Verona: Le Piazze dei Sapori 11^ Edizione
Dal 2 al 5 maggio Piazza Bra torna ad essere la vetrina
dell’alta enogastronomia italiana. Il salotto di Verona si trasforma per
l’undicesimo anno consecutivo in una delle più importanti vetrine nazionali
dell’enogastronomia italiana.
Dal 2 al 5 maggio, infatti, Piazza Bra ospita “Le Piazze dei
Sapori”, l’evento organizzato da Confesercenti Verona che porta ai piedi
dell’Arena oltre 100 aziende della tradizione gastronomica tricolore,
accuratamente selezionate tra migliaia di imprese del settore.
Ogni Regione italiana sarà rappresentata lungo il Liston del
Gusto con microimprese che hanno fatto della qualità il loro principale cavallo
di battaglia, proponendo produzioni particolari e in alcuni casi sconosciute al
grande pubblico.
Dopo il successo dello scorso anno, inoltre, torna anche
l’area Sapori d’Europa, un assaggio della cultura alimentare del Vecchio
Continente. Nello spazio dedicato saranno presenti l’Austria, la Spagna, la
Polonia, la Germania e l’Olanda.
Le Piazze dei Sapori, organizzata dalla Confesercenti di
Verona in collaborazione con il Comune di Verona e gode del patrocinio
dell’Enit, l’Ente Nazionale Italiano per il Turismo, del Ministero delle
Politiche Agricole e Forestali, della Regione Veneto e della Provincia di
Verona, punta a ripetere il successo dello scorso anno, quando più di 150 mila
visitatori hanno preso d’assedio nei 4 giorni il centro storico cittadino,
godendo, oltre che dell’aspetto commerciale, anche di tutti gli eventi
collaterali che l’evento porta con sé.
In questa undicesima edizione grande spazio sarà dato ai
laboratori e agli incontri d’autore, sulla spinta che i mass media stanno dando
alla cultura culinaria.
Nell’area Dolcemente Verona, all’interno di un ottagonale di
90 metri quadri sullo sfondo di Via Mazzini, le pasticcerie veronesi
accoglieranno i visitatori per partecipare a vere e proprie lezioni di
pasticceria, con 10 attività giornaliere che impegneranno i pluripremiati
artigiani scaligeri dalle 9 alle 19.
La partecipazione a questi Laboratori è
completamente gratuita, mentre la degustazione finale avverrà previa offerta
libera in favore dell’associazione All Togheter For Children, partner
dell’iniziativa.
Gli incontri con gli autori, invece, si svolgeranno
nell’area messa a disposizione da la Feltrinelli e in collaborazione con la
stessa, e prevedono tre appuntamenti nelle giornate di giovedì, venerdì e
sabato con altrettanti autori di libri e manuali legati all’enogastronomia e la
cucina.
L’area Promoterritori quest’anno ospiterà tre protagonisti:
la Camera di Commercio di Reggio Emilia, che presenterà i prodotti tipici del
proprio territorio, come l’Aceto Balsamico Tradizionale e il Parmigiano
Reggiano; il Salento, con otto microproduttori che proporranno il meglio
dell’enologia e della gastronomia di quell’area della Puglia e infine
l’Associazione Pizzaioli di Verona che preparerà il rinomato piatto partenopeo
in “salsa veronese”, inserendo tra gli ingredienti le produzioni DOP e IGP
scaligere, come il Radicchio Rosso, il Monte Veronese e gli Asparagi.
Ai piedi di Palazzo Barbieri, invece, spazio alla musica e
all’intrattenimento con Dolci Note, che per questa undicesima edizione si
concentrerà nella giornata di domenica.
Come nelle precedenti edizioni non mancherà il premio
Guardiano del Gusto, che quest’anno verrà assegnato al termine della
degustazione guidata nella serata di venerdì.
In gara ci saranno tre giovani
aziende emergenti dell’Olio Monocultivar e del vino della vallata di Mezzane.
Sempre presente anche l’area Gustare in Bra, dove i prodotti
presenti sul Liston del Gusto potranno essere degustati in uno scenario unico
come quello di Piazza Bra e ai piedi dell’Arena.
«Ogni anno cerchiamo di portare la qualità a livelli
d’eccellenza – ha dichiarato Alessandro Torluccio, coordinatore del progetto di
Confesercenti – e in questo modo abbiamo ottenuto importanti riconoscimenti,
come il premio “Ok Italia” destinato al miglior progetto di marketing urbano».
Insomma, le Piazze dei Sapori riportano la tradizione a
portata di mano, offrendo ai visitatori (che l’anno scorso hanno superato i
centotrentamila) un quadro completo dell’Italia “mangereccia”, perché ai veri
piaceri del palato, certo non si può rinunciare.
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