Enoforum 2013 conferma il suo ruolo internazionale nel favorire l’incontro tra ricerca pubblica e privata
Per tre giorni Arezzo è diventata la capitale della vitivinicoltura europea: il suo Centro Fiere e Congressi ha ospitato dal 7 al 9 maggio l’ottava edizione di Enoforum, congresso tecnico-scientifico dedicato all’innovazione in viticoltura e in enologia
Un migliaio di tecnici, ricercatori e fornitori hanno potuto approfittare di una vastissima offerta di contenuti, con
100 relazioni orali in programma in due sale conferenze attive in
contemporanea e decine di poster a completare la rassegna dei risultati
della ricerca pubblica e privata degli ultimi anni. In aggiunta, i
congressisti hanno potuto visitare stand espositivi, partecipare a
degustazioni guidate e soprattutto confrontarsi e stabilire contatti con
altri professionisti del settore.
“Enoforum si ispira ai
modelli di congresso anglosassoni, creando le condizioni per un reale
scambio di informazioni tecniche.” – spiega Gianni Trioli, Presidente di
Vinidea srl, la società che organizza l’evento – “La formula unisce i
vantaggi del congresso con quelli della fiera espositiva, creando un
meccanismo virtuoso in cui i vari soggetti della filiera trovano in
Enoforum un’occasione unica e di reciproco vantaggio: i tecnici
produttori di vino hanno accesso ad una rassegna quasi esaustiva
dell’innovazione mondiale, i ricercatori trovano un contesto dove far
conoscere il proprio lavoro anche al di fuori del circuito accademico,
le aziende fornitrici possono valorizzare i propri sforzi di ricerca e
sviluppo.” A conferma della bontà della formula, Enoforum in poco
più di dieci anni è diventato il convegno tecnico scientifico più
importante d’Europa per il settore. Federico Castellucci, Direttore
Generale dell’OIV, che patrocina Enoforum da quattro edizioni e che
organizza ogni anno un congresso scientifico mondiale di grande
prestigio, ha espresso parole di elogio per la manifestazione in
chiusura della propria relazione introduttiva che ha dato il via ai
lavori.
Il seminario d’apertura di Maret du Toit, direttrice
del Dipartimento di Viticoltura ed Enologia e dell’Istituto di
Biotecnologia del Vino all’Università di Stellenbosch, Sud Africa, ha
offerto una rassegna completa delle conoscenze e delle tecniche che
permettono oggi di gestire la microflora del vino in modo non solo da
evitare l’insorgenza di difetti organolettici, ma anche di promuovere la
formazione di uno specifico profilo aromatico nel vino.
Si sono susseguite poi nelle due sale numerose
relazioni, in parte relative allo sviluppo di nuove tecnologie
applicative, in parte riguardanti le attività della ricerca pubblica, queste
ultime selezionate da un Comitato Scientifico Internazionale composto
da ben 66 personalità italiane, europee ed extra-europee. La scelta
delle relazioni orali di Enoforum coincide con la prima fase di
selezione dei Premi SIVE Ricerca per lo Sviluppo.
“I Premi SIVE ora sono due: oltre al Premio G. Versini, riservato ai ricercatori italiani e giunto alla sua quarta edizione, abbiamo quest’anno aggiunto il Premio SIVE Internazionale,
aperto a ricercatori da tutto il mondo.” chiarisce il Prof. Emilio
Celotti, Presidente della Società Italiana di Viticoltura ed Enologia
(SIVE) che collabora all’organizzazione di Enoforum. “Nel 2012 abbiamo
ricevuto la candidatura di 58 lavori per il Premio Internazionale e 38
per il Premio Versini, un numero molto elevato soprattutto in
considerazione del fatto che il Premio era fino ad ora sconosciuto
all’estero". Il Comitato Scientifico ha selezionato una ventina di
lavori per ogni premio, che sono stati presentati oralmente ad Enoforum.
Ora questi lavori saranno giudicati dai tecnici per la loro utilità
alla produzione e dal Comitato Scientifico per il valore Scientifico,
per giungere così a nominare i vincitori che riceveranno un contributo
alla ricerca di € 7.500. Riteniamo che i Premi siano uno strumento molto
utile per promuovere il dialogo tra la ricerca e la produzione, che è
uno degli obiettivi di SIVE”.
Da segnalare anche il seminario di chiusura, tenuto da Leigh Francis dell’Australian
Wine Research Institute, sulle relazioni tra proprietà organolettiche
del vino e composizione chimica, con particolare riferimento alle
differenze di gusto tra consumatori occidentali e orientali.
Tutte
le relazioni di Enoforum sono state oggetto di registrazione video e
audio e saranno pubblicate sulla rivista internet Infowine nei prossimi mesi.