese toscane iscritte), le aziende della Lucchesia e della Versilia puntano ad essere protagoniste e ad entrare nell’Olimpo in una delle sei categorie previste dal concorso per cui hanno avanzato la loro candidatura (“Non solo agricoltura”, “Stile e cultura l’impresa”, In-Filiera, “Esportare il territorio”, “Campagna Amica”, “Ideando”).

“L’incredibile varietà di esperienze in campo agricolo è sinonimo di una grande vivacità imprenditoriale che è il segnale più bello e più importante per un territorio; – spiega Cristiano Genovali, Presidente Provinciale Coldiretti presentando la nutrita rappresentanza di imprese locali – l’agricoltura sta cambiando profondamente, a partire dalla sua classe imprenditoriale sempre più giovane e sempre più legata ai bisogni, materiali ed immateriali, della società. La nostra provincia porta all’Oscar Green tante belle idee e tante belle storie”.

Cristiano Conforti, Delegato uscente dei Giovani di Coldiretti, 34 anni (Campagna Amica) ha scommesso tutto sulla filiera corta, sulla vendita nei mercati di Campagna Amica e sul recupero di alcune varietà del paniere che l’omologazione della grande distribuzione aveva dimenticato: “la mia produzione è destinata esclusivamente ai mercati e alla vendita diretta in azienda. Il mio motto è brutto ma buono: non è assolutamente vero che bello è uguale a buono, spesso è esattamente il contrario”. Cristiano è il migliore promotore dei suoi prodotti; tutti i giorni incontra e parla con tantissimi clienti-consumatori: “

La Calafata (Non solo Agricoltura) è un esempio moderno, funzionale, solidale e vincente di cooperativa agricola sociale: produce olio e vino, ortaggi, vino, miele e cura giardini e spazi verdi per conto di amministrazioni comunali e privati. A fornire la manodopera ogni giorno sono una decina tra ex tossicodipendenti, persone con problemi di salute mentale e persino profughi che hanno così l’opportunità di imparare un mestiere e ricominciare una nuova vita. “L’obiettivo della cooperativa – spiega Federico Martinelli, Presidente della Cooperativa, 30 anni – è rendere i soggetti che partecipano all’attività agricola autonomi. È un percorso di crescita umana e lavorativa. Qui sono a casa”.

Paolo Boschi, 26 anni, di Lammari (Stile e cultura d’Impresa) e Paolo Filippi, 26 anni di Pieve a Fosciana (Non solo Agricoltura) sono allevatori invece. Boschi alleva e macella bellissime limousine destinate ad un numero “selezionato” di macellerie mentre Filippi, insieme al fratello, punta su un ciclo di produzione naturale, latte fresco alla spina e sul mini-caseificio che nascerà proprio accanto alle stalle per la produzione di formaggi, yogurt e ricotta da vendere direttamente in azienda e ai mercati di Campagna Amica di Coldiretti.

Dalle colline del Montecarlo le etichette della Fattoria “Vigna del Greppo” di Virgilio Fornaciari, 29 anni, prendono le strade d’Europa (Esportare il territorio) per far scoprire ad appassionati e cultori del buon bere uno i vitigni autoctoni (bianco, rosso, vermentino) contribuendo a valorizzare i prodotti agricoli italiani nel mondo.

Nella lista di chi ci prova ci sono anche i due pescivendoli a km zero versiliesi Marco Olivieri e Paolo Russo. I due giovani vendono direttamente “porta a porta” e nei mercati di Campagna Amica il pesce appena pescato dai pescherecci dei padri-pescatori contribuendo a valorizzare e rilanciare il pesce azzurro.

Veronica Bondielli, 23 anni, di Seravezza lavora nell’azienda agricola di famiglia, “La Peppina” (Stile e Cultura d’Impresa) che produce piante ornamentali e fioriture realizzate in serra (stelle, ciclamini etc) con tecniche tramandate dai nonni ai nipoti nel corso degli anni. Veronica ha portato in azienda la sua “voglia di fare” contribuendo a cercare nuovi canali di vendita per contrastare gli effetti della crisi: “Mi sono appassionata fin da giovanissima all’impresa familiare; ho creato – racconta – una diversificazione di prodotto che ha portato in azienda nuove entrate economiche”.

 

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