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VINNATUR DIVULGA I RISULTATI DELLE ANALISI 2013 SUI PESTICIDI |
Per il quinto anno consecutivo, VinNatur rende pubblici i risultati delle 140 analisi effettuate sui vini delle cantine associate.
Le analisi vengono effettuate allo scopo di monitorare la conformità al “protocollo VinNatur” delle aziende associate al gruppo, in modo da garantire ai consumatori la massima trasparenza e serietà dell'associazione stessa.
Le indagini sono rivolte a ricercare all'interno dei vini possibili tracce di pesticidi.
Viene segnalata ogni minima presenza di ognuno dei 136 principi attivi di pesticidi consentiti (ossia la totalità dei prodotti chimici che vengono utilizzati per la cura dei vigneti convenzionali) e la quantità di anidride solforosa totale.
Si tratta di un lavoro accurato, ma molto costoso, che al momento rappresenta il più importante processo di “auto-analisi” intrapreso da una associazione di vignaioli.
Ogni associato, per obblighi statutari, deve sottoporsi almeno una volta l'anno a queste analisi.
I campioni vengono scelti da un membro del Consiglio Direttivo.
Queste analisi hanno lo scopo di sensibilizzare sia i produttori che i consumatori in merito all’utilizzo delle sostanze chimiche in agricoltura.
È bene ricordare infatti che queste, oltre a provocare danni ancora oggi sconosciuti alla salute dell’uomo, lasciano residui nei vigneti provocando gravi squilibri all’ecosistema con perdite in termini di biodiversità e progressivo impoverimento dei suoli.
Nell’anno 2013, su un totale di 140 campioni analizzati 128 sono risultati completamente esenti da ogni tipo di pesticida, mentre i restanti 12 presentano residui di pesticidi.
Un risultato già molto buono ma che non attende le nostre più positive aspettative.
L’analisi dell’anidride solforosa totale invece evidenzia che 52 vini hanno meno di 10 mg/l di anidride solforosa (la legge permette in questi casi di apporre in etichetta la dicitura “NON CONTIENE SOLFITI AGGIUNTI”), mentre i restanti 88 vini sono al di sotto dei 60 mg/l. Solo cinque casi, superano questo livello, rimanendo comunque sotto i 90 mg/l.
Risultati che di anno in anno vedono una graduale diminuzione dell'uso della solforosa come conservante, grazie alla crescente cura ed attenzione nelle vinificazioni spontanee.
Questi sono nel dettaglio i risultati delle analisi:
Totale campioni analizzati: 140
- Totale
vini aventi residui di pesticidi: 12, di cui 9 italiani, 2 sloveni
ed 1 francese.
- Numero di principi attivi riscontrati sui 12 campioni: 8 vini aventi un solo pesticida, 4 vini aventi 2 pesticidi.
- Media di mg/kg di residui riscontrati sui 12 campioni: 0,052 mg/kg (la normativa europea prevede in media un limite di 0,800 mg/kg).
L’evoluzione di questo impegno ci porta ogni anno a migliorare il nostro standard qualitativo, per questo riteniamo sia un’attività indispensabile per la vita della nostra Associazione.
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